Salmo del 22 ottobre 2020

Su di noi il tuo amore
Sal 33 (32), 10 -22

"10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.

11 Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

12 Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

13 Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;

14 dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,

15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.

16 Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.

17 Un'illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza.

18 Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,

19 per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

20 L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.

21 È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.

22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo".

Continuiamo a meditare il Salmo 33, iniziato il 10 maggio 2020.
Tra Dio e la nostra storia che rapporto c'è? In che modo è presente il Signore nelle vicende umane? Quali i segni della sua presenza?
Queste domande sono alla base della preghiera e della ricerca umana, animata dallo Spirito.

"Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni".

Disegni diametralmente opposti: quelli dei potenti della terra si perdono e nessuno li ricorda più; quelli del Signore si riconoscono nel tempo perché sono stabili, crescono e portano vita per tutte le famiglie dei popoli.
A leggere la storia passata con gli occhi della fede e con lo sguardo profetico volto al futuro, sono chiare le tracce dell'intervento di un Padre che non lascia nell'indefinito le vite dei suoi figli.

"Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità".

La nazione scelta, Israele, figlio primogenito, è la parte prediletta che spetta al Signore, la sua eredità, il popolo che ha acquistato lottando contro i nemici; perciò ne ha una cura particolare. Questo lievito tra le nazioni è il primo fermento che porterà tutta l'umanità ad essere prediletta ed eredità sua nel Figlio.

"Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere".

Molto bella l'immagine di Dio che vede e comprende, immagine tanto travisata che ha fatto temere questo sguardo che scende nel profondo.
Ma scrutare è penetrare nell'intimo, capire senza dover parlare, sintonizzarsi sui sentimenti sugli sguardi d'amore e anche sugli spasmi muti di dolore. Nessuno capisce meglio del Creatore gli uomini che ha plasmato e in cui ha inalato il suo soffio vitale, traendoli dal grembo della terra come una levatrice.
Abbiamo bisogno per vivere dello sguardo di chi ci ama e comprende, cioè prende con sé, i nostri dubbi e le nostre certezze, i nostri fallimenti e le nostre opere.

"Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.
Un'illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza".

Il salmista afferma che anche le imprese vittoriose di un re non sono frutto delle sue capacità: il Signore è la forza di tutti, dal re fino agli ultimi del popolo. L'esperienza esodale ha mostrato una volta per tutte che nessun faraone può vincere contro il Signore quando scende in guerra per salvare i suoi figli.

"Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame".

Lo sguardo vigile del Signore non è quello di un inquisitore spietato. Egli guardando salva, piegandosi sul popolo lo solleva, ascoltando i suoi bisogni lo nutre e lo sazia
Temere il Signore è riconoscerlo sovrano di tutta la terra, padre premuroso che non si dimentica dei suoi figli, madre che nutre e fa crescere, liberatore che distrugge nemici e morte.

"L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo".

Le lezioni della storia del popolo di Dio ci mostrano che solo nel Signore si può trovare sostegno. La gioia nasce da questa certezza e si trasforma in lode.
Attendere è gioire in anticipo, preparare la festa e già entrarvi dentro, pregustare l'incontro ed esultare dei segni che annunciano l'arrivo.

"Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo".

Il Salmo trova le risposte alle domande che bruciano quando sofferenza, angoscia, paura del futuro, desiderio di sazietà e di vita piena, ci fanno rivolgere al Signore attendendo una via d'uscita.
L'amore di Dio, scoperto e operante nella storia, viene invocato ancora sull'umanità, sul popolo di Dio e su ogni credente.
Anche noi, pregando con queste parole, che ci sembrano scritte oggi, speriamo che il Signore ci guardi, si chini su di noi e ci protegga con il suo abbraccio amorevole, per sempre.

Commenti

  1. "Lui, che di ognuno ha plasmato il cuore". Il mio cuore plasmato da te. Il tuo lavoro, le tue impronte, nel profondo della mia esistenza. Dove io fatico ad arrivare tu ci sei ed è una dimora plasmata secondo il tuo cuore. Tieni il mio cuore tra le tue dita. Lo volti e lo rivolti come ti piace. Benedette le tue mani. Benedetto il mio cuore. Benedetto il tuo lavoro. Benedetto questo luogo dove possiamo incontrarci nella pace. Benedetta la tua pazienza nel plasmarmi. Benedetta la delicatezza con cui lo fai. Tu plasmi il mio cuore: questo è per me consolazione e pace.

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  2. "Su di noi sia il tuo amore, Signore,
    come da te noi speriamo".
    Sono sicuro di questo-
    Il TUO è vero
    il TUO Amore.
    Custodiscimi

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  3. La volontà del Signore sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d’età in età
    (Salmo 33, 11)
    Gesù dice: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»
    (Matteo 24, 35)
    Il Salmo 33 è uno dei più belli e gioiosi di tutto il Salterio: Esultate o giusti nel Signore… Celebrate il Signore con la cetra… la terra è piena della benevolenza del Signore… Tutta la terra tema il Signore… Poiché Egli parlò e la cosa fu… Il Signore rende vano il volere delle nazioni… La volontà del Signore sussiste per sempre.

    Siamo di fronte ad un annuncio gioioso e pieno di forza, che esprime tutta la nostra fede: noi uomini e donne della terra non possiamo che rallegrarci e affidarci con gioia al Signore e ai suoi disegni. E la nostra gioia può ben esprimersi col sorriso pronto, il movimento della danza, il canto che esprima la nostra felicità e non solo la nostra serietà. Siamo invitati a sentire fino in fondo tutta la partecipazione alla bellezza del mondo e a gioirne insieme. Basta aprire gli occhi per vedere la magnificenza del creato, che si esprime nella natura, nel sorgere immancabile del sole, nella bellezza delle stelle del firmamento, nel sorriso di ogni bimbo che nasce e nella gioia profonda che l’amore può donare ad ognuno ed ognuna di noi.

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  4. La mia consolazione è
    sapere che ci sei Signore,
    sei il Presente
    il Padre che mai
    mi lascia
    A Te la mia lode

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