Prima lettura di domenica 24 aprile 2022
"Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti".
La prima comunità dei discepoli a Gerusalemme si trova a vivere una nuova avventura, non più guidata dalla presenza del Maestro, ma dal suo Spirito, lasciato in dono come giuda e consolatore nelle difficoltà. E la loro predicazione trova accoglienza tra gli abitanti di Gerusalemme e i pellegrini di passaggio.
I primi capitoli degli Atti degli Apostoli descrivono questi primi passi della comunità dei discepoli che si stupisce in prima persona della possibilità di guarire proprio come aveva fatto Gesù.
"Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne".
Il piccolo gruppo dei discepoli non rimane solo. Nonostante gli ostacoli che i sacerdoti e gli scribi di Gerusalemme ponevano sulla loro strada, il Signore fa crescere questa famiglia di credenti. È il popolo in cammino, che annuncia, ascolta e aderisce alla fede. La croce è stato il seme che sembrava marcire e invece, fecondo, porta molto frutto!
"Perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro".
Riecheggia la memoria della nuvola di Dio che proteggeva dai nemici e salvava dall'arsura il popolo pellegrino nel deserto (cfr. Es 13, 21-22).
Torna la Parola del messaggero che annuncia a Maria: "Su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo" (Lc 1, 35).
Come al passaggio di Gesù, il desiderio dei malati era quella di farsi più vicini possibile, di sfiorarlo, almeno nel mantello, così i malati al passaggio degli apostoli attendono che lo Spirito del Padre stenda la sua "Shekhinah", la sua Gloria, fecondando i loro cuori con la vita del Figlio.
Pagina intrisa di benedizione e dell'intuizione che la Chiesa non è "un'associazione" fondata da Gesù, ma la sua presenza viva e feconda, il luogo dove si tocca e si attinge al suo Spirito di guarigione.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 118 (117), 1-9
Commento del 17/09/2020
Salmo 118 (117), 18-29
Commento del 10/04/2021
Seconda lettura di Ap 1, 1-19
Commento del 28/04/2019
Vangelo di Gv 20, 19-31
Commento del 19/04/2020
"Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne".
RispondiEliminaÈ il compimento di una promessa.
Una moltitudine: il dono è per tutti.
Uomini e donne: siamo figli e figlie.
Aggiunti alla famiglia di Dio: è vita che si aggiunge a vita.
Sempre più: l'amore fa crescere.
"Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne".
"Perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro".
RispondiEliminaQuanta fede in tale scena...........
Basta SOLO avvicinarsi,farsi coprire da un'ombra e venire benedetti
La benedizione è di chi osa sfidare il certo,il tangibile
di chi fa un SALTO
E risorge!
Grazie Signore