Salmo del 16 luglio 2022

Nei momenti di pericolo
Sal 10 (9), 1-2

"1 Perché, Signore, ti tieni lontano,
nei momenti di pericolo ti nascondi?

2 Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
cadano nelle insidie che hanno tramato!"

Il ritratto più drammatico che i Salmi ci delineano è quello di un giusto perseguitato e in crisi; è doloroso assistere all'incrinatura della sua fiducia in Dio perché sentiamo che questo dramma esistenziale potrebbe essere anche il nostro.
Insieme al Messia e al sapiente, il giusto è uno dei principali protagonisti di tutto il salterio. Spesso denuncia l'oppresione ingiusta sui fedeli e per questo subisce egli stesso la persecuzione da parte di chi denigra la fede in Dio.
La sua preghiera è sempre accorata ed ha toni di sfida nei confronti del Signore; lo invoca senza ritegni inutili, con la confidenza di chi lo conosce bene, sicuro com'è del suo ascolto e della sua giustizia. Nel Salmo 10 fin dalle prime parole si sente forte il grido di questo orante.

"Perché, Signore, ti tieni lontano,
nei momenti di pericolo ti nascondi?"

Modo inconsueto per iniziare una preghiera: Dio è accusato di essere lontano proprio nel momento di maggiore bisogno. Si può parlare così a Dio? È sfrontatezza o fiducia filiale?
Certo solo chi si sente in confidenza con il Signore è libero di esprimere direttamente la sua angoscia e il suo dolore. Sentire Dio lontano è una delle ferite più dolorose per un credente. Anche Gesù in croce ha gridato l'abbandono di Dio con le celebri parole iniziali del salmo 22.
Ma sapere che Dio ascolta è la marcia in più che fa la differenza e impedisce ad un fedele di sprofondare nella disperazione assoluta.

"Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
cadano nelle insidie che hanno tramato!
" Ecco subito un'osservazione interessante: lo sventurato salmista sente su di sé il dolore per le angherie che i poveri subiscono. Ma il suo sguardo sapiente e globale sull'esistente sa che tante volte il persecutore rimane vittima della sue stesse macchinazioni. È una piccola luce di speranza.
Il malvagio in fondo non è invincibile come sembra e forse il Signore si prende gioco di lui facendolo cadere nelle sue stesse trappole, macchinate contro gli altri.

Due intuizioni profonde e vere in questi pochi versetti:  anche nello smarrimento l'interlocutore rimanga sempre il Signore affinché non prenda il sopravvento la propria visione tetra sulla realtà.
E poi la fiducia ferma nella cura del Signore per i poveri, i perseguitati e gli accusati ingiustamente: il custode non volterà il viso dall'altra, non metterà a tacere ingiustizie verso chi non ha difensori umani.
Il Signore è cura per i figli deboli e sostegno per coloro che lottano per la pace e la giustizia verso i fratelli.
Nei momenti di pericolo rivolgiamoci al Padre con la confidenza di chi lo ama e sia lui la nostra consolazione!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Mi 2, 1-5
Commento del 18/07/2020

Vangelo di Mt 12, 14-21
Commento del 20/07/2019





Commenti

  1. Perché ti tieni lontano..
    Quante volte s'insinua in me questa supposizione
    Perché sotto sotto, so che il Signore non mi abbandona
    Ma comunque s'insinua...
    Dammi sempre speranza, anche quando non ti vedo..
    Sei LI!
    AMEN

    RispondiElimina
  2. "Perché, Signore, ti tieni lontano,
    nei momenti di pericolo ti nascondi?"
    Domanda dolorosa.
    Domanda necessaria.
    Domanda gridata nella fede.
    "Perché, Signore, ti tieni lontano,
    nei momenti di pericolo ti nascondi?"
    È grido di desiderio.
    È grido di attesa.
    È grido colmo di speranza.
    "Perché, Signore, ti tieni lontano,
    nei momenti di pericolo ti nascondi?"
    Unisco la mia voce
    a quella di tutti i poveri della terra.

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