Salmo dell'8 luglio 2023

Perché è amabile
Sal 134 (135), 1-3

"1 Alleluia.
Lodate il nome del Signore,
lodatelo, servi del Signore,

2 voi che state nella casa del Signore,
negli atri della casa del nostro Dio.

3 Lodate il Signore: il Signore è buono;
cantate inni al suo nome, perché è amabile".


I Salmi sembrano fatti apposta per risvegliarci. Perché abbiamo bisogno di uno scossone improvviso nel nostro borbottare contro non si sa cosa, nel nostro malessere che individua di volta in volta nemici diversi, nel pessimismo cronico che fa capolino per destabilizzare un momento bello, un'amicizia preziosa, una condivisione gratuita e fraterna.
I Salmi sono quella parola che stona con tutto il nostro faticare affaticato, che fa ritrovare le parole giuste per ripartire, sia aprendo una giornata, sia concludendola la sera.

"Alleluia".
È un grido di festa molto usato nella liturgia ebraica e in quella cristiana. Sia il singolo che l'assemblea sono richiamati al canto armonioso che è la lode.
Perché a lodare si impara da chi lo sa fare, come a dire grazie; i bambini lo imparano dai genitori che glielo ricordano ad ogni regalo ricevuto.

"Lodate il nome del Signore".
Davanti a tutti i nomi che ci si contrappongono, che sembrano lottare contro il nostro nome, il Salmo 135 mostra il "Nome"!
Ci è ricordato che un Nome solo si erge su tutti gli altri, che dà gusto e significato al nostro, che mette su una luce benefica il nome dei fratelli.
La vita ha senso se si ringrazia lodando, quando finalmente ci riconosciamo avvolti di doni, amati per quello che siamo.
Lode e gratitudine non sono prerogativa dei credenti, ma primarie capacità dell'autenticamente umano a cui il nostro cuore va educato e risvegliato.

"Lodatelo, servi del Signore".
Ci fanno storcere il naso certe parole, ora che ci sentiamo emancipati da qualsiasi dominio. Ma la Scrittura vede la fine del servilismo, della schiavitù solo nell'opera liberante del Padre.
I servi del Signore sono ben altra cosa. Sono coloro che riconoscono l'unica Signoria che non schiaccia e opprime, l'unico Signore che si è messo al nostro servizio.

"Voi che state nella casa del Signore,
negli atri della casa del nostro Dio".

Abitare la casa del Signore era prerogativa del "clero ebraico" cioè della tribù dei leviti che si dedicavano al sacro, sostenuti con le decime da tutte le altre tribù.
Gli atri del Tempio di Gerusalemme avevano regole strettissime per potervi accedere. Non era da tutti farlo ed era considerato un privilegio all'interno della tribù di Levi.
Ma qui il salmista spinge oltre; non sta pensando a quel abitare rituale, ma a chi confidenzialmente si sente parte della stessa famiglia divina, coloro che stanno in armonia col Signore, che soggiornano con lui, che vengono cibati maternamente dai suoi doni quotidiani.
Quella di Dio è una casa affollata, accogliente, aperta, dove nessuno di sente un di più, dove ognuno ha il suo posto.

"Lodate il Signore: il Signore è buono".
La creazione e la storia di Israele sono la manifestazione della bontà del Signore. È il primo motivo che spinge alla lode il più importante.
Come si fa a lodare chi opprime se non cadendo nell'adulazione interessata, come si fa a rendere grazie a chi defrauda di ogni bene?
La lode non è dovuta, sgorga generosamente dal nostro cuore che vede la bontà di Dio.

"Cantate inni al suo nome, perché è amabile".
La lode che ogni mattina i Salmi ci suggeriscono, pian piano trova altri motivi di gratitudine che sgorgano dalla bontà di Dio.
Il Signore è amabile, che non significa simpatico e gradevole, ma colui che si lascia amare, è degno di essere amato, è una gioia amarlo.
Già nei primi versetti di questo Salmo scopriamo quanto sia vitale accogliere questo meraviglioso invito ad abbandonarsi alla bontà e all'amabilità del Padre.
Lui il motivo della nostra gioia, la causa del sorriso profondo che ci abita e dello stupore di essere colmi della sua bontà e della sua amabilità.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 27, 1-5.15-29
Commento del 06/07/2019

Vangelo di Mt 9, 14-17
Commento del 02/07/2022


Commenti

  1. Cantate inni al suo nome, perché è amabile.
    Si
    Grazie Signore,metti miele nella mia quotidianità
    Dolcezza senza fine
    rapportarsi all'altro come a sè stesso
    senza conflitti o contese varie,ma pianificati dal SUO sguardo amorevole.
    Grazie

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