Salmo del 21 novembre 2020

Abbassa il tuo cielo
Sal 144 (143), 1-9

"1 Di Davide.

Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia,

2 mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo.

3 Signore, che cos'è l'uomo perché tu l'abbia a cuore?
Il figlio dell'uomo, perché te ne dia pensiero?

4 L'uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.

5 Signore, abbassa il tuo cielo e discendi,
tocca i monti ed essi fumeranno.

6 Lancia folgori e disperdili,
scaglia le tue saette e sconfiggili.

7 Stendi dall'alto la tua mano,
scampami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri.

8 La loro bocca dice cose false
e la loro è una destra di menzogna.

9 O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l'arpa a dieci corde".


Ci soffermiamo a gustare i primi 9 versetti del salmo 144.
La vita è un combattimento ma la buona notizia è che il Signore non ci lascia soli nella lotta. È il messaggio consolante di questa preghiera che cerca di darci coraggio e fiducia proprio nel momento in cui la battaglia sembra persa.

"Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia".

Il Signore è il preparatore atletico, il maestro d'armi del principe che lo prepara alla lotta della vita, colui che previene ogni nemico, che sostiene mentre la battaglia infuria.
È la roccia stabile a cui aggrapparsi nella tempesta del deserto, punto di approdo sicuro nella burrasca.

"Mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo".

Qui si riconosce Davide, il re, il vincitore sopra i suoi nemici per merito del Signore che li sottomette al suo giogo.
Tanti i titoli che elenca del suo Signore, come una litania d'amore Dio che fa memoria dell'alleanza mai recisa che lo lega a lui, lafedeltà che lo tiene in vita. È il Signore la garanzia della vittoria. È lui sorgente di forza nel combattimento e infine riposo del guerriero.

"Signore, che cos'è l'uomo perché tu l'abbia a cuore?
Il figlio dell'uomo, perché te ne dia pensiero?"

Come spiegarsi la cura che ha il Signore per noi come di un tesoro, come un padre che si dà pensiero per i suoi figli?
Domande accorate che nascono dalla commozione: scopriamo il suo amore per noi e non ci sembra vero!

"L'uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa".
Davanti a tanta grandezza e tanto amore risalta la nostra fragilità, l'inconsistenza dei nostri giorni e delle nostre possibilità.
Siamo un soffio, un ombra passeggera, eppure il Signore ci porta sulla sua mano, ci considera preziosi!

"Signore, abbassa il tuo cielo e discendi,
tocca i monti ed essi fumeranno.
Lancia folgori e disperdili,
scaglia le tue saette e sconfiggili".

Sulla certezza del suo amore per noi si fonda l'invocazione fiduciosa. A lui niente e impossibile, sia lui allora a liberarci dai nemici che ci sfiancano e terrorizzano.

"Stendi dall'alto la tua mano,
scampami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri".

Il ricordo della liberazione dalla schiavitù egiziana e dalle acque del mare che sbarravano la strada al popolo verso la libertà ispirano questi versetti, rendendo attuale la speranza che il Signore faccia vedere ancora per i suoi prodigi.

"La loro bocca dice cose false
e la loro è una destra di menzogna".

Il salmo non fa riferimento certo alle bugie! Per la Scrittura falsità e menzogna sono le caratteristiche dell'idolatria. Il Dio vivente vince sugli idoli muti mostrandosi presente e coinvolto nei nostri guai e nelle nostre lotte.
Lì, nella confusione, abbiamo bisogno che si riveli la verità della nostra vita!

"O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l'arpa a dieci corde".

La preghiera si fa canto nella serena fiducia della vicinanza del Signore. È un piccolo percorso di fede che passa dall'invocazione alla lode, dal bisogno di protezione alla certezza della vicinanza amorevole del Signore.
"Abbassa il tuo cielo": in questa frase tutto il bisogno di Davide e il nostro che nella battaglia contro nemici troppo grandi e inafferrabili, abbiamo bisogno di una cosa sola, la presenza!
Invochiamo la tua vicinanza Signore, sii l'Emmanuele, il Padre che si dà pensiero, il motivatore dei nostri giorni soffocati nella paura.
Con la voce di Davide innalziamo un canto nuovo; tu abbassa il tuo cielo e raggiungici, rendici saldi e sicuri di essere, con te, vincitori!

Commenti


  1. "L'uomo è come un soffio,
    i suoi giorni come ombra che passa". Soffio e ombra: immagini leggere di una realtà pesante. Solo lo sguardo sorretto dallo Spirito vede anche questo. La mia fragilità mi confonde. Ascolto il soffio, guardo l'ombra. Li accolgo come amici. Soffio e ombra e tanto altro sono io. Soffio di spirito, ombra di corpo. Segni del mio esistere, segni della mia umanità. Soffio di Dio nell'argilla, ombra alla luce di Dio e del suo volto.

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  2. Concludo la preghiera di questo salmo con Paolo :" tutto posso in Colui che mi dà forza"

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  3. Abbassa il TUO cielo.
    Signore sempre grazie per la TUA presenza
    Non mi manchi,sei qui vicino!
    Un abbraccio pieno di gratitudine e di figliolanza.

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