Salmo del 19 agosto 2022

Il suo amore è per sempre

Salmo 107 (106), 1-3

"1 Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

2 Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell'oppressore

3 e ha radunato da terre diverse,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno".

Fare memoria dei gesti d'amore che riceviamo continuamente è una terapia che ci allontana dalla scontentezza, dal pessimismo e dal lamento continuo. Senza memoria si perde il senso profondo della gratitudine e della fiducia.
Su questa scia benefica si innesta il vitale rendimento di grazie al Signore, preziosa occasione per la nostra fede, la nostra preghiera, il nostro sentirci legati a colui che ci ama da sempre.
Il salmo 107 è una bellissima preghiera di lode: sgorga spontanea come un canto, tanto sono evidenti le opere grandiose del Signore a favore dei suoi figli.
E in questa lode ogni tanto il salmista si ferma e intona un ritornello, che ricorre anche in altri salmi: "il suo amore è per sempre"! Com'è bello ricordarcelo, che necessario nutrimento al nostro cuore assetato e affamato di bene!

"Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre".
La gratitudine non è un sentimento astratto. Nasce dalla consapevolezza che l'amore di Dio si è concretizzato in determinati momenti della nostra vita; si è rivelato che il Signore è dalla nostra parte, è il nostro sostegno. E questo non è legato a ciò che siamo o facciamo, ma è fondato sul suo accompagnamento amorevole che non ci lascia mai.

"Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell'oppressore".
Il Dio di Abramo e di Gesù è il Liberatore. Le oppressioni e le schiavitù non lo lasciano indifferente.
Come per noi, le ingiustizie muovono le sue viscere e scende, combatte per liberare gli smarriti della vita, quelli che pensano di non avere più soccorso da nessuno.
La nostra storia personale può trovare momenti concreti di questa premura e farne l'album di ricordi più prezioso che abbiamo.
“Riscattare” è pagare di persona per liberare qualcuno che è condannato a morte, o è uno schiavo. Nell'antichità veniva riscattato con una grossa somma di denaro colui che era finito in prigione per i suoi debiti.
In Cristo possiamo essere certi che non siamo noi a pagare il prezzo più alto, ma lui lo ha pagato una volta per tutte per le nostre vite: "Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia (1Pt 1, 18-19).

"E ha radunato da terre diverse,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno".
Altro motivo di lode immensa: il Signore toglie dalla dispersione, raduna i lontani, dona unità.
Ecco, penso che anche questo non sia un potere nelle nostre mani! Quanta fatica nel ricomporre lacerazioni, quanta difficoltà nel ricucire relazioni interrotte. Col risultato spesso di fare il contrario, aprendo voragini di incomprensioni!
La vita, la sofferenza, la discordia, danneggiano la famiglia umana. Le nostre "terre" così diverse finiscono per essere un confine invalicabile!
La dispersione è combattuta dal Signore che non si stanca mai di chiamare all'unità e alla riconciliazione; quanti si scoprono da lui amati vedono conflitti appianati, ferite suturate, germogli di pace che nascono sui campi di battaglia.
Il Signore si fa servo di ognuno radunando nel suo amore gli uomini e la donne alla deriva e lontani tra di loro.
Il suo amore è per sempre: scoprilo è consolante.
Il suo amore è eterno: medicina per la nostra vita limitata.
Il suo amore è concreto: oggi me ne accorgo e lo voglio lodare!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ez 37, 1-14
Commento del 21/08/2020

Vangelo di Mt 22, 34-40
Commento del 20/08/2021