Prima lettura del 23 gennaio 2023

Senza alcuna relazione con il peccato
Eb 9, 15. 24-28
"Fratelli, Cristo è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore.
E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza".


La lettera agli Ebrei della liturgia di oggi affronta un altro tema cruciale della spiritualità biblica: la ripetitività dei sacrifici.
Sono un brutto segno: parlano di precarietà, di fallimento perché dovrebbero sanare il bene perso col peccato e invece trapela in essi stessi altra vita sprecata se bisogna ripeterli più volte. Qualcosa non funziona!
Il sacrificio di Cristo è unico, realizzato una volta per tutte. A partire da questa affermazione di fede si misura ogni altra realtà, compresa la morte e il peccato che il suo sacrificio ha redento.
Egli "non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui".
Ecco un punto in cui emerge chiara la novità portata dal Cristo e annunciata dal suo Vangelo!

"E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio".
Si muore una sola volta: nessuno dubita di questa verità. Per ogni essere umano è un'evidenza. Paolo parte da qui per farci cogliere l'unicità del sacrificio di Cristo a nostro favore.
Morte e giudizio non sono più i nostri guai più grandi, ma la rivelazione della salvezza, la nostra Pasqua in cui siamo rialzati alla vita che non muore dal Signore, fedele alla sua Parola e alla sua eterna misericordia.

"Così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti".
Una sola volta per la molti, uno solo per tutti i fratelli!
"Molti", indica nel linguaggio biblico “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua” (Ap 7, 9); è un numero incalcolabile, senza fine, che si estende a perdita d'occhio. Noi diremmo, con i criteri moderni, "tutti"!
Ecco svelata la portata del sacrificio del Cristo: ha realizzato una volta per sempre la salvezza di tutta intera l'umanità con il suo unico e irripetibile dono totale!
È veramente efficace, vale per tutti e per sempre. Non è più necessario che si ripeta.

"Apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza".
Ricordo bene la prima volta che ho sentito questa Parola: mi ha dato una grande consolazione e ogni volta è una gioia riascoltarla!
La prima venuta di Cristo ha relazione con la nostra redenzione dal male.
Ma giacché è efficace per sempre, la seconda venuta non ha niente a che vedere con il peccato, è stato cancellato una volta per sempre con la prima!
L'ultima venuta sarà compimento, piena manifestazione, definitiva presenza in tutto e in tutti dell'Amore di Dio per noi.
Tornerà il Cristo, tornerà solo per Amore! Chi ama non lascia soli, chi è innamorato prepara e aspetta il ritorno, senza pretese, senza ritorsioni o per fare i conti.
L'Amato torna perché gli manchiamo, come lui manca a noi! E sarà festa, per sempre!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 98 (97)
Commento del 09/05/2021

Vangelo di Mc 3, 22-30
Commento del 28/01/2019


Commenti

  1. "Apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza".
    È detto del Cristo.
    È la mia speranza.
    È il senso di ogni attesa.
    È la luce che ci viene incontro.
    È la gioia che ci avvolgerà.
    "Apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza".
    Non per il peccato
    ma per la festa senza fine.
    È salvezza offerta.
    È dono gratuito e immeritato.
    Alleluia !
    "Apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza".

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  2. Così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti".
    Grazie per quello che hai fatto per me,per tutti.
    Tutto è funzionale alla TUA gratuità-Siamo stati riconciliati.
    Grazie

    RispondiElimina

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