Salmo del 24 agosto 2022

Per far conoscere agli uomini

Sal 145 (144), 10-12

"10 Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.

11 Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,

12 per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno."

Il libro di preghiera per eccellenza si chiude esprimendo con tutta la forza la gioia di un cammino che ha attraversato tutte le situazioni della vita e tutti gli stati d'animo. Per questo gli ultimi Salmi sono canti di lode e di benedizione.
Si potrebbe pensare che questa sia una visione bucolica dell'esistenza, voli poetici da "buonisti", ma il motivo della lode è molto profondo. Loda chi si sente amato e ama!
La lode che nasce dalla contemplazione per le meraviglie compiute dal Signore è la marcia in più che, superando i problemi contingenti e inevitabili, legge il senso profondo di ciò che si vive e si nutre del bene che sgorga continuo dalle mani del Padre.

"Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli".
Le opere di Dio le ammiriamo nell'intero creato e portano impressa la mano benedicente e provvida di chi le ha fatte.
Noi fedeli riconosciamo l'autore di ogni bene posando lo sguardo su ogni cosa, riflesso del Signore che si rende presente per noi in ogni attimo, in ogni respiro.
Lode e benedizione nascono da un cuore illuminato dalle fede e fecondato dalla gratitudine.

"Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza".
È compito comune ai fedeli e alle opere del Signore raccontarne la gloria, il suo amore, la sua cura, la sua benevolenza per ogni creatura.
Facciamo una prova: togliamo dalla nostra bocca il lamento, la rabbia, lo scontento per tutto ciò che non ci piace, almeno una volta.
Parliamo invece dei segni che intravediamo intorno e dentro di noi, di un amore che ci precede e ci guida, che si dona senza calcolo, che ci cura e ci nutre. E' una terapia vitale!
Il cuore si sentirà pian piano ricreato dal bene, attingerà alla potenza di Dio che fa nuove tutte le cose, tornerà a cantare, a lodare, a meravigliarsi della vita.

"Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno."
Dalla propria esperienza all'annuncio, dalla propria gratitudine a quella di tanti fratelli: questo è il percorso della fede, questa l'esperienza pasquale che spinge a donarsi agli altri.
La Scrittura è memoria donata a noi di ciò che da sempre fa il Signore per il suo popolo, la felicità che desidera per ognuno dei suoi figli.
Non ci abbatta la sofferenza, non ci fermino i problemi: quello che abbiamo ricevuto in dono sia annunciato come speranza e luce ad ogni uomo e ad ogni donna che viene al mondo.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ap 21, 9-14
Commento del 24 agosto 2021

Salmo 145 (144), 1-12
Commento del 12/12/2019

Vangelo di Gv 1, 45-51
Commento del 24/08/2019 e Commento del 05/01/2022