Salmo del 16 settembre 2022

Mostrami i prodigi
Salmo 17 (16), 6-8

"6 Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole,

7 mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

8 Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi".


La preghiera è l'anelito del cuore che si fida, il respiro bocca a bocca, appena sfiorato, appena sussurrato con chi si ama e la lontananza non è un impedimento.
Ma spesso si sente di più quando diventa un grido, un'invocazione di aiuto a colui che vigila con amore di Padre sulle nostre vite. Tante sono le insidie della vita e i pericoli che corriamo ogni giorno. La fede, che è credere nella benevolenza di Dio per noi, diventa supplica urgente, come una mano che si aggrappa per non affondare, quando l'ombra della morte lambisce le nostre esistenze.

"Io t'invoco poiché tu mi rispondi, o Dio".
Il salmista sa per esperienza che non ci si rivolge mai inutilmente al Signore e lo invoca certo di essere ascoltato.
La fede non ci dice i modi del Signore, infatti si muove come solo lui può e sa fare, ma ci dà la certezza della risposta che arriva, sicuramente, al momento opportuno.

"Tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole".
Il salmista ha bisogno dell'attenzione del Signore. È un figlio che cerca lo sguardo protettivo, che vuole ascoltare parole rassicuranti.
Penso che tante persone come me abbiano fatto esperienza che le difficili prove della vita non ci abbattano mai del tutto finché rimane la fiducia in chi ci ama, amici, familiari e specialmente nel Signore. Ciò che fa più paura non è il dolore o le difficoltà, ma sentirsi soli e inascoltati.

"Mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra".

La comunità dei credenti è memoria vivente: trasmette di generazione in generazione il ricordo dei prodigi che il Signore ha compiuto in ogni esistenza.
La liturgia eucaristica, ma anche la preghiera personale e comunitaria, è "memoriale": «non è soltanto il ricordo degli avvenimenti del passato, ma li rende in certo modo presenti e attuali» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1363).
Il salmista chiede: "Mostrami"; oggi, adesso ne ho bisogno!
Nella preghiera, facendo memoria, si attualizza la salvezza, si aprono gli occhi, si allarga il cuore, si ritrova fiducia e coraggio. E' una terapia necessaria che fa uscire dalla morte.
Ora: è il momento che si manifesti ancora una volta la premura di Dio per le vite in pericolo, che si faccia un passaggio pasquale per l'umanità che annaspa nella morte.

"Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi".

Due immagini che parlano di confidenza intima, di custodia e sicurezza.
Noi siamo i pupilli di Dio, la cosa più preziosa che ha!
E' un grande ardire quello del salmista che non si sente sotto un occhio indagatore, anzi, il contrario! Noi, al centro della sua visione, siamo portati lontano dove guarda lui, amplificati nell'amore e condotti, pregando, nella lungimiranza di Dio.
E poi tante volte la Scrittura parla di pulcini che trovano riparo tra le ali che nascondono e difendono dalla ricerca mortale dei predatori:
"Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio" (Sal 91, 4).

Noi al centro dello scopo salvifico del Padre che guarda lontano, oltre il male contingente; noi che troviamo accoglienza, pace, rifugio, conforto nel suo abbraccio: con questa fiducia alziamo ancora una volta la preghiera e il Signore, ora, oggi, mostrerà dove ci vuole portare la sua grazia.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Cor 15, 12-20
Commento del 18/09/2020

Salmo 17 (16)
Commento del 10/11/2019

Vangelo Lc 8, 1-3
Commento del 17/09/2021

Commenti

  1. "Custodiscimi come pupilla degli occhi,
    all'ombra delle tue ali nascondimi".
    Solo al Signore posso rivolgere parole così.
    Solo il Signore ha cura di me così.
    Solo il Signore tiene a me così.
    "Custodiscimi come pupilla degli occhi,
    all'ombra delle tue ali nascondimi".
    Sono prezioso agli occhi del Signore.
    Sono al sicuro tra le sue braccia.
    Siamo suoi, realmente.
    "Custodiscimi come pupilla degli occhi,
    all'ombra delle tue ali nascondimi".

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  2. "Custodiscimi come pupilla degli occhi,
    all'ombra delle tue ali nascondimi".
    "Ti coprirà con le sue penne,
    sotto le sue ali troverai rifugio" (Sal 91, 4).
    RISTORO e rifugio sono per me questi pochi righi,alimento quotidiano per la mia esistenza,orientata a dare ascolto agli altri!
    Amen

    RispondiElimina

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