Salmo del 30 luglio 2022
Vedano i poveri
Sal 69 (68),33-35
"33 Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
34 perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
35 A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi".
C'è una visione che la Scrittura rivela appartenere a coloro che non vede nessuno, che sono i reietti dalla società, usati come serbatoio di energie e di lavoro da spremere a basso costo: i poveri!
"Vedano i poveri e si rallegrino": è proprio una visione riservata a loro dal Signore che si fa vedere e che porta pienezza, ricchezza di significato e di gusto ai poveri della terra.
"Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio" (Lc 6,20).
Gesù rivela una beatitudine dove sembrerebbe non esserci niente, una gioia che riempie i volti di coloro che non hanno altro di cui rallegrarsi. Il Regno è per loro e loro lo scoprono come la più grande ricchezza.
I ricchi pensano di poter comprare tutto, ma le cure gratis del Signore non le vedono.
"Perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri".
Questa la consolazione profonda per chi non ha nulla se non Dio: il Signore ascolta, il Signore libera!
Non solo non si volta dall'altra parte facendo finta di non conoscerli, il Signore non disprezza chi è prigioniero del male, della morte, di tutto ciò che ingabbia e limita.
Se per Israele essere poveri, miseri, prigionieri era un disonore, per i Salmi non è così.
"Perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri".
Questa la consolazione profonda per chi non ha nulla se non Dio: il Signore ascolta, il Signore libera!
Non solo non si volta dall'altra parte facendo finta di non conoscerli, il Signore non disprezza chi è prigioniero del male, della morte, di tutto ciò che ingabbia e limita.
Se per Israele essere poveri, miseri, prigionieri era un disonore, per i Salmi non è così.
Forse dovremmo rivedere anche le nostre categorie sociali e scorgere come l'ammirazione per la ricchezza ci sia facile, mentre il disprezzo nasce nei nostri cuori per chi non riesce a liberarsi da un'esistenza misera e complicata.
"A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi".
Da bocche riarse da nutrimenti scadenti e scarsi, si alza la lode a colui che non dimentica, che si prende cura, che scioglie fardelli che opprimono.
Essere tacciati come rifiutati e sbagliati imprigiona la vita in un cliché da cui è difficile uscirne. Il Signore è colui che ha una predilezione per gli ultimi, che mostra il suo volto misericordioso a coloro che ricevono emarginazione e chiusura dai fratelli.
Tutto il creato, povero delle ricchezze del mondo, ma sovrabbondante dei doni del Signore, si unisce al canto di ringraziamento e di riconoscenza al Creatore. E' un canto dei piccoli, dei non considerati, ma quello che sale più veloce all'attenzione del Padre.
Finisco con questa esortazione che sento detta al mio cuore:
"Voi che cercate Dio, fatevi coraggio"!
La ricerca non è facile, difficile la fedeltà nel perseverare, nel cercare continuamente il volto di chi non si vede, i segni in un mondo che sembra vivere senza il Dio di Israele e di Gesù Cristo. Vedo tanta desolazione nei volti di amici e conoscenti, tanta rassegnazione. Si legge tra le pieghe del viso e nel profondo degli occhi la mancanza di speranza!
Eppure la ricerca non è vana: "fatevi coraggio"!
"A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi".
Da bocche riarse da nutrimenti scadenti e scarsi, si alza la lode a colui che non dimentica, che si prende cura, che scioglie fardelli che opprimono.
Essere tacciati come rifiutati e sbagliati imprigiona la vita in un cliché da cui è difficile uscirne. Il Signore è colui che ha una predilezione per gli ultimi, che mostra il suo volto misericordioso a coloro che ricevono emarginazione e chiusura dai fratelli.
Tutto il creato, povero delle ricchezze del mondo, ma sovrabbondante dei doni del Signore, si unisce al canto di ringraziamento e di riconoscenza al Creatore. E' un canto dei piccoli, dei non considerati, ma quello che sale più veloce all'attenzione del Padre.
Finisco con questa esortazione che sento detta al mio cuore:
"Voi che cercate Dio, fatevi coraggio"!
La ricerca non è facile, difficile la fedeltà nel perseverare, nel cercare continuamente il volto di chi non si vede, i segni in un mondo che sembra vivere senza il Dio di Israele e di Gesù Cristo. Vedo tanta desolazione nei volti di amici e conoscenti, tanta rassegnazione. Si legge tra le pieghe del viso e nel profondo degli occhi la mancanza di speranza!
Eppure la ricerca non è vana: "fatevi coraggio"!
Alla fine il cammino sarà premiato, l'attesa colmata, il cuore pacificato.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ger 26,11-16.24
Commento dell'01/08/2020
Salmo 69 (68),11- 18
Commento del 31/03/2021
Vangelo di Mt 13,47-53
Commento dell'01/08/2019
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ger 26,11-16.24
Commento dell'01/08/2020
Salmo 69 (68),11- 18
Commento del 31/03/2021
Vangelo di Mt 13,47-53
Commento dell'01/08/2019
"Il Signore ascolta i miseri
RispondiEliminae non disprezza i suoi che sono prigionieri".
È così il mio Dio.
Miseri e prigionieri
sono nel suo cuore.
Ascolta e non disprezza,
è così il mio Dio.
"Il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri".
Il grido dei poveri,
il lamento dei prigionieri,
non è inutile.
"Il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri".
Tu ascolti.
Tu non disprezzi.
Tu ami.
"Il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri".
Voi che cercate Dio, fatevi coraggio.
RispondiEliminaSi.
Mai arrendersi
Chi ha bisogno verrà saziato
Bisogno di amore, di abbracci, di YE
Non verrò deluso
Grazie,