Salmo del 6 luglio 2022

A lui cantate, a lui inneggiate
Sal 105 (104), 1-3

"1 Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.

2 A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

3 Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore".

I Salmi in ebraico si chiamano "lodi" e questo indica lo spirito di fondo di queste preghiere: la gratitudine, il rendimento di grazie, la riconoscenza per la bellezza che stupisce e commuove. 
Rendere grazie è fonte di salvezza, accresce la consapevolezza del dono e il gusto della vita.
Anche i Salmi più drammatici hanno sempre una parola di gratitudine per il Signore.

"Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere".

Rendere grazie, invocare, proclamare: il nome del Signore è al centro di una liturgia di gioia che prende vari momenti della vita che dà sapore ad ogni momento. 
Rendere grazie è necessità continua, gioia che trabocca per chi è consapevole che tutto viene dal Signore e tutto è nelle sue mani.
Invocare il suo nome è preghiera dei momenti difficili in cui senza il suo aiuto si rimane arenati. Anche nella fatica arriva il conforto.
Proclamare le opere del Signore nasce dal desiderio che ogni uomo possa godere dell'amore del Signore, che è per tutti, nessuno escluso.
Tre movimenti del cuore, tre movimenti dello Spirito, tre occasioni per mettere la vita sotto lo sguardo benevolo del Signore.

"A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie".

Altre tre esperienze preziose: cantare, inneggiare, meditare.
Nell'insieme di tutti i 150 salmi siamo accompagnati dalla Parola e dallo Spirito per vivere una preghiera intensa che ci fa gustare la bellezza del Dio vivente.
Il canto ne esalta la bontà, gli inni ne raccontano le meraviglie, la meditazione fa scendere tutto questo nel profondo della nostra mente e del nostro cuore.
I Salmi sono una vera scuola di preghiera!

"Gloriatevi del suo santo nome:

gioisca il cuore di chi cerca il Signore". 
Gloriarsi è compiacersi del nome del Signore, compiacersi della sua presenza, compiacersi del suo ricordo.
Il cuore in tutto questo trova gioia, trova la sua pace.
Cercare il Signore nella preghiera, aiutati dal salmodiare di chi ha cantato la lode prima di noi, è camminare trovando serenità, è immergersi nella pienezza che solo la presenza luminosa e gustosa del Signore può donare.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Os 10, 1-3.7-8.12
Commento dell'08/07/2020

Salmo 105 (104), 1-15
Commento del 19/10/2019

Vangelo di Mt 10, 1-7
Commento del 10/07/2019



Commenti

  1. "Gloriatevi del suo santo nome:
    gioisca il cuore di chi cerca il Signore".
    Il Nome del Signore è Amore.
    Il nome del Signore è Padre.
    Il nome del Signore è Dio-con-noi.
    "Gloriatevi del suo santo nome:
    gioisca il cuore di chi cerca il Signore".
    È gioia cercarlo.
    È gioia saperlo vicino.
    È gioia saperlo in me.
    "Gloriatevi del suo santo nome:
    gioisca il cuore di chi cerca il Signore".
    Sono felice di conoscere il suo Nome.
    Sono felice di sapere che mi è Padre.
    Sono felice di essere suo erede.
    "Gloriatevi del suo santo nome:
    gioisca il cuore di chi cerca il Signore".

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  2. Rendete grazie al Signore
    Tutto mi viene da TE
    Tutto
    Grazie per questo tutto,insieme di una multiforme grazia TUA
    Grazie

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