Prima lettura del 10 marzo 2022

Volgi il nostro lutto in gioia
Est 4, 17 k-u

"In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un’angoscia mortale. Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.
Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all’ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all’infuori di te.
Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza»".


I prossimi 15 e 16 marzo la comunità ebraica festeggia il Purim (simile al nostro carnevale) che ricorda l'episodio raccontato nel libro di Ester, cioè la salvezza dallo sterminio del popolo dell'alleanza.
Quando la regina, di origine ebraica, scopre il complotto che si trama contro il suo popolo, rischia la sua vita pur di invocare l'aiuto del marito, il re persiano Assuero, a cui nessuno poteva rivolgersi se non convocato.
Con una preghiera ricca della sua fede e della tensione che vive, si prepara all'incontro rivolgendosi al Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e a lui affida la sua fragilità contro i potenti che potrebbero schiacciare definitivamente il suo fragile popolo.

"Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui".
La regina Ester sa che il re potrebbe essergli contro e scatenare la sua ira contro Israele, fomentato dal dignitario più benvoluto, Aman, che è deciso a sterminare i giudei.
Nessuno può salvare gli ebrei da un complotto così grande se non il Signore, l'unico che confonde le trame dei malvagi. Solo lui può trasformare l'inimicizia e la complicità dei nemici in un'arma verso loro stessi.

"Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici".
Un profondo desiderio di liberazione è il cuore di questa intensa preghiera. Ester non vuole altro che questo e chiede con fede, sostenuta solo dalla memoria negli antichi prodigi del Dio liberatore.
Pur nell'angoscia più profonda, per il pericolo mortale che deve correre intercedendo a favore dei suoi fratelli, si rivolge al Signore affinché la sua mano si manifesti più forte di quella dei nemici.

"Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza".
Ecco una cosa in cui Dio è un vero specialista: rovesciare le sorti degli oppressi, innalzare gli umili e abbassare i superbi, trasformare il lutto in gioia.
A chi guarda con gli occhi della fede sono i "miracoli" continui che il Signore opera a favore di chi soffre.

E' una parola salvifica questa che viene in nostro aiuto per l'angoscia mortale che ci trova impotenti con una guerra vicina ai nostri confini, che sta distruggendo il popolo fratello ucraino e per lo scempio che apporterà al popolo russo, vittima anch'esso di farneticazioni scellerate.
Se la speranza si sta spegnendo, più forte si alzi la preghiera perché il diritto alla libertà venga custodito come diritto inalienabile dei singoli e dei popoli, contro ogni tentativo di negarlo e calpestarlo.
"Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza", risolleva chi ora soffre e deve scappare dagli affetti e dalla sua terra, in qualsiasi parte del mondo si trovi.
Se i potenti sono sordi, il tuo cuore, Signore, ascolti e risollevi dalla morte!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Est 4,17k-u
Commento del 05/03/2020

Salmo 138 (137)
Commento del 29/09/2020 e Commento dell'11/05/2021

Vangelo di Mt 7, 7-12
Commento del 14/03/2019 e Commento del 25/02/2021


Commenti

  1. "Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza".
    Solo a te Signore si può parlare così.
    Solo a te si può chiedere questo.
    Solo tu puoi rispondere a questa invocazione.
    "Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza".
    La nostra tristezza tu la puoi curare.
    Il nostro cuore oppresso tu lo puoi risollevare.
    La nostra sofferenza trova in te pace.
    "Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza".
    Tu sei sostegno.
    Ti sei consolatore.
    Tu sei salvezza.
    "Volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza".

    RispondiElimina
  2. "Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici".

    Si

    Di questi tempi è facile,intuitivo fare questa rihiesta

    Aiuta a liberare CHIUNQUE dai propri nemici,anche d'idolatria che passa....

    Mai come in questo tempo fa che una donna ,un uomo possa oggi ,GUIDATO DAL TUO SANTO SPIRITO,proferire parole che fermano la distruzione d'innocenti ucraini.
    Amen

    RispondiElimina
  3. Signore,Tu sai capovolgere le situazioni,
    sai trasformare il male in bene:
    vieni in nostro aiuto,
    salvaci per la Tua
    Misericordia.

    RispondiElimina

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