Seconda lettura di domenica 5 marzo 2023

Secondo il suo progetto e la sua grazia
2 Tm 1,8b-10

"Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo".


A Timoteo, suo discepolo amato e condotto per mano nel difficile compito di vescovo, probabilmente di Efeso, Paolo rivolge parole che nascono dalla sua esperienza di credente e di missionario. Gesù e il Vangelo sono il senso di tutta la vita dell'apostolo e ogni suo insegnamento è volto a cercare e amare questo centro fondamentale dell'esistenza.
La prigionia, la malattia, non fermano l'apostolo dal suo servizio di annuncio del Vangelo. Al suo discepolo vuole contagiare questo fuoco interiore che dà vita e sostiene nella difficoltà e nelle fatiche della sua missione.

"Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo".

Nessuna fatica è troppa se la meta è portare al mondo l'amore del Dio vivente. La vita di Paolo ne è l'esempio più eclatante!
Timoteo, di indole timida, ha bisogno di essere incoraggiato ad osare sempre più per la missione affidatagli, preparato e sostenuto per non tirarsi indietro davanti alle difficoltà.
C'è anche da dire che la Buona Notizia cozza con la mentalità corrente ma va annunciata instancabilmente dove la sofferenza dei fratelli è più forte.
Un evangelizzatore diventa sensibile alla sofferenza altrui e la Parola lo spinge a farsi prossimo proprio di ogni uomo e di ogni donna che hanno bisogno di speranza e conforto.
La sofferenza di Paolo non è vana: si unisce a quella dei suoi discepoli e diventa motivo di annuncio incarnato.

"Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa".
Parole grosse per la nostra fede timida. Salvati e santificati, tutto come dono di Dio. Il Cristo è passato dalla sofferenza senza scansarla, l'ha subita e attraversata affinché noi arrivassimo alla salvezza, che è vita realizzata in pienezza.
La nostra vocazione è santa perché siamo fatti per la santità di Dio.

"Non già in base alle nostre opere".
Paolo è fermo nel ripetere questa parola in perenne contrasto con il nostro egocentrismo religioso e con la visione ebraica che pretendeva di accampare meriti.
Il dono di vita del Signore prescinde dalle nostre opere, sia di bene che di male. E' questa la nostra salvezza, noi che ben poche opere sante possiamo onestamente portare a nostro favore!
L'esperienza più profonda dell'amore di Dio si fa nella gratuità, nella scoperta che lui ci ama come siamo, non come dovremmo essere.

"Ma secondo il suo progetto e la sua grazia".
È la buona notizia che il Vangelo non smetterà mai di far risuonare dentro di noi.
L'annuncio dell'amore gratuito e immeritato di Dio è ciò per cui vale la pena spendere la vita, è la forza e la gioia di un evangelizzatore.
C'è un progetto che precede la nostra vita e che predispone opere di bene affinché siano realizzate per la nostra santificazione.
Il suo progetto è grazia per noi, e, come dice la parola, è gratis, dono totalmente gratuito, senza merito, se non quello voluto dal Signore: essere figli ed essere infinitamente e profondamente amati.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 12,1-9
Commento del 21/06/2021

Salmo 33 (32),10-19
Commento del 28 agosto 2020

Vangelo di Mt 17,1-9
Commento del 08/03/2020


Commenti

  1. "Non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia".
    È la regola fondamentale
    della mia fede.
    È la pietra di inciampo
    di ogni discepolo di Gesù.
    È l'esaltazione della grazia.
    "Non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia".
    Grazia: dono gratuito
    ed immeritato.
    Grazia: Dio si muove per primo
    e agisce per primo.
    Grazia: l'ultima parola
    è l'amore di Dio.
    "Non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia".

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  2. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'incorruttibilità per mezzo del Vangelo.
    Si
    La pulizia del mio occhio deve passare dalla meditazione,introspezione,fagocitosi di questo versetto.
    Tutto benedico,alla TUA scuola
    Il fratello è mio fratello,TUO figlio.
    TU hai dato vita donandoti.
    Grazie

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