Prima lettura del 9 marzo 2023

Scruto la mente e saggio i cuori
Ger 17,5-10

"Così dice il Signore:
«Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamerisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.

Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell'anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti.
Niente è più infido del cuore
e difficilmente guarisce!
Chi lo può conoscere?
Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per dare a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni»".


Il centro dell'uomo, il punto in cui si focalizzano le sue migliori energie, l'ideale nucleo spirituale, è chiamato "cuore" dalla Bibbia e da tante tradizioni religiose.
Il cuore pulsa come una sorgente, un punto di partenza e di arrivo, luogo di ospitalità e di incontro dello spirito umano e di quello divino. Per questo mistero profondo è tutto da esplorare.

"Niente è più infido del cuore
e difficilmente guarisce!"

Questo versetto dice tutta la necessità di un serio discernimento quando si guarda al cuore. Non va dato per scontato niente di ciò che lo ospita, non va ascoltato con cieca fiducia.
Noi portiamo dentro la scintilla divina ma anche una costitutiva limitatezza che mette un freno ad ogni slancio, che fa ricadere nella paura ad ogni novità.
Dentro di noi sentiamo di essere fatti per Dio ma siamo lacerati da una ferita che difficilmente guarisce una volta per tutte.

"Chi lo può conoscere?"
Il profeta Geremia mostra che non è facile a noi stessi conoscere i confini e le intenzioni che ci muovono. Vorremmo seguire il Signore ma il male ci domina: "c'è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo" (Rm 7,18).
In Paolo la domanda di Geremia si esplicita in questo grido: "Chi mi libererà da questo corpo di morte?" (Rm 7,24).
Colui che comprende profondamente e interamente ama quello che siamo, cura la ferita che ci portiamo dentro, rimette nella direzione giusta, conoscendo le nostre possibilità e rincuorando il cuore prostrato.

"Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori".

Più ci si mette in ascolto del proprio cuore, con umiltà e pazienza, e più si scopre che non siamo soli nella ricerca e nella fatica: lì abita il Signore, lì ci scruta e ci conosce (cfr. Sal 138, 1).
Anche quando non vorremmo ascoltarci e ci fa male quello che proviamo, troviamo conforto in colui che illumina gli angoli più nascosti della nostra mente e del nostro spirito.
La sapienza biblica mostra la Parola di Dio come una chiave, necessaria per entrare nel cuore di ogni uomo e di ogni donna.
Ciò che "difficilmente guarisce" se affidato solo alle nostre possibilità, nelle mani del Padre ritrova pacificazione e sollievo.
E' possibile aprire gli occhi e accettare ciò che siamo perché la misericordia e la grazia ci precedono lì dove abita l'Emmanuele, il Dio con noi.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ger 17,5-10
Commento del 12/03/2020

Salmo 1
Commento del 18/02/2021

Vangelo Lc 16,19-31
Commento del 17/03/2022


Commenti

  1. "Niente è più infido del cuore
    e difficilmente guarisce!"

    Bisogna stare sempre all'erta.
    Vigili.
    Il male è accovacciato alla mia porta.
    Discernimento
    ________________________
    Pula e grano-chicco
    male e buono
    ________________________
    La Parola mi permei sempre più nello sciogliere il calcare ,il vecchio,il rancore...
    Amen

    RispondiElimina
  2. "Io, il Signore, scruto la mente
    e saggio i cuori".
    Liberato dallo sguardo di Dio.
    La mente scrutata dal suo occhio paterno.
    Il cuore reso saggio dalla sua benevolenza.
    "Io, il Signore, scruto la mente
    e saggio i cuori".
    Signore prenditi cura di me.
    Signore cura il mio cuore.
    Signore salva la mia vita.
    "Io, il Signore, scruto la mente
    e saggio i cuori".

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019