Vangelo del 14 luglio 2023

Prudenti e semplici
Mt 10, 16-23

"In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo»".

Matteo nel capitolo 10 del suo Vangelo raccoglie le parole di Gesù sulla missione dei discepoli. Sono parole prima di tutto profetiche, rivelano cioè il mistero divino che ogni discepolo di Gesù porta nella sua vocazione e missione.
I discepoli non devono mai perdere di vista che sono chiamati, inviati, accompagnati dal Signore. La missione di annunciare a tutti il Vangelo e servire i poveri prendendosene cura, non potrà mai diventare un semplice lavoro o un impegno part time.

"In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli"
Gesù e gli apostoli: un rapporto unico, così diverso dai classici incontri tra un maestro e i suoi allievi.
A tu per tu, faccia a faccia, passo dopo passo, per entrare in una relazione profonda e amorevole, una condivisione che diventa reciproco aiuto e comprensione.
È un vero nuovo modo di vivere che dice tanto di Dio e della vocazione di ogni persona al suo amore.
Ognuno di noi porta una vocazione irripetibile, e, con i fratelli, la condivide nella variegata ricchezza dell'amore.
Gesù ha speso tanto tempo per l'iniziazione dei discepoli suoi amici, si è preso cura delle loro paure e dei dubbi, preparandoli alle difficoltà del mondo.

"Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi".
Nessun arma, nessun potere, rinuncia ad ogni violenza e volontà di possesso: questa l'armatura disarmata degli apostoli, inviati in questo nostro mondo complicato a rischiare l'incomprensione, il rifiuto, la persecuzione, sempre rispondendo al male con il bene, all'offesa con il perdono.
Pecore in mezzo ai lupi, con una fine facilmente immaginabile, quella stessa subita dal Maestro.

"Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe".
Un difficile equilibrio necessario per non snaturare la vocazione e per non allontanarsi dalla missione ricevuta. Semplicità e prudenza tenute insieme dal motivo che ci porta nel mondo ad annunciare e servire in nome di Gesù, sapendo bene la violenza del male e le lusinghe illusorie della mondanità.

La semplicità senza la prudenza scade nella banalità, si rischia di vivere da sciocchi. 
La prudenza senza la semplicità ci terrebbe prigionieri della paura.
Prudenti e con gli occhi aperti realisticamente sulla nostra storia fatta di peccato e grandezze, semplici e fiduciosi perché il mondo non lo vinciamo noi.
Tutto e tutti siamo nella mani provvidenti del Padre.
Realismo e fiducia sono da coltivare nella fede, certi che l'amore è la sola forza salvifica che porta al bene tutte le nostre vite.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 46, 1-7.28-30 
Commento del 09/07/2021

Salmo 37 (36), 1 - 11
Commento del 29/01/2021

Vangelo di Mt 10, 16-23
Commento del 12/07/2019


Commenti

  1. "Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi".
    Il realismo divino di Gesù.
    Rischiare il Vangelo,
    rischiare la pace,
    rischiare l'amore,
    rischiare il bene,
    ogni giorno,
    nonostante tutto.
    Così ha vissuto lui,
    questo chiede a noi.
    "Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi".

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  2. Non preoccupatevi di come o di che cosa direte-
    Si,ci pensi TU,sempre.
    Metti in bocca parole "nuove",che vengono da un cuore trasformato.
    Donami saggezza e capacità di aspettare i TUOI tempi
    Amen

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