Seconda lettura del 20 marzo 2023

Perché sia secondo la grazia
Rm 4,13.16-18.22

"Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia".


La festa di Giuseppe di Nazareth, spostata ad oggi per dare risalto ad un credente così importante della storia biblica, offre alla liturgia l'occasione per riflettere sulla fede dei padri ereditata e, a nostra volta, trasmessa.
Infatti la fede abramitica non è legata solo al cuore del patriarca, ma ha la peculiarità di essere dono che, generazione dopo generazione, si accresce e si allarga arrivando all'umanità intera.
Non è un fatto culturale o semplicemente umano, è un regalo fatto al nostro padre nella fede, piccolo uomo sprofondato col suo desiderio in una notte del deserto, che cercava tra le stelle un discendente e ha trovato il mondo!
Ma di quale eredità parla Paolo nella lettera ai Romani? È un'eredità spirituale quella ricevuta e trasmessa dai credenti, fondata nella fedeltà del Signore che non dimentica mai le sue promesse.

"Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede".
La Legge data a Mosè ha un ruolo fondamentale nell'Antico Testamento. Ma Paolo ci ricorda che la promessa fatta ad Abramo è di molto precedente alle tavole e a tutta la Legge scritta dopo il Sinai.
Non c'era ancora la Legge al tempo del patriarca Abramo e quindi la fede non è fondata su di essa. Per Paolo è chiaro: non si diventa giusti per l'osservanza della Legge, ma grazie alla giustificazione che deriva dalla fede!
La misericordia di Dio, il suo perdono, la salvezza, non sono conseguenza dei meriti acquisiti per aver osservato le leggi, per aver fatto "i bravi". Sono frutto immeritato e gratuito che sgorga dall'amore di Dio per noi.

"Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia".
Eredi di Abramo, e della promessa che il Signore gli ha fatto, si diventa perciò per fede. Non l'appartenenza ad un popolo particolare, ma la fede ci rende adatti ad ereditare i beni promessi ad Abramo e alla sua discendenza.
Paolo annuncia con parole semplici, con un ragionamento che parte da un'iniziativa di Dio quando non esisteva organizzazione religiosa e sociale, ma solo un rapporto tu per tu con un uomo che si era fidato delle sue parole e si era messo in cammino pur non conoscendolo profondamente.
Oggi si parla del rapporto intimo col divino, della sfera personale che intraprende un viaggio di conoscenza di Dio e di sé stessi. Ma se pensiamo che ciò che ci racconta la Genesi ci precede di quasi 4000 anni, ci stupisce la novità di relazione, la meravigliosa avventura spirituale che parte dall'amore, dalla grazia di Dio che sceglie un uomo e gli fa una promessa per tutti coloro che nasceranno dopo di lui, compresi noi!
"Perché sia secondo la grazia": quello che mai avremmo avuto il coraggio di chiedere, in Abramo ci è stato promesso ed è nostra eredità. Sì, che sia secondo la Grazia e non per i nostri meriti! Questo è il nostro desiderio che incontra, nella gioia, il desiderio del Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Sam 7,4-17
Commento del 29/01/2020

Salmo 89 (88),1-10
Commento del 20/12/2020

Seconda lettura di Rm 4,13.16-18.22
Commento del 19/03/2022

Vangelo di Mt 1,18-24
Commento del 18/12/2019

Commenti

  1. "Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia".
    Fede
    Grazia
    Dono
    sono le parole
    della mia speranza
    della mia preghiera
    della mia vita.
    "Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia".

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  2. gli fu accreditato come giustizia
    SI
    fare il primo passo fa molto piacere a TE.o mio Dio
    Fare il primo passo verso la TUA prospettiva,visione
    Non me ne pentirò
    Amen

    RispondiElimina

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