Prima lettura del 9 settembre 2020

Il tempo si è fatto breve
1Cor 7, 25-31

"Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è.
Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!"

Difficile per noi una pagina come questa che parla di "tempo breve", di "rimanere così com'è" e tutta una serie di consigli basati su un'attesa che si crede quasi finita.
Il ragionamento ci parrà meno strano se teniamo conto che l'apostolo è fermamente convinto che manchi poco al ritorno del Signore e che il tempo rimasto da vivere, prima della fine di tutto, sia al suo epilogo; si tratta di tenere duro un altro poco ed è fatta!

"Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia".
È interessante scoprire che Paolo ha ben chiara la distinzione tra la parola del Vangelo e la sua opinione personale. Non pretende di far passare tutto quello che pensa come parola di Dio. Si appresta a dare un consiglio sulla base della sua fede e dell'esperienza, da uomo che ha avuto misericordia dal Signore, ha ricevuto il dono del servizio e quindi, per questo, è autorevole (non infallibile!) e merita di essere ascoltato.

"Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è".
Se manca poco alla fine dei tempi, al ritorno del Cristo, perché rendersi la vita difficile cambiando le situazioni familiari e i legami affettivi?
"Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti": rimani nella tua situazione, dice Paolo, con un po' di pazienza; viceversa se uno non è sposato, perché affrettarsi a sposarsi, dedicando tutta l'attenzione a ciò che presto finirà?

Dice infatti a quelli che smaniano di sposarsi:
"Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele".
Non si può certo fare su questa parole una teologia sul matrimonio!

Paolo ritiene che, solo per pochi giorni di attesa, non vale la pena fare grandi cambiamenti.
"Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato".

Aveva appunto detto prima che non sta legiferando ma solo dicendo la sua opinione.

"Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve".
Questa considerazione è preziosa e utile anche per noi. Il tempo e il mondo sono relativi e non eterni. Le nostre scelte sono limitate e transitorie, mentre spesso ne facciamo una questione di vita o di morte.

Paolo continua facendo degli esempi per dire la relatività del tempo presente: il nostro cuore deve sapersi ancorare a ciò che non passa:
"D’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente".

Un prezioso "come se" considera alla giusta distanza e con l'opportuno distacco le nostre piccole cose passeggere, mettendoci al riparo da ossessioni e fobie esasperate.

"Passa infatti la figura di questo mondo!"
Bellissima e sapiente conclusione, da non proclamare solo ai funerali!

Tutto passa in questo mondo, e quello che oggi sembra vitale, domani ci farà sorridere per la sua inutilità. È una sapienza che ci eviterebbe tante nevrosi e ci renderebbe più liberi da tanti attaccamenti consumistici.
Difficile diventa contestualizzare nel nostro tempo
queste sollecitazioni di Paolo a non cambiare la propria condizione relazionale, dopo duemila anni in cui l'attesa è passata di moda.

Ma l'indicazione del tempo vissuto con un'apertura all'eternità è preziosa e quanto mai necessaria!


Siamo troppo ancorati alla vita intesa come lasso di tempo che va dalla nascita alla morte. Poco speranzosi in un futuro col Signore, scettici sulla vita che non muore!
Il Credo che recitiamo ad ogni celebrazione eucaristica ci invita a ripetere: "Aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà".
Sì, è necessario che qualcuno ce lo ricordi, indispensabile indirizzare lo sguardo sull'oltre, sull'orizzonte di una vita larga, più grande di noi e dei nostri parametri.

Una vita che si tuffa in quella di Dio già nell'oggi, attende che si compia il suo disegno di completezza. Anche se passa l'orizzonte di questa esistenza che conosciamo bene, possiamo guardare al futuro sereni perché si apre un'altra realtà tutta nuova che il Signore ha nelle sue mani.

Commenti

  1. "Passa infatti la figura di questo mondo!" Che bella notizia! Non odio il mondo, e sono contento della mia vita. Ma non mi basta. Il mio cuore è fatto per un di più che in questo mondo non si trova da nessuna parte. Niente mi sazia di questo cibo passeggero e insipido. La mia bocca è fatta per il pane del cielo, la mia vita senza un "per sempre" non si arrende. Passi pure tutto ciò che deve passare, una sola cosa rimarrà. Quella cerco. Uno è necessario, Uno rimarrà, Uno è veramente vita. Quell'Uno desidero e in quell'Uno voglio prendere dimora. Questo mondo è una scena. Calato il sipario, non sarà più scena ma vita vera, piena, per sempre.

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  2. il tempo....
    Tutto orientato ad esso
    ma chi mi dice che è quello (quanto)che sarà dato a me?
    Vivrò giornalmente pensando che tutto si risolve in quel vissuto presente,così sarò più libero dai fardelli imposti da una logica di consumismo e perseveranza di esistenza,duratura.........
    così sia

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