Prima lettura del 19 settembre 2022
Non negare un bene
Pr 3, 27-34
"Figlio mio:
non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo.
Non dire al tuo prossimo:
«Va’, ripassa, te lo darò domani»,
se tu possiedi ciò che ti chiede.
Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la sua benevolenza".
Il maestro la trasmette la sapienza al discepolo, il padre ne fa nutrimento per il figlio. Preziose le pagine sapienziali della Bibbia. Il libro dei Proverbi è un esempio bello di questa letteratura. Fare il bene, resistere alle seduzioni del male, non è cosa facile. I consigli della guida sono di sprone e di sostegno.
"Figlio mio".
Non è una sapienza asettica, solo intellettuale. Nella Scrittura chi scrive trasmette se stesso e la Parola del Padre.
Per questo è un lascito, un'eredità della propria fede, del tesoro di una vita intera.
Nell'affetto di un padre verso il figlio passano tutti i doni preziosi. La sapienza è uno dei più importanti e si coglie più col cuore che col cervello, con l'affetto più che con le imposizioni.
La fiducia tra maestro e discepolo è indispensabile.
"Non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo".
Una regola semplice ma scomoda.
Ci vuole una grande onestà ad ammettere di avere la possibilità di aiutare.
"Se potessi" ci scagiona da tante responsabilità.
Il padre dice al figlio di non barare con sé stesso, di non peccare di omissione verso chi ha bisogno, verso chi dipende dalle nostre possibilità di operare il bene. Come ogni peccato, anche questo, inaridisce e fa anchilosare il cuore.
"Non dire al tuo prossimo:
«Va’, ripassa, te lo darò domani»,
se tu possiedi ciò che ti chiede".
Rimandare di fare il bene è segno che non si ha voglia di farlo.
Una affermazione pesante che mette il dito nella piaga nelle intenzioni di lavarsi le mani, di auto-convincersi che non dipende da noi il bene del prossimo.
Riecheggiano le parole del primo che si è rifiutato di ammettere la fratellanza: "Sono forse io il custode di mio fratello?" (Gn 4, 9).
La via della Sapienza frena l'egoismo, apre alla condivisione, impedisce alle illusioni di ingannarci e di rinchiuderci in una torre dorata e inaccessibile agli altri.
Il Padre continuamente ci raggiunge con la sua Parola e ci mostra le scelte concrete per fare il bene di noi stessi che si ritrova solo nella fratellanza, nel dividere con i fratelli, nel gioire della loro felicità, nel riconoscerci parte della loro vita.
"Tu possiedi ciò che ti chiede" non è tanto un "se", è la possibilità vera perché quello che manca veramente è sentirsi amati e compresi e questo si può donare a tutti.
"Non negare un bene": i Proverbi ci spronano verso la nostra felicità, perché negare il bene agli altri precluderà a noi stessi di attingervi. E' un percorso di Sapienza; ritrovandosi figli del Padre e fratelli di chi ci sta vicino si trova la verità di noi stessi.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 15 (14)
Commento del 19/02/2020
Vangelo di Lc 8,16-18
Commento del 23/09/2019
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 15 (14)
Commento del 19/02/2020
Vangelo di Lc 8,16-18
Commento del 23/09/2019
"Figlio mio:
RispondiEliminanon negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo".
È sapienza.
È apertura al dono.
È avventura d'amore.
"Figlio mio:
non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo".
È Parola che allarga il cuore.
È Parola che spinge al dono.
È Parola di sapienza concreta.
"Figlio mio:
non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo".
Mi viene data una possibilità.
Rispondo con generosità.
È occasione preziosa di vita piena.
"Figlio mio:
non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo".
"Tu possiedi ciò che ti chiede"
RispondiEliminaCerto
Quanti bussano alla mia porta.......
Bisognosi e non
Donami la purezza del TUO Spirito per gioire ad una richiesta,anche inopportuna.
Amen