Vangelo del 13 marzo 2023
"In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Spesso le sue parole esaltano il paradosso del Dio di Israele che preferisce i pagani, rovesciando così il problema e scandalizzando i suoi contemporanei. Tutto si gioca non più sull'appartenenza etnica ma sull'ascolto della Parola che salva.
Sembra assurdo ma il problema più grande per i credenti è la resistenza all'accoglienza della Parola che Dio dona, rifiuto della sua volontà di salvezza considerata, nei modi, errata e ingiusta. Gesù sperimenta questa opposizione e dice di sé il famoso proverbio:
"nessun profeta è bene accetto nella sua patria".
In questo brano il Maestro porta esempi presi dalla vita di due grandi profeti dell'Antico Testamento, Elia ed Eliseo. Leggiamone uno.
"All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno".
Gesù ha solo ricordato ai suoi ascoltatori un episodio raccontato nella Bibbia e tutti ne sono scandalizzati!
Cresce la rabbia verso il Rabbí di Nazareth che coglie tutte le occasioni per annunciare la libertà di Dio; egli opera uscendo dai confini che gli uomini gli impongono.
C'è salvezza fuori dal popolo eletto? E per noi la domanda è: c'è salvezza al di fuori della chiesa, fuori dal mio gruppo religioso, al di là della mia parrocchia?
Con questa pagina di Luca si continua ad annunciare che lo Spirito soffia dove vuole, che Gesù porta salvezza ovunque e che il Padre è accoglienza e dimora per tutti.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 2Re 5,1-15
Commento dell'08/03/2021
Salmo 42 (41)
Commento del 21/03/2022
Vangelo di Lc 4,24-30
Commento del 16/03/2020
"C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro".
RispondiEliminaNaamàn, pagano e nemico di Israele, riceve guarigione.
I nostri confini saltano.
I nostri criteri si perdono.
L'idea di merito crolla.
Con tanti lebbrosi in Israele,
il Signore ne guarisce uno,
fuori di Israele,
persecutore del suo popolo.
Straniero e nemico,
Naamàn riceve un beneficio
dal Signore.
Stupore.
Meraviglia.
Sorpresa.
Così è il mio Dio.
"C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro".
Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
RispondiEliminaBisogna seguire Gesù ,anche in questo
Provocato,se ne va--passa in mezzo a loro
Va OLTRE
Oltre l'arroganza,l'alterità,il pregiudizio,la litigiosità
Va OLTRE,risana chi è docile al SUO insegnamento.
Grazie