Salmo del 25 ottobre 2022

Vedere i figli dei tuoi figli
Sal 127 (126), 4-6

"4 Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.

5 Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

6 Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!"

Canto di pellegrinaggio: il salmo 127 fa parte di queste lodi che sono emblematiche della vita di ogni fedele.
I nostri giorni sono un pellegrinaggio verso il Padre, verso la sua dimora. E questo dà già una meta, una direzione di senso ad ogni passo.
Chi si mette in ricerca esprime una grande fiducia nella vicinanza fattiva del Signore che costruisce, che custodisce, che fa crescere.
Il pellegrinaggio qui descritto è quello al tempio: il credente faceva memoria, camminando, del suo Dio e delle sue meraviglie.
Passo dopo passo diventava consapevole di chi andava ad incontrare: non un dio ignoto, ma il Dio dei padri, il Dio dell'Esodo, il Dio Salvatore.
E' questa la fede del salmista e la meta raggiunta è germoglio di pace.

"Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore".

"Temere il Signore" è una tipica espressione biblica lontana completamente dalla nostra idea che timore significhi paura.
Amare, servire, essere figlio. sono tutti atteggiamenti di chi teme il Signore, cioè indicano colui che custodisce l'alleanza, fa memoria delle opere salvifiche e osserva i suoi precetti (cfr. Sal 103, 18).
E' l'atteggiamento di un bambino che spontaneamente vive la serena fiducia e il gioioso abbandono all'amore e alle attenzioni del padre.
Per questo chi lo coltiva e lo fa crescere vive un'esperienza di benedizione, di vita che fruttifica e sovrabbonda in fecondità.

"Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!"

Il cammino della fede è il passaggio di benedizione in benedizione fino all'abbraccio eterno con il Dio vivente.
Vedere "il bene di Gerusalemme", lo shalom, le nozze con lo sposo, è il sogno del fedele biblico che aspetta il Messia, compimento di ogni promessa divina.
Vivere in questa esperienza per tutti giorni della vita è già un anticipo di eternità.
Ecco allora che il pellegrinaggio non diventa una pia devozione limitata alla "passeggiata" o alla gita di un giorno.
Andare al tempio è l'atteggiamento di una vita intera, attingere ancora una volta alla benedizione del Signore che riversa senza fine la sua ricchezza su ogni uomo e ogni donna in questo mondo.

"Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!"

Fecondità, lunga vita, pace: sono i primi frutti della benedizione divina. È la visione che accoglie il fedele che varca gli atri del Signore, che trova il senso alla sua storia e "vede" oltre i suoi giorni, nel futuro fecondo della sua discendenza.
E' un bellissimo auspicio che il salmista ha fatto arrivare fino a noi: questo si auguravano l'un l'altro i pellegrini!
E questa è la benedizione che desideriamo per i fratelli e ci aspettiamo per noi: quella in cui immergerci nella pace una volta giunti alla presenza del nostro Signore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ef 5, 21-33
Commento del 27/10/2020

Salmo 127 (126)
Commento del 21/08/2021

Vangelo di Lc 13, 18-21
Commento del 26/10/2021



Commenti

  1. "Ecco com'è benedetto
    l'uomo che teme il Signore".
    Temere il Signore: è la fede che si lascia condurre fiduciosa.
    Benedizione: è la vita abbondante e feconda che dona il Signore.
    È così che sanno di essere amati dal Signore gli uomini e le donne in questo mondo.
    La benedizione è per me oggi.
    La fede fiduciosa è la mia via oggi.
    "Ecco com'è benedetto
    l'uomo che teme il Signore".

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  2. 6 Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
    Pace
    Grazie Signore per i doni che mi fai
    Grazie
    Dona pace a chi incontro

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