Prima lettura di domenica 8 novembre 2020

Seduta alla sua porta
Sap 6, 12-16

"La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni;
poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro".


Brano poetico che esalta ed elogia, personificandola, la Sapienza divina, cioè il dono di Dio che non lascia solo l'uomo nel suo pellegrinare, ma si mette a fianco facendosi scoprire e portando Luce.
La Sapienza era col Padre alla creazione di tutto, è con lui sempre; prima di farsi carne visibile in Gesù, esiste tra gli uomini ed è guida amorevole che porta alla scoperta del Creatore.

"La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano".

Non si parla semplicemente di un'idea o un concetto greco, astratto.
Per la Scrittura la Sapienza, creatura divina, si prende cura degli uomini come una madre.
Sempre fiorita e ricca di profumi, è luce raggiungibile e alla portata di ogni uomo che la cerca. Non è un sapere eccelso, per pochi eletti o per intelligentoni rari, ma la generosa conoscenza che si offre a chiunque ne desidera la sua compagnia e la sua guida.

"Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano".
Tanto è il desiderio di stare con noi che la Sapienza ci abita prima ogni nostra ricerca; coloro che la desiderano, la trovano già pronta per gustarla.

"Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la troverà seduta alla sua porta".

Infatti non è frutto di fatica ma gioiosa scoperta di un dono.
Alzarsi presto al mattino per farsi illuminare dalla Sapienza di Dio, nello studio della sua Parola e nella preghiera, non è fatica ma esperienza di vita piena.
Riecheggiano le parole del Cantico dei Cantici. Lì la sposa brama il suo sposo e aprendo la porta non lo trova più, deve mettersi a cercarlo. Qui la Sapienza è la scoperta di ogni mattino, la sorpresa che il Signore ha preparato alla fine della notte affinché ci mettiamo a camminare verso il giorno con lei.

"Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni".

È affascinante lasciarsi coinvolgere dalla Sapienza di Dio nella ricerca sui grandi misteri della vita! Dalla Sapienza del Signore viene una luce per la comprensione del senso della vita, della verità di tutto l'esistente.
Per questo toglie l'angoscia, quella di essere in bilico su un baratro inconoscibile, calma le paure del futuro, dona pace alla ricerca di sé stessi.
Se ogni giorno ha la sua pena, ogni giorno ha anche come compagna la Sapienza che dona riposo e consolazione.

"Poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro".

Viene distrutto l'assioma che solo chi si mette in cerca della Sapienza, chi se la "merita" può trovarla. In effetti è il Signore stesso che con la sua Sapienza si prende cura di noi, e come pastore premuroso ci cerca come pecorelle perdute e ci conduce a lui. I nostri progetti non sono lontani da quelli del Signore: si incontrano perché lui ce li ha messi nel cuore e ci ha fatti perché ci riposassimo in lui.

Leggendo questa pagina è bello sentire che non siamo noi a cercare la Sapienza ma è lei che ci attende prima di ogni passo, che ci dà la mano e ci conduce nei nostri giorni.
Se tutta la religiosità antica era improntata sullo sforzo dell'uomo di ingraziarsi la divinità per non essere schiacciato dalla sua potenza, la Scrittura e in particolare il Nuovo Testamento ci rivelano che la realtà è il contrario del nostro sentire.
Non siamo noi a fare il primo passo verso Dio ma lo fa lui verso di noi.
Gustare e soffermarsi su pagine come queste del libro della Sapienza ci mette nella giusta ottica: la Sapienza luminosamente e familiarmente ci parla dell'amore del Padre, non più irraggiungibile, ma presente e proteso a fare il nostro bene.

Commenti

  1. O Dio, tu sei il mio Dio,
    dall’aurora io ti cerco,
    ha sete di te l’anima mia,
    desidera te la mia carne
    in terra arida, assetata, senz’acqua.

    Così nel santuario ti ho contemplato,
    guardando la tua potenza e la tua gloria.
    Poiché il tuo amore vale più della vita,
    le mie labbra canteranno la tua lode.

    Così ti benedirò per tutta la vita:
    nel tuo nome alzerò le mie mani.
    Come saziato dai cibi migliori,
    con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

    Quando nel mio letto di te mi ricordo
    e penso a te nelle veglie notturne,
    a te che sei stato il mio aiuto,
    esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

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  2. "Chi si alza di buon mattino per cercare la Sapienza non si affaticherà,
    la troverà seduta alla sua porta". Non è fatica vana, non è desiderio illusorio, non è impegno fallito, cercare la Sapienza. Cercare e trovare il sapore della vita questo è cercare e trovare la Sapienza. Non ci sfugge, non è nascosta per sempre, non ignora la nostra ricerca. Il Signore desidera donarcela più di quanto noi desideriamo averla. Abbracciare la Sapienza è vivere illuminati dalla Parola divina, è lasciarsi guidare dallo Spirito, è scegliere continuamente la Vita, è rinnovarsi nella riconciliazione, è non temere di lasciarsi amare, è fiducia di amare, è apertura alla luce, è forza per attraversare la tenebra, è gratitudine nel riposo, invocazione filiale nella fatica. Non si nega alla nostra ricerca perché è amante della Vita. Benedetta Sapienza che rallegra e completa i miei giorni.

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  3. https://www.facebook.com/100048596141850/posts/183787156584488/

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  4. Riflettere su di lei è intelligenza perfetta.
    Intelligenza è essere desto,guardare,osservare,vedere OLTRE,
    cercare,accettare la diversità,la differenza dalla propria logica.
    Donami questa INTELLIGENZA di vederti nella speranza della presenza vera,reale,della SAPIENZA che sta sempre lì ad aspettarmi.
    DEVO SOLO "usarla"-
    grazie

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