Prima lettura del 22 febbraio 2022

Pascete il gregge di Dio
1Pt 5, 1-4

"Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce".


Nella Bibbia i pastori, intesi come coloro che si prendono cura del popolo, sono croce e delizia di Dio e del gregge dei fedeli. Se da un lato sono scelti tra il popolo, educati e istruiti dalla Parola di Dio stesso, dall'altro parecchie sono le pagine dedicate per esortarli al retto operare, come servitori del benessere di coloro a cui sono affidati. È sempre stato un rapporto complesso, per la fragilità degli uni e degli altri.
Pietro ha parole di esortazione per gli "anziani" che non sono certo i "vecchi" come li intendiamo noi, ma i presbiteri, coloro che erano messi a capo di una comunità per servire e custodire i discepoli del Risorto.

"Pascete il gregge di Dio che vi è affidato".
Il pastore non è il padrone, né l'intoccabile a cui tutto è permesso. Anzi è chiamato ad un compito più gravoso perché pasce il popolo di "qualcun altro", che glielo ha affidato.
Il Signore è il pastore vero di tutti. I ministri hanno ricevuto in consegna il gregge, da lui stesso e ne sono i servi a motivo del Maestro.

"Sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri".
Ecco che Pietro mette il dito nella piaga. Da quello che scrive si intuiscono i problemi che la comunità vive con i suoi pastori. Non è un servizio che si può fare costretti perché richiede disponibilità gioiosa, sapendo che si serve il Signore nei fratelli.
Qui sta la famosa differenza con un lavoro, che è sempre al servizio degli altri, ma si può fare anche malvolentieri pur di avere uno stipendio.
Il servizio nella Chiesa nasce da una chiamata e da una risposta vocazionale maturata nell'amore.

"Come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge".
Parole pesanti quelle usate da Pietro che sottolineano la serietà della situazione. Non per interesse, non da padroni, non stando al di sopra, ma con animo generoso, essendo i primi a vivere gli impegni dell'intera comunità.
E' portato a galla un "vergognoso interesse", quello che mai si dovrebbe trovare tra coloro che scelgono una vita di sequela al Maestro.
Non è descritto il pastore ideale, che può essere solo Dio, ma è un esortazione ai pastori a ricordare la propria vocazione, da dove è nata e dove conduce.

Indicazioni preziose non solo per duemila anni fa, ma così attuali e necessarie oggi nella Chiesa!
I presbiteri, i responsabili di comunità, gli evangelizzatori, i missionari, i vescovi, i parroci, riscoprano questa necessaria peculiarità all'interno del popolo di Dio; gli siano d'esempio le parole di Pietro che si definisce "anziano come loro".
La Chiesa si rinnovi e si converta; perdere potere terreno e rinunciare ai primi posti porterà ad acquistare molti fratelli, continuando quel servizio amorevole affidato da Cristo a Pietro: "Pasci i miei agnelli" (cfr. Gv 21, 15).

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Pt 5, 1-4
Commento del 22/02/2020

Salmo 23 (22)
Commento del 22/02/2019 e Commento del 22/02/2020

Vangelo di Mt 16,13-19
Commento del 22/02/2021

Commenti

  1. "Pascete il gregge di Dio che vi è affidato".
    Siamo affidati.
    Dietro la nostra vita
    c'è sempre il Signore.
    Nessuno è veramente
    il mio pastore
    se non Dio solo.
    "Pascete il gregge di Dio che vi è affidato".
    Chi mi conduce è Lui.
    Chi mi disseta è Lui.
    Chi mi sfama è Lui.
    Chi mi da Vita è Lui.
    "Pascete il gregge di Dio che vi è affidato".

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  2. non sono un pastore

    ma chiedo di essere presente quanto mi approccio al letto di un ammalato
    Amen

    RispondiElimina

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