Prima lettura di domenica 20 settembre 2020

Non sono i vostri pensieri
Is 55, 6-9

"Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri".


Isaia profeta sempre attento a scegliere le giuste immagini per parlarci di Dio, nel brano di oggi sottolinea la provvidenziale distanza tra il nostro modo di vedere e quello del Signore.

"Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino".

Il Dio vicino è uno dei nomi del Signore, proprio Isaia lo chiama Emmanuele, Dio con noi, Dio che accompagna, che si fa vicino.
La sua vicinanza precede la nostra scoperta e il profeta ci invita a coglierne la presenza assidua.
Non è costante invece la nostra ricerca, l'invocazione, il mettersi in ascolto della sua presenza forte come un vento o tenue come una brezza leggera: per questo Isaia ci sprona a farlo oggi, adesso, per accorgerci che c'è, è prossimo e compagno di cammino.

"L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona".

Necessità di cambiare direzione e arrendersi al fatto che i nostri pensieri sono volti inesorabilmente al male: queste sono le prime due cose da fare quando ci si sveglia e si scopre l'Emmanuele che è vicino!
La presenza del Signore ci fa scoprire peccatori, indirizzati su una via di morte, eppure fortunati perché è largo, munifico nel perdonare e nel riaccoglierci.
La Luce mette allo scoperto i nostri peccati, ma nello stesso tempo mostra il volto del Padre misericordioso che non perdona col contagocce, ma è prodigo di una grazia travolgente e non commisurata al metro del nostro peccato.
Paolo ha una formula indimenticabile: "dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia" (Rm 5, 20).

"Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore".

Ecco che Isaia ci rivela il perché di questa differenza di misura.
Più facciamo un cammino di fede e più ci riteniamo "in linea" con quello che pensa Dio e col suo progetto sul mondo.
Un po' tanto presuntuosi, direi!
Isaia non ha dubbi: non è che la pensiamo quasi come Dio e con un po' di sforzo ci arriveremo: i suoi pensieri non sono uguali ai nostri! Una bella legnata per la nostra arroganza di credenti arrivati!
E poi supponiamo pure di essere sulla strada giusta, di avere imbroccato la via che porta alla salvezza; Dio non può far altro che seguire noi fino alla fine!
Ma Isaia insiste: camminiamo su vie diverse e neanche ce ne accorgiamo!
A leggere veramente queste parole, si rimane disorientati.
Ma allora di che illusione vivo, che strada sto facendo pensando di avere scoperto solo io il "segreto" del Padre?
E' necessario cambiare prospettiva, quella che lo stesso Isaia mostra: "Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?" (Is 43, 19).
Sta qui l'errore profondo, l'inganno del nostro cuore che pensa di avere finalmente "imbrigliato" Dio nei suoi ragionamenti e calcoli.
Dio oggi, ora, ha già cambiato strada, la pensa in modo nuovo e noi lo cerchiamo nel vecchio! I suoi disegni sono un germoglio tenero che spunta ogni notte, mentre noi non ce ne accorgiamo.
Solo Dio è sempre nuovo e nessun calcolo, ragionamento, teoria, teodicea, filosofia lo potrà mai com-prendere, possederlo nella nostra limitata comprensione!

"Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri".

Non solo il Signore è diverso da noi, ma immensamente distante dai nostri modi di pensare!
Dio ci sovrasta! Questo mi dà una grande consolazione!
Io cammino su un percorso, seguendo un progetto e ne vedo al massimo gli sviluppi di oggi. Dio vede oltre, vede come un drone o meglio, come un satellite, e sa che fine fa la mia strada, se ha un futuro o se è irrimediabilmente fallimentare, sa se le tempeste che attraverso finiranno presto.
Io seguo i miei pensieri che si traducono in scelte, in azioni, ma Dio li sovrasta, li comprende fino in fondo, nelle sue motivazioni profonde e nelle sue conseguenze.
Egli pensa e agisce diversamente da noi, per questo può dire per bocca di Osea:
"perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira" (Os 11, 9).


Non oso immaginare dove i nostri pensieri e le nostre vie porterebbero nel guardare il mondo, i fratelli, ogni uomo, dovendoli giudicare.
Il Signore ha uno sguardo che sorvola dall'alto, plana sugli abissi del male, sulle nostre miserie, ma non perde mai di vista che siamo figli da accogliere e perdonare. E questa è la vera fortuna per la mia debole e fragile vita e per quella di tutta l'umanità!

Commenti


  1. "Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
    invocatelo, mentre è vicino". Si fa trovare ed è vicino: è la definizione perfetta di amicizia, di amico. Irraggiungibili e introvabili, sono i potenti, quelli importanti, sempre occupati. Dio è differente. Un Dio vicino e che si fa trovare è il mio Dio. Infatti si è fatto trovare e mi è vicino. Quando l'avrei trovato se lui non si fosse fatto trovare? Quando sarei arrivato a lui se non si fosse avvicinato? Amico, vicino, che non si nega, che è sempre libero per me, non è mai lontano preso da altro, che mi viene incontro, che non si ritiene tanto importante da abbassarsi a me, lo invoco e lo scopro in ascolto: Isaia mi insegna la vera teologia!

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  2. Mi trovo mio Dio davanti a una distanza tutta da colmare:tra il tuo modo di pensare e il mio. La tua presenza non mi soffoca, ma mi accompagna e custodisce il mio cammino, al di là delle difficoltà e incertezze che vivo... Tu ci sei ! È proprio da questa incolmabile distanza che ti invio e ti cerco o mio Dio. Sostieni il mio tentativo di abbandonare la mia via per cercare di fare ritorno a te .la tua Parola sostiene e illumina questa mia ricerca di conoscere e comprendere sempre di più la tenerezza misericordiosa tua

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  3. I miei pensieri
    SOVRASTANO
    i vostri...
    Ecco Dio non lo posso ridurre a mero giustizialista, voglioso di difendermi con la MIA logica disfattista.
    LUI VOLA SOPRA LA MIA TESTOLINA.
    E rassicura, tu sei un uomo, come tanti
    Ma non per questo non ti ho chiamato.
    Grazie
    Modellami secondo una logica che non mi corrode.

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