Salmo del 30 luglio 2023

La tua legge è la mia delizia
Sal 119 (118), 76-77

"76 Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.

77 Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia".


Il lungo Salmo 119 è un canto di lode alla Parola di Dio, esaltata come luce, forza, vita.
Non può esistere fede nel Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe e Gesù senza ascoltarlo assiduamente.
Noi siamo fatti per la relazione, in un rimando continuo di parole e gesti che ci svelano e svelano gli altri a noi. Senza relazioni non vivremmo, senza ascolto nemmeno.
La Parola rivelata è il mezzo scelto dal Padre per entrare in una relazione intima e personale con ognuno noi. L'ascolto quotidiano, la dimestichezza con Parole che ci aprono al divino, fa attingere sapienza, consolazione, forza e, prioritariamente, ci fa familiari di Dio.

"Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo".

Al posto del termine Parola di Dio qui c'è "promessa". È il richiamo alla Parola rivolta ad Abramo, profezia di dono, di una terra, di un'identità, di una discendenza.
La promessa è il centro della Parola, più volte ripetuta nella storia di Israele, che echeggia in tutti i tempi con la connotazione di dono incarnato in quella situazione specifica, in ogni storia personale e comunitaria.
E quella promessa raggiunge l'apice della rivelazione nel Figlio, Parola di Dio fatta carne, fatta amicizia, fatta uno di noi, con noi, per noi.
L'amore di Dio per noi non ha mai smesso di annunciare questa consolazione totalizzante, completa, compiuta.
Della promessa il Figlio è il centro, sempre lo stesso, sin da Abramo. In Isacco era prefigurata una discendenza più grande, che nel Discendente per eccellenza si sarebbe riconosciuta voluta, amata e figlia.

"Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia".

Il sinonimo usato questa volta è "legge", parola da evangelizzare perché va depurata dal significato che si legge nelle enciclopedie di "norma di condotta morale, sociale o giuridica e religiosa". Tutte definizioni esteriori, che non rivelano la persona.
Non è nulla di tutto questo per la Scrittura, ed è anche riduttivo farla coincidere con le sole norme date a Mosè e Israele in cammino nel deserto.
Tutta la Parola di Dio è legge che svela il bene della nostra vita, che guida ogni giorno amorevolmente, è insegnamento del Padre, sussurro di un innamorato per la sua sposa, delizia e motivo di grande gioia nello spirito.
La legge del Signore porta misericordia, rinfranca (cfr. Sal 19, 8), è fonte di beatitudine (cfr. Sal 119, 1), è l'Amore! (cfr. Mt 22, 35-40).

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Re 3, 4-13
Commento del 08/02/2020

Seconda lettura di Rm 8, 26-30
Commento del 27/10/2021

Vangelo di Mt 13, 44-46
Commento del 28/07/2021


Commenti

  1. Il Tuo amore è mia consolazione
    Così io per chi mi sta vicino.
    Donami questa capacità
    Amen

    RispondiElimina
  2. "Il tuo amore
    sia la mia consolazione".
    Conforto,
    incoraggiamento,
    sollievo,
    sostegno,
    sono doni
    che l'amore di Dio
    porta nella mia vita.
    "Il tuo amore sia la mia consolazione".
    Questa sola consolazione
    ha senso,
    non è illusoria,
    mi è necessaria.
    "Il tuo amore sia la mia consolazione".

    RispondiElimina

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