Vangelo del 18 luglio 2021

Così il Figlio dell’uomo
Mt 12, 38-42

"In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!»"

Il Vangelo trova sempre ostacoli nel penetrare la nostra mentalità e a scalfire le nostre tradizioni. 
Non dipende dalla bravura o meno dell'evangelizzatore; è un impedimento costitutivo del nostro cuore malato di egocentrismo.
La fede sarà sempre in lotta con la mentalità di questo mondo. 
È una fatica che ha sperimentato anche Gesù.
Ad un certo punto gli specialisti del religioso "vogliono" da lui un segno che attesti la sua autorità divina.
Deve dimostrare chi sia, visto che con le sue parole e i suoi gesti mostra di mettersi al di sopra delle tradizioni religiose dei padri. 
La risposta di Gesù spiazza e apre ad una comprensione più grande del suo mistero.

"Egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!»"
Chi sono coloro che vogliono forzare la mano al Maestro? Sono scribi e farisei, ma Gesù li definisce malvagi e adulteri, che è la definizione classica di chi in passato perseguitava e uccideva i profeti. Smaschera così la loro intenzione profonda di eliminarlo, non certo di vedere per capire. Il nostro cuore è contorto a noi stessi, ha sempre bisogno di chiarezza e Gesù svela i meccanismi che lo muovono.
Qual'è il motivo che sta alla base della nostra preghiera? Dove vogliamo andare a parare con le nostre richieste?
È fondamentale esserne consapevoli e la Parola ci aiuta in questo processo di comprensione e chiarificazione di noi stessi.

"Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra".
Ogni ebreo del tempo di Gesù conosceva bene la storia del profeta Giona, mandato da Dio ad annunciare la conversione ad un popolo nemico che opprimeva Israele. Rifiutandosi di compiere la sua missione, Giona scappa, ma un grosso pesce lo inghiotte e dopo tre giorni lo sputa al punto di partenza, costringendolo a rimettersi davanti al Signore e alla sua volontà.
Tre giorni e tre notti nel buio del ventre del pesce è il segno dato a chi non vuole accogliere la volontà del Padre.

Il segno di Giona è inoltre profezia della Pasqua del Messia, tre giorni nel buio della morte per ritornare alla vita. A questo segno rimanda Gesù come tappa fondamentale per entrare nella volontà del Padre, non ovvia, ma che porta alla vita.

A ben guardare il nostro cuore non è così lontano da quello di scrivi e farisei. Troppo difficile entrate nella logica del Padre che ci fa passare dalla morte affinché la vita non muoia. 
È questo il dono dei doni, il segno di Gesù morto e risorto per attirarci al Padre, segno dato ai discepoli e anche a noi oggi perché la fede cresca e si rafforzi nell'ascolto di vie di speranza che non sono le nostre e, per questo, sono generatrici di vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Mi 6, 1-4.6-8
Commento del 20/07/2020

Salmo 50 (49)
Commento del 20/01/2020

e Salmo 50 (49), 1-10
Commento del 02/03/2021

Vangelo nella versione di Lc 11, 29-32
Commento del 04/03/2020

Commenti

  1. "Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra".
    Nel cuore della terra:
    come un seme,
    come un bambino nel grembo materno.
    È il mistero nascosto della vita.
    "Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra".
    Così Giona.
    Così Gesù.
    Così noi.
    "Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra".

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  2. Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!
    Tutto si vuole mettere alla prova
    Dubbiosi e malpensanti sempre
    La fede
    La fede......
    Fa che io veda!
    Tu hai già fatto tantissimo per me;fammici soffermare!
    Grazie

    RispondiElimina

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