Salmo del 28 agosto 2020
Comprende tutte le opere
Sal 33 (32),10-19
"10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
11 Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
12 Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
13 Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
14 dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
16 Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.
17 Un'illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza.
18 Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
19 per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
20 L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
21 È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo.
22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Continuiamo la meditazione del Salmo iniziata il 10 maggio di quest'anno.
È una bellissima constatazione di come il Signore non segue le nostre vie ma continua imperterrito a voler realizzare le sue, le uniche veramente salvifiche.
"Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli".
Ai nostri occhi sfiduciati sul mondo e sugli altri, sembra che solo i progetti dei ricchi, degli "sboroni", degli arroganti vadano a segno. Questo periodo di Covid ha portato tutto ad un livello più realistico: non si compra con i soldi la vita e se la vita non c'è non ci sono soldi che tengano!
Il Signore, spesso, non si mette faccia a faccia contro le mire di coloro che pensano di avere un potere assoluto. Semplicemente clicca "CANC" ai loro progetti, li rende vani, inconsistenti e dopo un po' nessuno se ne ricorda più.
"Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni".
C'è però un disegno che ha avuto un inizio e non avrà fine: quello con cui il Signore ha plasmato la terra e ogni uomo, dono fecondo di colui che porta avanti la vita per sempre.
È un progetto per sempre, sempre lo stesso, perché il Signore non cambia idea col tempo.
Per questa sua fedeltà:
"egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua
volontà,
secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito
per realizzarlo nella pienezza dei tempi:
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1,9-10).
Questa ricapitolazione in Cristo suo Figlio è il progetto che sicuramente si realizzerà.
"Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità".
Il Salmista è come se a questo punto si fermasse dal suo ragionamento e dicesse: come siamo fortunati ad avere un simile Signore!
Felici sono coloro che scoprono di essere figli ed eredi! (cfr. Rm 8,17)
"Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini;
dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere".
Come potremmo illuderci di essere al di fuori del suo sguardo?
Quella del Signore è una conoscenza superiore a quella di una mamma che da un balbettio capisce ciò di cui il suo bambino ha bisogno.
Egli comprende le opere: prende con sé le nostre opere e le porta al giusto compimento. Mi dà l'idea di una maestra che insegna le lettere ad un bambino, ma deve guidarne la mano per fargli seguire il rigo.
"Il re non si salva per un grande esercito
né un prode scampa per il suo grande vigore.
Un'illusione è il cavallo per la vittoria,
e neppure un grande esercito può dare salvezza".
Illusione e idolatria vanno sempre a braccetto. In fondo è la convinzione ben radicata in noi che ce la possiamo fare, siamo buoni, facciamo opere buone, non facciamo niente di male, quindi ci meritiamo la salvezza!
Il Salmo usa immagine guerresche per ricordare che la forza della vittoria non è nelle mani degli eroi, dei potenti, dei bene armati.
E' nelle mani del Salvatore, che rende vani potenze, conquiste, armamenti.
"Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame".
Chi è senza mezzi, povero ed emarginato, cerca, ha bisogno di chi gli presti attenzione: il Signore veglia e si prende cura di ognuno; la speranza dei bisognosi non è mal riposta. Sperare nell'amore del Signore è la più grande speranza in questo mondo.
La visione del Salmo non è certo quella dell'occhio indagatore, di un Dio che cerca il pelo nell'uovo per puntare il dito e condannare l'uomo appena sbaglia!
L'occhio del Signore è invece la cura duratura nel tempo che segue ogni figlio senza abbandonarlo mai, per nutrirlo e farlo crescere, per liberarlo da ciò che per lui è morte.
"L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo".
Un credente aspetta, non vede l'ora che il Signore venga! Non c'è paura, anzi cresce il desiderio che l'unione e la relazione profonda si realizzino al più presto.
Come nominando un innamorato, il cuore esulta di gioia e tornano alla memoria tutti i prodigi che per noi ha fatto!
"Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo".
Il Salmo si conclude con un'auto benedizione, invocandola come coronamento di una speranza ben riposta. All'ombra della sua protezione finalmente possiamo finire le lotte, mollare le redini, riposarci in chi ci ama e ci nutre della sua presenza.
Il Signore dà gusto all'esistenza e sostiene la speranza quando il nostro vivere quotidiano non riusciamo a portarlo.
Questo Salmo è una ricarica per la nostra riserva di speranza, quella vera, non fondata cioè su fragili aspettative umane, ma sull'amore di Dio che è per sempre.
Nessuno che ci conosca profondamente, ci amerebbe come il Signore. Egli non si scandalizza delle nostre opere segnate dal tornaconto, dall'invidia, dall'ingordigia. Anzi assume le nostre opere per redimerle e far brillare la sua opera in noi.
"Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
RispondiEliminarende vani i progetti dei popoli". Penso subito alla Torre di Babele: un sogno folle e dittatoriale interrotto dal Signore. Mi dà sicurezza la voglia di Dio di non lasciar crescere i folli progetti del potente di turno a scapito di chi li può solo subire e non ha mezzi per contrastarli. Rovescia i potenti dai troni, rimanda i ricchi a mani vuote: un'idea borghese di Dio dal Vangelo non si potrà mai ricavare. Annulla e rende vani i nostri pensieri nutriti di ansia da prestazione, di volontà di dominio, di manie di competizione. È un intervento da invocare e per cui rallegrarsi quando se ne vedono finalmente gli effetti. Dio distruttore di illusioni e falsità mostra il tuo braccio potente, non lasciarci in balia del matto di turno che si crede te!
Il Signore guarda dal cielo e vede.......tutti.......
RispondiEliminaQuesto è bello,unico,rassicurante,bene augurante,rilassante.....
Grazie