Prima lettura del 15 ottobre 2022
"Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose".
"Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi".
Per Paolo fede e amore vanno sempre insieme.
"Continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere".
Sono parole di grande intensità da cui traspare il vero atteggiamento di chi ama.
Le comunità da lui fondate non sono sottoposte a lui, non le considera come inferiori, ma come figli e figlie, come sua consolazione.
Con la predicazione, con l'esortazione, con la preghiera, l'apostolo è continuamente al servizio della fede dei fratelli.
E rende grazie per loro e nella preghiera li fa presenti al Signore come tesoro prezioso.
"Affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui".
Il desiderio e la preghiera accorata dell'apostolo hanno un obiettivo ben preciso. Egli chiede per i fratelli sapienza e conoscenza, cioè una visione che legga la vita attingendo allo sguardo profondo del Signore, comprensivo di tutta la realtà.
La sapienza ci dice la bellezza e il gusto dei giorni e la conoscenza ci svela di quanto amore ci ha colmati il Signore.
Sono doni che l'apostolo ha ricevuto e che sa essere indispensabili per la conversione del cuore, per una vita che cambia direzione e, da sé stessi, si volge al bene degli altri.
Chiediamoli per noi questi doni, desideriamoli per la nostra comunità e per l'umanità intera.
Come Paolo ne è stato ricolmato in abbondanza, anche a noi verranno riversate sapienza e rivelazione per rendere grazie di coloro che condividono il nostro cammino verso il Padre.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Ef 1, 17-23
Commento del 24/05/2020
Salmo 8
Commento del 12/01/2021
Vangelo di Lc 12, 8-12
Commento del 17/10/2020
"Continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere".
RispondiEliminaRendo grazie perché ho ricevuto un dono.
Prego perché sento fratelli tutti.
Gratitudine e preghiera coltivano nel cuore il buon seme della fraternità.
"Continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere".
"Affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui".
RispondiEliminaIo da solo cosa sono!??
Fammi sempre ---stare--- con TE.
M'istruisci,mi guidi,mi consoli,mi sproni VERSO ....te!
AMEN
Leggo dall'hotel con spa a merano www.hotel-burggraeflerhof.com/it
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