Prima lettura del 25 settembre 2020
Qo 3, 1-11
"Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare".
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine".
Uno dei temi più importanti di ogni filosofia o riflessione sapienziale è quello sul tempo e il suo senso. Famose le pagine di Sant'Agostino su presente, passato e futuro. Il nostro testo analizza in ogni direzione ciò che avviene nelle nostre giornate e nelle nostre vite, senza remore, senza censure che noi faremmo, senza giudizio morale.
"Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo".
La prospettiva non è quella dell'ansia o della fretta. In questo mondo ogni cosa ha il suo momento.
Gli eventi si succedono e ogni fatto ha un suo spazio. Bisogna imparare a scoprire e rispettare questa logica.
"C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato".
"Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire".
Che ci sia un tempo per uccidere e distruggere ci fa una certa impressione. Nella nostra visione illusoria queste cose non dovrebbero proprio esistere. Ma il nostro è un testo di sapienza, non una favola per tenere contenti i bambini!
"Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare".
Così infatti è la vita, pianto e riso insieme, lutto e danza che si rincorrono.
Ogni cosa vissuta con "passione", in entrambi i sensi, senza scappare ma anche senza cercare affannosamente di afferrare per sempre.
"Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci".
Anche fermarsi nell'abbracciare, può essere un atto d'amore!
Noi che oggi viviamo il tempo del distanziamento, di astensione dagli abbracci, sappiamo quanto siano vere queste espressioni.
Ma penso anche al partorire un figlio per farlo diventare adulto. Una madre sa, ad un certo punto, che i suoi abbracci devono lasciare il posto a quelli di una compagna per il proprio figlio, diversi dai suoi, ma non meno preziosi.
Diversamente sarebbero un possesso che soffoca e ingloba ma non lascia vita.
"Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via".
Noi bolliamo come fatica inutile il perdere o il buttar via.
In effetti le sole parole ci feriscono perché scoprono uno dei nostri lati deboli: rinunciare, decidere e tagliare ci costano una fatica immensa che spesso ci evitiamo, accatastando spazzatura e macigni sul cuore che finiscono per soffocarci!
E' saggio riconoscere che anche queste piccole morti quotidiane sono necessarie e ci danno la possibilità di ricominciare un cammino agevole nei nostri giorni.
"Un tempo per strappare e un tempo per cucire".
Chi ci dice che strappare sia più negativo che cucire?
Penso ad Abramo che viene strappato dalla casa del proprio padre per aprirlo ad un dono immenso che neanche poteva immaginare!
Il discernimento nella nostra vita ci spinge a tagli anche dolorosi, ma che danno la possibilità di recidere il cordone ombelicale e iniziare a camminare da adulti.
"Un tempo per tacere e un tempo per parlare".
Non si contano i libri sulla saggezza di stare in silenzio e di parlare nel tempo opportuno!
Noi diamo per scontato che comunicare è ovviamente parlare.
Ma entrare nella vita degli altri parlando non è vomitare ogni cosa ci passi per la testa.
Parola da dire e silenzio per ascoltare, alternati con discernimento, creano la vera possibilità di comunicare, che è il bisogno vitale di ogni uomo.
"Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace".
Mi piace quest'uomo onesto! Non si vergogna di dire che nel nostro tempo c'è tanto amore, ma anche odio, rancore, amarezza, dolore!
Noi, quando facciamo i bilanci, pensiamo di aver sbagliato tutto: questo è spesso un giudizio che ci buttiamo addosso, auto distruggendoci!
Qoelet non colpevolizza, ma riconosce che anche odio e guerra sono, purtroppo, ingredienti non accidentali della vita. Anche questi vanno considerati come parti della realtà. Tutto accolto nella verità di se stessi, senza esaltazioni e senza disfattismi, entrambi atteggiamenti inutili!
"Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?"
Dopo questa osservazione, lucida, onesta sulla vita, senza giudicare, il saggio Qoelet inizia a tirare qualche conclusione alla luce della fede.
Che senso ha la fatica dell'uomo vissuta nell'angoscia, nella fretta, nell'agitazione? Ne vale la pena?
Ecco la sapienza: vivere evitando accuratamente e scappando da ciò che ci spaventa di più, non è migliorare il nostro tempo, non porta a nulla se non ad una fatica di Sisifo!
"Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine".
Se il senso del tempo non si trova all'interno del suo stesso svolgimento significa che bisogna iniziare a cercare in un'altra direzione.
Questa pagina ci dona una riflessione rigorosa e stringente che fa piazza pulita di ogni illusione e spinge ad andare oltre nella ricerca del significato della vita.
Un lungo elenco ci viene proposto, con calma, per dare corpo e importanza a cose che avevamo cestinato come inutili e dannose! E a leggere bene il tempo, tutto il tempo, è prezioso e porta al bello!
"C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato".
Simile ad un testo zen, vengono passati in rassegna attività opposte fra loro. Vita e morte si alternano, in un continuo vitale che non conosce interruzione e ogni fase ha un suo posto nel nostro tempo.
Anche quello che si pianta per farlo crescere non è per sempre! Riconoscere il momento di sradicare, è lasciar posto perché altro possa essere piantato.
"Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire".
Che ci sia un tempo per uccidere e distruggere ci fa una certa impressione. Nella nostra visione illusoria queste cose non dovrebbero proprio esistere. Ma il nostro è un testo di sapienza, non una favola per tenere contenti i bambini!
"Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare".
Così infatti è la vita, pianto e riso insieme, lutto e danza che si rincorrono.
Ogni cosa vissuta con "passione", in entrambi i sensi, senza scappare ma anche senza cercare affannosamente di afferrare per sempre.
"Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci".
Anche fermarsi nell'abbracciare, può essere un atto d'amore!
Noi che oggi viviamo il tempo del distanziamento, di astensione dagli abbracci, sappiamo quanto siano vere queste espressioni.
Ma penso anche al partorire un figlio per farlo diventare adulto. Una madre sa, ad un certo punto, che i suoi abbracci devono lasciare il posto a quelli di una compagna per il proprio figlio, diversi dai suoi, ma non meno preziosi.
Diversamente sarebbero un possesso che soffoca e ingloba ma non lascia vita.
"Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via".
Noi bolliamo come fatica inutile il perdere o il buttar via.
In effetti le sole parole ci feriscono perché scoprono uno dei nostri lati deboli: rinunciare, decidere e tagliare ci costano una fatica immensa che spesso ci evitiamo, accatastando spazzatura e macigni sul cuore che finiscono per soffocarci!
E' saggio riconoscere che anche queste piccole morti quotidiane sono necessarie e ci danno la possibilità di ricominciare un cammino agevole nei nostri giorni.
"Un tempo per strappare e un tempo per cucire".
Chi ci dice che strappare sia più negativo che cucire?
Penso ad Abramo che viene strappato dalla casa del proprio padre per aprirlo ad un dono immenso che neanche poteva immaginare!
Il discernimento nella nostra vita ci spinge a tagli anche dolorosi, ma che danno la possibilità di recidere il cordone ombelicale e iniziare a camminare da adulti.
"Un tempo per tacere e un tempo per parlare".
Non si contano i libri sulla saggezza di stare in silenzio e di parlare nel tempo opportuno!
Noi diamo per scontato che comunicare è ovviamente parlare.
Ma entrare nella vita degli altri parlando non è vomitare ogni cosa ci passi per la testa.
Parola da dire e silenzio per ascoltare, alternati con discernimento, creano la vera possibilità di comunicare, che è il bisogno vitale di ogni uomo.
"Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace".
Mi piace quest'uomo onesto! Non si vergogna di dire che nel nostro tempo c'è tanto amore, ma anche odio, rancore, amarezza, dolore!
Noi, quando facciamo i bilanci, pensiamo di aver sbagliato tutto: questo è spesso un giudizio che ci buttiamo addosso, auto distruggendoci!
Qoelet non colpevolizza, ma riconosce che anche odio e guerra sono, purtroppo, ingredienti non accidentali della vita. Anche questi vanno considerati come parti della realtà. Tutto accolto nella verità di se stessi, senza esaltazioni e senza disfattismi, entrambi atteggiamenti inutili!
"Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?"
Dopo questa osservazione, lucida, onesta sulla vita, senza giudicare, il saggio Qoelet inizia a tirare qualche conclusione alla luce della fede.
Che senso ha la fatica dell'uomo vissuta nell'angoscia, nella fretta, nell'agitazione? Ne vale la pena?
Ecco la sapienza: vivere evitando accuratamente e scappando da ciò che ci spaventa di più, non è migliorare il nostro tempo, non porta a nulla se non ad una fatica di Sisifo!
"Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine".
Se il senso del tempo non si trova all'interno del suo stesso svolgimento significa che bisogna iniziare a cercare in un'altra direzione.
Questa pagina ci dona una riflessione rigorosa e stringente che fa piazza pulita di ogni illusione e spinge ad andare oltre nella ricerca del significato della vita.
Un lungo elenco ci viene proposto, con calma, per dare corpo e importanza a cose che avevamo cestinato come inutili e dannose! E a leggere bene il tempo, tutto il tempo, è prezioso e porta al bello!
Impariamo da questo saggio antico, dal nome strano, che ci affascina in questa pagina vera e profonda, ad amare il nostro tempo, a riconoscerlo come lo vede Dio, bello e dono di ogni momento, la perla preziosa che a guardar attentamente nel proprio campo si trova, da gustare ogni giorno fino a rimettere, alla fine, tutta questa grazia nelle sue mani.
Consiglio, per finire, l'ascolto di un brano di Cacciapaglia, che ha messo in musica, magistralmente, la poesia di Qoelet.
"C’è un tempo per nascere e un tempo per morire". Tutta la vita in due sole semplici parole: vita, morte. La mia vita è in queste parole. Il tempo di ognuna è ricco di doni di trasformazione. Vita, oggi, ora, la mia storia fin qui. Morte, le tante piccole di ogni giorno, quella del giorno di oggi che passa, quella della trasformazione finale. La vita, una strada. La morte, una porta. Di ognuna il tempo è benedetto.
RispondiEliminaUn tempo per strappare e un tempo per cucire"
RispondiEliminaEcco
Tutto è essenziale ai miei gesti,azioni,opere quotidiane.
Non solo cucire.
Anche andarmene da certe situazioni poco inclini al bello,al bene,all'altro...
è benedetto
RispondiElimina"Tutto ha il suo momento.."
Signore raggiungimi con la tua Parola di consolazione:
fa che ti trovi vicino in ogni momento della mia giornata
Ogni tempo ha il suo tempo, praticamente il tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo ma il tempo per AMARE GESÙ è ogni tempo SEMPRE.. ❤️ L'ATTESA.. ❤️
RispondiEliminaChe bella questa pagina, ogni momento nella nostra vita è prezioso, si trasforma, matura, si rivela e che dura nel tempo.
RispondiEliminaTempo che ci è stato donato per viverlo appieno, interamente.
Che bella questa pagina, ogni momento nella nostra vita è prezioso, si trasforma, matura, si rivela e che dura nel tempo.
RispondiEliminaTempo che ci è stato donato per viverlo appieno, interamente.