Vangelo del 21 luglio 2023
"In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: "Misericordia io voglio e non sacrifici", non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato»".
Gesù è il compimento di ogni Parola del Padre, completamento della rivelazione data ad Israele come profezia e come legge. Ma è un compimento strano: non è prima di tutto epifania potente del "peso" di Dio, della sua gloria, non è imposizione della sua volontà o potere manifestato che annienta noi.
Certo che a volte invochiamo questa manifestazione, come quella risolutiva per tutti i nostri problemi, dimenticando che la volontà di Dio, quasi certamente non corrisponde con la nostra idea di giustizia e di equità!
Piuttosto il portare a compimento è accogliere ciò che rimane incompiuto per la debolezza umana dalla stessa debolezza assunta dalla carne di Gesù.
I suoi contemporanei non hanno capito o hanno rifiutato di accogliere una simile visione. Ma è difficile anche per noi, dopo duemila anni di riflessione teologica, com-prendere una simile via fallimentare di salvezza.
Al centro di tutto questo c'è un'esperienza di misericordia veramente senza limiti che ci supera e ci spiazza.
"Se aveste compreso che cosa significhi: «Misericordia io voglio e non sacrifici», non avreste condannato persone senza colpa".
Gesù si rivolge ai farisei e non mi colpisce che lo faccia trattandoli da pari! Ci discute, argomenta le sue azioni, si "abbassa" in un movimento continuo verso la capacità umana limitata e puerile davanti a quella di Dio.
I farisei parlano di legge, e su quello misurano tutto il reale, inevitabilmente condannando.
Gesù parte dalla visione del Padre, dalla misericordia che ha sempre parole di giustificazione, di riconciliazione.
E a persone che sono familiari con Parole profetiche, porta una nuova comprensione della Scrittura citando un versetto del profeta Osea (6, 6).
È sempre necessario che la misericordia abbia la meglio nel voler avvicinarsi alla prassi di Dio, mettendo da parte il culto fatto di sacrifici e precetti.
Se non ci si innamora della misericordia del Padre per ognuno di noi, scoprendola come una buona notizia di assoluta gratitudine, non si potrà mai fare propria la bellezza della Scrittura.
Che povertà pensare ad una rivelazione divina come ad un insieme di leggi che può portare l'umanità solo a riconoscere la propria impossibilità a metterla in pratica! Che ce ne faremmo di una legge che porta alla morte e alla condanna ma che non può salvare?
"Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato".
Gesù è prima e dopo di ogni sabato, è prima e dopo di ogni legge, l'alfa e l'omega delle leggi che regolano l'universo, colui che governa la misericordia a favore della liberazione e della felicità dell'umanità.
La sua Signoria libera da altre signorie, anche di quella che riteniamo più santa perché religiosa, perché se non è a favore del nostro bene non viene da lui!
Il Cristo è Signore e rende la Parola di Dio luminosa e portatrice di vita nuova.
Non condanna persone senza colpa, non impone fardelli più pesanti di quelli che la vita ci fa gravare addosso!
Egli fa e vuole misericordia! Camminiamo in questa via maestra di rivelazione e la nostra comprensione si aprirà alla volontà del Padre.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 115 (114), 10-19
Commento del 12/09/2020
Vangelo di Mt 12, 1-8
Commento del 19/07/2019
Il Figlio dell'uomo è Signore del sabato.
RispondiEliminaLe regole,le regole
osservare,si
Ma non all'esasperazione;quante volte a me si rivolgono persone,fuori dalle regole,fuori orario,con richieste d'aiuto necessarie
Non posso rispondere ,la regola mi obbliga fino alle 20......
Il cuore,la passione,la speranza,il dono devono prevalere;col Suo aiuto ne sono capace
Amen