Prima lettura di domenica 30 ottobre 2022

Ami tutte le cose
Sap 11,22-12,2

"Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore".


Guardare il mondo come lo guarda Dio è un'aspirazione profonda, un desiderio vitale che è serbato nel cuore di ogni persona.
Dalla spiritualità ebraica di poco antecedente a Gesù, fiorita nel mondo greco, ci viene in dono il libro della Sapienza. Non è un testo che parla di Dio, ma è Dio che si rivela direttamente nella sua Sapienza che porta riconciliazione e libertà, verità e consapevolezza.
La Sapienza divina è collirio per gli occhi del credente: gli dona la possibilità di vedere in modo nuovo sé stesso, gli altri e il mondo.
Il testo di oggi ci regala una meditazione meravigliosa e rivelativa della volontà del Padre.

"Hai compassione di tutti, perché tutto puoi".
È un bel modo di interpretare la potenza di Dio: proprio perché è onnipotente diventa omni-amante. Proprio perché può, ha compassione di tutti, e non esclude nessuno.
Il potere gli permette di avere compassione senza limiti e niente può ostacolarlo. Può e ama, può e salva: è quello che noi vorremmo e non riusciamo a fare.

"Chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento".

Altra affermazione meravigliosa: pur di non danneggiare i peccatori, pur di avere compassione in ogni caso, il Signore chiude gli occhi, come fa un padre per non peggiorare le cose con un figlio scapestrato.
Chiude gli occhi e aspetta, dà tempo, offre continue opportunità, perché il cuore dei figli arrivi al pentimento, come se fosse una conquista personale!
La Sapienza ci dice che è la pazienza di Dio il vero motore della conversione: noi siamo aspettati, accolti, com-presi e scusati dalla sua infinita misericordia.

"Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato".

Il modo di parlare del Creatore è sempre lo stesso, dalla prima pagina della Bibbia fino all'ultima dell'Apocalisse.
Esulta sempre questo Padre; guarda l'opera delle sue mani e si rallegra: è il primo a contemplare il mondo e le sue creature, con la soddisfazione e il compiacimento che solo un padre mostra nel guardare i suoi figli.
Bella e buona: questa è la creazione e non c'è rifiuto o disgusto; non si pente mai il Creatore della natura che ha fatto e a maggior ragione non ha disgusto per nessun essere umano generato dal soffio del suo Spirito.
Guarda ogni creatura con orgoglio e avvolge tutti di tenerezza.

"Se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata".
È piena di ragionevolezza e buon senso questa affermazione che riconosce in Dio un vero potere; in lui non c'è alcuna costrizione nel fare o non fare le cose!
Perché avrebbe deciso di fare qualcosa che non amava?
E allora tra le cose create c'è qualcosa che non ama dal momento che poteva anche scegliere di non crearla?
L'annuncio di questo libro è disarmante: ci svela quanto avessimo proiettato in Dio i nostri rifiuti e i nostri giudizi negativi sui fratelli.
La bontà e l'amore in ogni cosa: questo l'annuncio di oggi, che richiede la nostra conversione del cuore e della mente per entrare nella prospettiva amante del Signore sulla realtà e su ognuno di noi.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 145 (144),1-12
Commento del 12/12/2019

Vangelo di Lc 19,1-10
Commento del 03/11/2019

Commenti

  1. "Hai compassione di tutti,
    perché tutto puoi".
    Benedetto il tuo potere.
    Benedetta la tua onnipotenza.
    Benedetta la tua compassione.
    "Hai compassione di tutti,
    perché tutto puoi".
    Il tuo potere è a mio favore.
    Il tuo potere porta compassione invincibile.
    Il tuo potere salva.
    "Hai compassione di tutti,
    perché tutto puoi".

    RispondiElimina
  2. Tu ami tutte le cose che esistono
    SI,tutte,anche me,
    Quanta gioia e quanto desiderio di abbracciarti ,non posso ricambiare fisicamente;
    idealmente si.
    Abbraccio chi incontro....donami questa TUA libertà,si farlo,realizzare questo
    correre verso il fratello ostile.......
    Amen

    RispondiElimina

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