Prima lettura del 28 ottobre 2024

Per essere tempio santo
Ef 2,19-22

"Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito".

Il dono del Signore edifica, porta vita, fa crescere, diffonde bene, rinnova le comunità radunate nel suo nome. Questo è un tema caro a Paolo nella lettera agli Efesini; egli esalta la bellezza scoperta nelle comunità dei credenti che hanno al centro il Cristo risorto.
È una visione alta di chiesa, una visione di fede che guarda con gli occhi dello Spirito, lontana dalla basse e vergognose visioni di potere che troppe volte offuscano la vera natura del corpo di Cristo che è la chiesa.
Si parla di un edificio che ha "come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù". Nessun altro fondamento umano è possibile.

"In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata".
Non dobbiamo confondere la chiesa con una "società per azioni" d'interesse, né con un club che promuove azioni sociali.
E' la comunità dei discepoli radunata attorno al Cristo presente e vivo.
In lui, pietra angolare, vero costruttore della casa (cfr. Sal 127,1), la chiesa progredisce secondo un piano di salvezza voluto dal Padre e realizzato dallo Spirito.
La logica di questa comunità non è farne fruttare i beni o costruire nuovi luoghi di culto, ma camminare dietro al Maestro, attingere forza dal suo Vangelo, annunciare la vita risorta che supera la sofferenza e la morte.

"Per essere tempio santo nel Signore".
E' la definizione che rispecchia la volontà divina: "tempio santo del Signore", luogo di dimora stabile della sua presenza.
Radunati intorno a Gesù risorto, scopriamo che lo Spirito prende dimora in ognuno di noi : "Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (1Cor 3,16).
Non si parla di mura o di mattoni seppur monumentali come l'antico tempio di Gerusalemme, ma di cuori credenti, oranti, compassionevoli, che si compattano tra di loro per essere pronti al servizio dei più poveri.

"In lui anche voi venite edificati insieme".
Insieme, in crescita fraterna: altre coordinate necessarie per definirsi chiesa del Cristo, vivente nel mondo fino ai suoi estremi confini.
I discepoli che il Maestro di Nazareth ha voluto insieme in un piccolo gruppo di dodici, sono il calco di tutte le comunità successive che non possono camminare se non insieme ai fratelli.
Anche se da soli, i fedeli pregano sempre al plurale, in una molteplicità di lode che si innalza proprio perché anelito di una compagnia di fratelli uniti nell'unico Padre e Salvatore.

"Per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito".
È l'augurio di Paolo, la preghiera che offre per gli Efesini e per tutti i cristiani. Il cammino ci sta davanti, è la direzione indicata e garantita dallo Spirito che ci anima.
Uniti nella fede, nell'amore e nella speranza, ospitiamo Dio: noi siamo sua abitazione in questo mondo!
Se tutto questo non è evidente nelle nostre comunità, abbiamo urgente bisogno di diventare una Chiesa così, di crederla possibile, di accogliere la promessa che ci viene da tutta la Scrittura e di incamminarci sicuri sulla strada dello Spirito.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ef 2,19-22
Commento del 28/10/2021

Salmo 19 (18),4-5
Commento del 28/10/2022

Vangelo di Lc 6,12-19
Commento del 28/10/2023


Commenti

  1. Diventare abitazione di Dio!
    Si
    Non da solo,ma con LUI,si LUI fa il primo passo
    Io senza di LUI non posso respirare,mangiare,camminare e tanto altro ancora........
    Grazie

    RispondiElimina
  2. Tu sei
    Padre di tutti e
    diffondi il
    Tuo Amore
    senza limiti:
    grande consolazione,
    a Te mi abbandono

    RispondiElimina
  3. "Per diventare abitazione
    di Dio per mezzo dello Spirito".
    Dio non abita tra le pietre,
    tra le mura.
    Dio abita in mezzo a noi.
    Noi siamo il suo tempio.
    Noi la sua casa
    in questo mondo.
    Lo Spirito fa questo di noi.
    Non è una dimora fatta
    da mani d'uomo,
    pur essendo fatta
    da cuori d'uomo.
    "Per diventare abitazione
    di Dio per mezzo dello Spirito".

    RispondiElimina

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