Salmo del 7 ottobre 2022

Ricordo delle sue meraviglie

Salmo 111 (110), 4-5

"4 Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

5 Egli dà il cibo a chi lo teme,

si ricorda sempre della sua alleanza".

Fare memoria delle opere del Signore nutre la fede, rende salda la speranza, dà nuovo slancio alla carità.

Spesso nei Salmi si trovano elenchi di ciò che il Signore ha fatto. È un modo di pregare prezioso proprio nei momenti in cui la nostra storia di salvezza si annebbia e la sfiducia prende il sopravvento perché il presente occupa troppo spazio nella nostra testa che si ingolfa di preoccupazioni.
Una fede senza memoria si arena e perde la speranza, la forza vitale che ci spinge in avanti sulle vie del Signore.

"Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie".
Il Signore ci ha fatto dono di orme indelebili del suo passaggio e del suo intervento nella storia a favore di tutte le generazioni.
Un discepolo è colui che si prende tempo per ripercorrere le tappe salvifiche che lo hanno tratto dall'indistinto, dal vuoto, dalle tenebre. E' vitale guardare con onestà a ciò che siamo, anche se a volte non ci piace o ci rendiamo conto del limite, del fatto che non tutto dipende dalle nostre forze.
Il Signore costella di meraviglie il nostro cammino, si prende cura delle fragilità, valorizza i carismi e le bellezze della nostra vita.
Ha voluto lasciare un ricordo dei suoi prodigi perché non smarrissimo la via, per farci vivere nella libertà.

"Misericordioso e pietoso è il Signore".
Qualunque siano le opere alle quali pensiamo, a tutte si può applicare questa conclusione: sono segni che rivelano la misericordia e la compassione di un Padre verso i suoi figli. Le sue opere profumano di energia che si rinnova, di rinascita, di una parola che va oltre il presente faticoso.
La misericordia del Signore abbraccia e comprende tutto di noi. E' una consolazione immensa sentirsi capiti e amati!

"Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza".
Nutre senza stancarsi ed è fedele per sempre: due parole che voglio ricordare ogni giorno della mia vita. È così che penso al nostro Dio: la consapevolezza di avere un Padre e non un giustiziere accanto mi fa sentire nutrita e accompagnata in ogni passo, in ogni fallimento e in ogni mancanza.

Rimettiamoci a ripercorrere le orme che ci dicono la sua vicinanza, attingiamo alla sua misericordia e alla sua commossa e intensa partecipazione a tutti i nostri giorni: tornare ad avere un Padre ci toglierà dalla sensazione di essere orfani e ci darà la certezza di essere sorretti e al sicuro.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gal 3, 7-14
Commento del 09/10/2020

Salmo 111 (110)
Commento del 20/06/2019

Vangelo di Lc 11, 15-26
Commento del 08/10/2021