Prima lettura del 2 ottobre 2020

Camminerà alla tua testa
Es 23, 20-23

"Così dice il Signore:
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui.
Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.
Il mio angelo camminerà alla tua testa»".

La Scrittura ci rivela il Signore in tutte le manifestazioni possibili. Ci riporta le esperienze che gli uomini fanno della sua presenza e qui è Mosè che ci parla della vicinanza e della protezione del Dio liberatore, che nel suo amore trova infiniti modi per prendersi cura del suo popolo.

"Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato".
Il termine greco antico "ánghelos" significa messaggero, servo e inviato del Signore, colui che apre una strada verso il Signore, un accompagnatore nella rivelazione di un mistero che è più grande dell'uomo.
Mosè parla dell'aiuto concreto dell'angelo del Signore che sostiene nelle prove inevitabili del cammino verso la libertà.
Tante volte il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe si rivelava in Esodo come un angelo: a Mosè nel roveto ardente (cfr. Es 3, 1-6), colui che passava liberando dalla morte gli schiavi (cfr. Es 12, 23), che si spostava per difenderne l'accampamento (cfr. Es 14, 19-20).
Qui è mandato avanti, lui a spianare la strada, a custodire un cammino infido in una terra inospitale, a fare da apripista verso la terra della promessa, ospitale, feconda, veramente casa!

"Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui".
Il Nome, cioè Dio, è nell'angelo: questo ci dice che all'angelo va dato la stessa fiducia e lo stesso rispetto che al Signore stesso. Bisogna che il popolo obbedisca, essere docile alla strada indicata dal messaggero, per entrare nella realtà dei figli, per scoprire che il Nome non è lontano, ma prossimo, vicino.

"Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari".
Ascoltare per vivere è il segreto della possibilità nuova per questo popolo di schiavi di diventare un popolo libero, gregge di Dio, non più sotto un faraone ma sotto un amorevole Padre.
Il Signore è nemico dei miei nemici: quale alleato migliore potrei avere? Eppure la nostra paura atavica di Dio ci stravolge la vista e ce lo fa vedere come uno dei nemici, anzi, il più forte, il più inflessibile.
Ascoltare è scoprire, aprirsi pian piano con la Parola che ci viene incontro in mille modi, è entrare nell'amore del Signore, fino ad arrivare alla rivelazione compiuta del Vangelo in cui un angelo parla ad una ragazza dell'Amore incarnato che entra per sempre nella nostra vita (cfr. Lc 1, 26-38).
"Il mio angelo camminerà alla tua testa".
Per incoraggiare il popolo nella sua marcia viene ripetuta la promessa: il Signore precede, è il faro degli occhi quando la notte è impenetrabile, è la bussola tra le dune, il guerriero che mostra il petto ai nemici, la consolazione del cuore di poveri in cammino.
Ripetiamoci questa frase "Il mio angelo camminerà alla tua testa", e sentiamo tutta la cura che il Signore ha oggi per noi, per i nostri cammini travagliati, per l'incognita del futuro, per la paura di andare incontro alla vecchiaia, alla malattia, alla solitudine, alla morte.
In ogni caso il Signore, mio angelo, cammina alla mia testa, lui il Maestro da seguire, senza temere una valle oscura, lui la mia luce, lui la mia meta.


Commenti

  1. "Io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari". Luminosa promessa per la mia lotta quotidiana. Promessa di vicinanza e di vittoria. La lotta non è vana se tu combatti per me. La lotta non insensata con te alleato. La lotta non va abbandonata ora che anche tu sei nel mio combattimento. Tu nemico dei miei nemici che vogliono togliermi fiducia, speranza, compassione. Tu avversario dei miei avversari che sperano nella mia resa, nel mio fallimento, nella mia rinuncia. Tu vinci perdendo, combatti lasciandoti ferire, muori perdonando. Benedetto tu mio eterno alleato. Benedetto tu quotidiano sostegno. Benedetto tu mia roccia e mio scudo.

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    1. Bellissimo commento don..... Abbandoniamoci nelle amorevoli braccia del Padre.
      Elisa

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  2. Grazie Signore per essere sempre vicino.
    Non ti sei dimenticato nulla.
    Il mio Angelo camminera' alla mia testa.

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