Seconda lettura dell'8 dicembre 2023 - Immacolata Concezione di Maria

A essere lode della sua gloria
Ef 1,3-6.11-12
"Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d'amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati - secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà -
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".

Le lettere di Paolo contengono degli inni meravigliosi, vera sintesi in preghiera della sua comprensione del mistero di Dio.
Teologia e poesia sono unite insieme in armonia per dire la gioia e la bellezza della fede. L'inizio della lettera agli Efesini ne riporta uno dei più belli, canto di benedizione a Dio di Cristo Gesù per l'umanità intera.
In lui abbiamo ricevuto ogni benedizione, inondati dello stesso Spirito del Figlio. Alla luce di questa benedizione ogni opera creata rivela l'amore di Dio per noi.

"In lui siamo stati fatti anche eredi".
Diventare eredi di un parente ricco di cui avevamo solo sentito parlare è un bel colpo di fortuna! Più importante è il beneficiario, più la nostra vita è risollevata in modo prodigioso.
Ma diventare eredi di Dio, perché suo Figlio ci ha fatto entrare da figli come lui in questa famiglia divina è un'affermazione grandiosa che toglie il fiato. Siamo figli veramente, non in modo figurato, figli nel Figlio, eredi con l'Erede primogenito!
Ereditiamo l'amore di Dio per noi, ereditiamo Dio Amore!

"Predestinati - secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà".

La predestinazione in Paolo parte dalla certezza che il dono di Dio per noi ci preceda. Prima ci è stato destinato un dono e poi siamo stati creati. E' una dote pensata prima che fossimo concepiti, prima di ogni sogno di attesa di ciò che siamo.
È il modo più radicale di affermare che il dono non è frutto del nostro impegno, né può essere conseguenza della nostra vita e della nostra "bontà".
Nel Figlio scopriamo che prima di ogni peccato originale, abbiamo un dono originale, messo a fondamento della nostra vita.
E tutto questo perché il Signore ha voluto così! Egli fa tutto secondo la tua volontà, infatti tutto gli riesce, compie tutto ciò che vuole (Sal 135,6).

"A essere lode della sua gloria".
Il nostro destino ultimo è ciò che profondamente desideriamo: essere così uniti a chi ci ama e chi amiamo da essere considerati lode con tutto noi stessi, bene per gli altri, benedizione e mezzo con cui gli altri trovino il bene.
Essere con tutta la nostra esistenza una lode per la gloria del Padre è molto di più di ciò che avremmo desiderato.
Il suo amore eterno si manifesta per noi e in noi e la nostra esistenza è destinata ad essere una esaltazione di questo amore.
Tutto cammina in direzione dell' amore, tutto l'universo obbedisce all'amore, dice una famosa canzone.

"Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".
Per aver creduto al Vangelo noi siamo i primi ad assaporare questo dono meraviglioso che supera ogni nuvola ed è pronto ad accoglierci dopo ogni tempesta.
È un sapere troppo bello che non si può tenere solo per sé, è da condividere con tutti! Noi primizia con Cristo, desideriamo che tutti entrino in questa beatitudine, che si sentano eredi, amati e salvati.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 3,9-15.20
Commento dell'08/12/2021

Salmo 98 (97),2-3
Commento del 06/05/2023

Seconda lettura di Ef 1,1-10
Commento del 13/10/2022

Vangelo di Lc 1,26-38
Commento dell'08/12/2022

Commenti

  1. "Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".
    Apparteniamo alla speranza
    perché apparteniamo a Cristo.
    Apparteniamo al futuro
    perché apparteniamo a Cristo.
    Apparteniamo alla Vita
    perché apparteniamo a Cristo.
    "Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".
    Già prima,
    cioè l'amore ci precede,
    la gioia ci precede,
    l'eternità ci precede.
    "Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".

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  2. Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo!

    Di fronte a questa certezza paolina,che commento può eguagliarla?
    Può competere...con questo fiume di amore -dono versato ai primordi della mia nascita
    Faccio memoria di questo dono,faccio salti di gioia e di premure verso chi non ha.
    Amen

    RispondiElimina

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