Prima lettura del 24 ottobre 2022
In sacrificio di soave odore
Ef 4, 32 - 5,8
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce".
Tutte le lettere di Paolo hanno sempre una prima parte di intensa meditazione teologica; partono dalla profonda unione col Cristo e dalla contemplazione della sua Pasqua. Poi, nella seconda parte, l'apostolo si dedica all'insegnamento, all'esortazione, alle raccomandazioni vitali per aiutare i suoi figli nel percorso difficile della fede.
"Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo".
Come Dio per noi: questo è il motivo che regge tutte le sagge esortazioni di Paolo, questo l'insegnamento di Gesù nel Padre Nostro. Siamo resi capaci di perdonare i fratelli quando scopriamo che il Padre ci perdona per primo.
Quello che abbiamo ricevuto dal Signore, spontaneamente sentiamo di condividerlo. Abbiamo ricevuto benevolenza, misericordia, grazia: questo tesoro offriamo con generosità!
"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità".
Non sono però semplici parametri e valori umani, non solo sani principi sociali quelli che la Scrittura ci indica. Molto, ma molto di più!
Punta molto in alto l'apostolo, chiamandoci ad imitare addirittura Dio nella carità.
Ci potrebbe spaventare una tale meta: la statura di figlio vissuta dal Cristo può essere la mia, quella di ognuno di noi?
La risposta della Scrittura è: sì!
Siamo beneficati e riempiti sovrabbondantemente con la fede e l'amore del Cristo (cfr. 1 Tim 1, 14)!
Paolo, che è stato reso capace d'amore, mostra quale sia il cammino della carità reciproca. Non bisogna arrendersi a niente di meno!
"Nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore".
L'amore di Dio non è qualcosa di astratto. Si è fatto conoscere nella vita e nella morte di Gesù Cristo, impregna la nostra vita, come l'intenso profumo del nardo che trasuda dalle pietre del Santo Sepolcro vuoto.
In Cristo è visibile, pregnante, un amore così grande che è arrivato ad attraversare la morte per noi e, come incenso, si è rimesso tutto nelle braccia del Padre.
Paolo non è un teorico perché il Cristo lo ha folgorato sulla via di Damasco; lui è il suo punto di riferimento e di ogni discernimento.
Il nostro incontro personale e unico sia la bussola nella notte, la consolazione in ogni affanno, la gioia del cammino e il desiderio di contagiare tanti fratelli col profumo del Cristo risorto.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 1
Commento del 17/02/2019 e Commento del 18/02/2021
Vangelo di Lc 13, 10-17
Commento del 26/10/2020
"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità".
RispondiEliminaÈ un vero programma di vita.
Oggi risuona questa chiamata
ad amare.
Carità inizio e fine
di ogni gesto e parola.
"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità".
Imitare Dio: amare.
Figli carissimi:
è ciò che siamo realmente.
Camminare nella carità:
il senso profondo di ogni fede.
"Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità".
Siate misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
RispondiEliminaIl bilancino va posato una volta per tutte
Bisogna SOLO Amare l'altro,superando le resistenze di una ragione vera ,ma impregnata solo di uomo vecchio.
Amen