Vangelo del 19 luglio 2022

Tendendo la mano
Mt 12, 46-50

"In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre»".

Al cuore del messaggio di Gesù c'è un'offerta veramente inimmaginabile: farci diventare suoi familiari e quindi familiari di Dio.
Lo afferma con grande chiarezza Paolo in una delle sue lettere:
"Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.
Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio" (Ef 2, 18-19).

Un canto ebraico della notte di Pasqua, facendo memoria di ogni opera meravigliosa del Signore, esulta più e più volte con "questo ci sarebbe bastato"
Così per noi ci sarebbe bastato essere salvati, ma lui ci ha fatti suoi fratelli e figli dello stesso e unico Padre.
Mentre un giorno Gesù sta predicando come faceva instancabilmente, gli annunciano che la madre e alcuni familiari lo cercano. Gesù coglie l'occasione per farci entrare in questo annuncio che per noi rimane sempre una sorpresa.

"Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". 
Una domanda fatta per attirare l'attenzione su quello che sta per dire, che rompe con la traduzione familiare in senso stretto.
Non è automatico per Gesù che la madre e i fratelli siano quelli del suo stesso stato di famiglia! La domanda apre un'altra prospettiva a chi ascolta e si credeva comunque estraneo a lui.

"Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!»"
Scena da film, con lo sguardo di Gesù che gira lo sguardo e lo posa su ogni viso, riconoscendolo come quello di un suo parente! 
La sua voce fa l'annuncio nel più grande e stupefatto silenzio e la sua mano si tende per attirare a sé coloro che non sono più gli esclusi, gli estranei.
"In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo" (Ef 2, 13).
Questa familiarità in cui il Cristo attira ogni uomo e donna è la novità assoluta che rende divina l'umanità, facendola sorella del Figlio che l'ha abbracciata in tutto.

"Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre".
Ecco cosa crea il legame nella nuova famiglia di Gesù: la disponibilità a fare la volontà del Padre, a realizzare la sintonia che Gesù aveva col suo disegno del Regno qui, per tutti.
È la fede di Abramo, che si è lasciato condurre dalla voce del Signore su vie che non conosceva; è la fede di Mosè docile ai comandi del Dio dei padri; è la fede di Maria che dice il suo sí ad un progetto più grande di lei; è la fede di Gesù il cui cibo era fare la volontà del Padre.

Queste parole del Maestro con cui abbraccia tutta la folla accorsa per nutrirsi delle sue parole, continua ad attirare e a stupire l'umanità intera, chiamata a diventare sposa, amata e desiderata.
Con quella mano tesa afferra tutti coloro che non potevano essere consanguinei, che non appartenevano a lui.
Quella mano tesa del Figlio ci fa figli del Padre, ci rende cittadini del Regno, amati teneramente e attirati nella famiglia divina.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Mi 7, 14-20
Commento del 23/03/2019

Salmo 85 (84), 1-8
Commento del 21/07/2020

Vangelo nella versione di Mc 3, 31-35
Commento del 29/01/2019


Commenti

  1. "Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre".
    Non il sangue ma l'amore.
    Non famiglia secondo la carne ma secondo lo Spirito.
    È la famiglia di Gesù.
    "Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre".
    La volontà del Padre
    nostro cibo comune.
    La volontà del Padre
    nostra vita comune.
    La volontà del Padre
    via di vita nella riconciliazione.
    "Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre".

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  2. ..cercavano di parlargli!
    Si
    Sono sempre in attesa di ricevere una TUA pacca sulle spalle
    Una PAROLA confortante
    Un sorriso bene augurante
    Un abbraccio liberatore
    Grazie

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