Vangelo del 20 luglio 2022
Gesù ne dà un'immagine vitale: è un seme che cresce e porta con sé frutto. Per questo va sparso con generosità e grande fiducia.
Ma pur nella sua forte vitalità questo seme corre dei rischi, incontra degli ostacoli che ne intralciano la crescita piena.
Gesù immagina quattro terreni diversi su cui cade il seme e tre rischiano di perdere questo tesoro prezioso di fecondità. Sono immagini di tre grandi ostacoli all'ascolto.
"Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra".
Mi fermo su questo che è di un'attualità evidente.
ll seme non trova terreno sufficiente in cui, col tempo, mettere radici e fruttificare. C'è poca terra, come dirlo in altre parole? Superficialità? Fretta? Disattenzione? Difficoltà di ascoltare sicuramente, in una società bombardata da musiche che schiantano le orecchie, suoni continui e confusi, sollecitazioni multimediali che sembrerebbero sviluppare i sensi e invece non lasciano niente dietro di loro.
L'ascolto non si improvvisa, va preparato. Le radici non sono istantanee: ci vuole tempo, pazienza e il seme ha bisogno di una lenta maturazione per assimilare le sostanze del suolo in cui cresce notte e giorno.
"Germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò".
Rapidamente germoglia rapidamente secca. La fretta non è amica di nessun seme, né dei contadini.
Come per una coltivazione, alla Parola ascoltata va dedicato tempo e tanta pazienza per non bruciarne presto il frutto. Altrimenti non resta nulla! Tutti abbiamo un po' questa esperienza.
Nella spiegazione della parabola Gesù spiega di chi sta parlando. È colui che ascolta con superficialità e "appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno" (Mt 13, 21).
La Parola ha un grande potere di consolazione e di sostegno ed è paradossale che proprio nei momenti in cui è necessario il nutrimento al nostro spirito, ci si ritrovi senza memoria, senza la voce familiare del pastore che richiama a sé le sue pecore.
L'ascolto della Parola sembra all'inizio difficile e faticoso il comprenderla: solo nel tempo ne gusteremo tutto il tesoro che vi è nascosto e quando ci ritroveremo nella carestia dei nostri mezzi ci donerà tutta la sua preziosa vitalità.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ger 1, 4-5. 17-19
Commento del 30/01/2022
Salmo 71 (70)
Commento del 07/04/2020
Vangelo di Mt 13, 1-9
Commento del 23/07/2019
Tribolazione acceca...
RispondiEliminaSignore sei sempre al mio fianco, donami questa consapevolezza
Sei prima di me, dove io soffre
Grazie
"Non avendo radici, seccò".
RispondiEliminaCosì è del seme sulle pietre.
Così è della Parola nella fretta.
Così è un cuore senza Amore.
"Non avendo radici, seccò".
La vita del seme richiede tempo.
L'ascolto della Parola richiede tempo.
Accogliere Amore richiede tempo.
"Non avendo radici, seccò".
Tu Signore il seminatore.
Tu Signore la rugiada.
Tu Signore la Vita.
"Non avendo radici, seccò".
Seduto in riva al mare 🌊
RispondiEliminami attendi,
in silenzio,
per ascoltare tutto ciò che ho da dire coi battiti del mio ❤...
e raccogliere tra le Tue mani
la rugiada dai miei occhi
per trasformarla in preghiere
d'amore ❣
...seduta,
RispondiEliminaCON TE,
in riva al mare della mia anima,
imparo ad ascoltare le onde e ad amarle nella quiete e nella tempesta 🌊