Vangelo del 17 settembre 2021
Lc 8,1-3
"In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni".Il Verbo si è fatto carne, annuncia il Vangelo, coinvolgendo ogni esistenza nella suo dirompente "ottimismo" e immergendoci nella volontà salvifica del Padre!
La carne, cioè la nostra concreta umanità senza illusioni di purezza e candore, ospita Dio; questo la divinizza, questo le dà la sua dignità aldilà di ogni peccato e di ogni frattura.
E' un annuncio fondamentale per i cristiani di tutti i tempi, che i Vangeli raccontano in ogni pagina della vita di Gesù.
"C’erano con lui i Dodici e alcune donne".
Troppo spesso ci sfugge questo quadro d'insieme. Sembra che Gesù andasse in giro solo con uomini, come se gli apostoli fossero gli unici prescelti, levati dal mondo e sacralizzati in un maschile e chiuso discepolato gesuano!
Non è naturalmente così e gli evangelisti sembrano sottolineare più le mancanze, le incomprensioni e tutti i difetti dei dodici, piuttosto che ignorarli. In questa pagina Luca ci porta al seguito del Maestro: sembra di vederli camminare insieme, Gesù, i discepoli e alcune donne (numero imprecisato e quindi numeroso).
Tutti insieme "erano con lui", e questo ci dice quanto Gesù si era coinvolto con loro; non era solo il Maestro, ma l'amico, il compagno di cammino, colui che si confrontava annunciando il Padre e dividendo tutto con loro.
"Che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità".
Il Vangelo è quanto di meno maschilista ci sia negli scritti della Chiesa! Se pensiamo alle difficoltà che ancora sussistono per affermare i diritti delle donne, lo scritto di un Maestro di oltre duemila anni fa, ha dello straordinario!
A quel tempo le cose erano nettamente peggiori anche di quello che vediamo nel mondo arabo più intransigente!
Una donna era considerata un potenziale "guaio" per gli uomini pii, un continuo campo minato da tenere più possibile distanziato, come se fosse infetta!
Questa necessità di preservarsi dall'impurità che le donne portavano, le aveva relegate ai margini della vita sociale e religiosa in cui gli uomini avevano il vero posto di riguardo.
Gesù si fa vicino alle donne senza scudi, senza paura di infettarsi, lasciandosi toccare e curando perfino una malata da perdite continue di sangue (cfr. Mc 5,25-34).
Egli è il guaritore, il liberatore, colui che le guarda negli occhi trasmettendo tutto il rispetto e la considerazione che probabilmente le donne non avevano mai ricevuto. Malattie, emarginazione, spiriti cattivi davanti al Vivente sono resi nulli. Di questo le donne sono testimoni e lo saranno come prime annunciatrici della morte e resurrezione, prescelte dal Risorto!
"Li servivano con i loro beni".
Luca aggiunge un altro particolare molto bello: le donne assistevano il gruppetto al seguito di Gesù con i loro beni e, direi io, col loro bene!
La più grande dote delle donne è servire per amore e questo gli viene bene, congeniale, spontaneo. Essere madri, nutrici, benefattrici, è una spinta profonda, che le fa ricercare spontaneamente chi è bisognoso, piccolo e indifeso.
Un altro aspetto forse sottovalutato di cui Luca parla, è il ceto di alcune di queste donne; si capisce bene che siano benestanti.
Guarite dallo spirito dell'avarizia e dell'arrivismo, mettono i loro beni e si mettono a disposizione di un gruppo itinerante che doveva ogni giorno procurarsi da mangiare e pagarsi un posto per ricoverarsi nella notte; vere discepole animate dallo spirito di servizio amorevole inaugurato dal Maestro.
Da donna queste pagine le sento di grande conforto e uno sprone a spendermi per coloro che il Signore ha messo al mio fianco. Il vero femminismo è lasciare libera la spinta ad amare e proteggere coloro che ci guardano riconoscendo la nostra peculiare diversità dagli uomini. Gesù Cristo è il Figlio, dell'umanità intera, di uomini e di donne che in lui trovano il proprio bene.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Tm 6,2-12
Commento del 20/09/2019
Si può desiderare di più? Dopo essere state guarite, seguivano Gesù e lo servivano mentre Lui annunciava e predicava la buona notizia del Regno? Un cuore felice, un cuore guarito, un cuore riconoscente, un cuore aperto ad esserci dove Gesù annuncia...non può esserci beatitudine più grande...
RispondiEliminaErano con LUI.
RispondiEliminaQuanta partecipazione, presenza viva, necessaria è la mia.
Non uno trascinato, stanco, non voglioso.
Il discepolo è innamorato
Anzitutto.
Desidera manifestare col comportamento a CHI appartiene.
Grazie
RispondiElimina"C’erano con lui i Dodici e alcune donne".
L'umanità intera sta con Gesù.
In questi pochi uomini e in queste poche donne ci sono io, ci sei tu.
Tutti Gesù prende con sé.
Tutti accompagna sulle vie della vita.
A tutti offre la sua casa.
A tutti offre il suo dono:
la sua vita.
"C’erano con lui i Dodici e alcune donne".