Seconda lettura del 19 marzo 2022 - San Giuseppe
Egli credette al Signore
Rm 4,13.16-18.22
"Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia".
Abramo, scelto come virgulto da cui parte il patto salvifico e la benedizione, sarà sempre un termometro della fede.
Il suo cammino, la relazione col Dio vivente, la risposta alla chiamata divina, sono la pietra di paragone che la Scrittura ci mostra per verificare la solidità del nostro affidarsi.
Paolo nelle sue lettere si riferisce ad Abramo ogni qualvolta ha bisogno di mostrare criteri di discernimento per la fede, da vagliare nella concretezza della vita.
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
L'apostolo parla a chi la Torah la conosceva a menadito. Infatti si riferisce al capitolo 15 del libro della Genesi, in cui il Signore rinnova la sua promessa.
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
L'apostolo parla a chi la Torah la conosceva a menadito. Infatti si riferisce al capitolo 15 del libro della Genesi, in cui il Signore rinnova la sua promessa.
La risposta di Abramo è l'affidamento a quella parola, mettere cioè tutta la vita nella promessa del suo Dio:
"Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia" (Gn 15,6).
"Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia" (Gn 15,6).
La fiducia di Abramo alle parole dell'alleanza diventa un credito di giustizia (salvezza) agli occhi di Dio, l'unico vero "merito" che un uomo può avere.
Il patriarca radica, fonda la sua vita e la speranza della discendenza su questa roccia che non vacilla in nessuna tempesta della vita.
"E così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza»".
Padre nella fede di un'immensità di figli, di molti popoli e nazioni!
Il patriarca radica, fonda la sua vita e la speranza della discendenza su questa roccia che non vacilla in nessuna tempesta della vita.
"E così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza»".
Padre nella fede di un'immensità di figli, di molti popoli e nazioni!
Ebrei, cristiani e musulmani riconoscono in Abramo il loro padre nella fede. È il primo credente in quell'unico Signore che si farà chiamare col suo nome, con quello di suo figlio e di suo nipote: il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe!
Il Signore diventa il loro Dio, si fa presente nella loro discendenza, si fa loro familiare.
Abramo in quella notte di cui parla la Genesi, è invitato a uscire fuori dalle sue sicurezze, abbandonare la sua tenda e alzare gli occhi nella notte del deserto per rimanere folgorato dall'immensità delle stelle: grande e incredibile, così sarà la sua discendenza.
Il Signore diventa il loro Dio, si fa presente nella loro discendenza, si fa loro familiare.
Abramo in quella notte di cui parla la Genesi, è invitato a uscire fuori dalle sue sicurezze, abbandonare la sua tenda e alzare gli occhi nella notte del deserto per rimanere folgorato dall'immensità delle stelle: grande e incredibile, così sarà la sua discendenza.
Il buio della sua infecondità e della sua vecchiaia è attraversato dalla luce che viene dall'alto e niente è più come prima: lo sguardo di Abramo sul futuro cambia ed egli crede contro ogni evidenza.
La fede anche per noi è fecondità, è abbeverarsi al pozzo di vita che non tramonta, è speranza che si protrae nel futuro del Signore, il nostro credito di amore a cui possiamo attingere per sempre.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 2Sam 7,4-17
Commento del 29/01/2020
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 2Sam 7,4-17
Commento del 29/01/2020
e 2Sam 7,1-5.8-12.14.16 Commento del 24/12/2020
Salmo 89 (88),1-10
Commento del 20/12/2020
Seconda lettura di Rm 4,13.16-18
Commento del 16/10/2021
Vangelo di Mt 1,18- 24
Commento del 18/12/2019
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
RispondiEliminaÈ prezioso sperare.
È la luce nelle tenebre.
È la forza nella debolezza.
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
È detto di Abramo,
padre dei credenti.
La sua è speranza
che ha Dio per fondamento.
È speranza salda
oltre ogni umano sperare.
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
Voglio sperare ancora.
Voglio sperare oggi.
Voglio sperare sempre.
"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza".
Divenne Padre di molti popoli
RispondiEliminaSI
Fidarsi va oltre ogni aspettativa
Fidarsi fa andare oltre l'evidenza
Fidarsi è toccare con mano che SEI con me
Grazie