Prima lettura del 4 ottobre 2024

Sia pace e misericordia
Gal 6,14-18

"Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen".


Paolo scrive ai fratelli Galati per aiutarli a superare lo scoglio dei precetti inviolabili che sancivano l'identità ebraica.
La circoncisione nella legge giudaica era necessaria per la salvezza. Ma ha abbandonato queste restrizioni, considerandole spazzatura (cfr. Fil 3,8). Solo Cristo basta, la sua Pasqua ci salva, cosa che né la circoncisione né la legge possono fare.
La novità del Vangelo a volte sembra scarna, essenziale e disarmante. La tentazione è ammantarla di fronzoli, cerimonie, riti sempre più lunghi e dettagliati. Ma in effetti è un tentativo di sacralizzare, cioè separare, ciò è profondamente incarnato e che il Cristo ha condiviso con noi.
La novità del fatto Dio si fa uomo non va annacquato con tradizioni e credenze superate. Alcuni predicatori avevano spinto i Galati in questa direzione.
Alla fine della sua lettera Paolo può esprimere tutta la sua gioia per il dono gratuito e immeritato dell'amore di Gesù, dato senza meriti, che supera i confini delle religioni che vorrebbero imbrigliarne la portata universale.

"Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione".
I giudei del tempo di Gesù e di Paolo dividevano il mondo in due e la discriminante era la circoncisione, un segno nella carne d'Israele che lo separava da tutti gli altri popoli e che decretava l'appartenenza al popolo.
Questa divisione, questo "muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia" (Ef 2,1), è stato abbattuto dalla morte e risurrezione di Gesù.
Ciò che conta da lui in poi è la fede nel potere della vita che non muore ed è offerta per gli uni e per gli altri.
La circoncisione e la legge avevano lasciato nella morte, la croce di Gesù è liberazione da ogni giogo e da ogni discriminazione, porta aperta verso la vita del Padre.

"Ma l’essere nuova creatura".
Conta solo questo, il Padre e il Cristo rialzato dal sepolcro ci hanno generato a vita nuova. Questo non è frutto delle nostre opere o dell'osservanza della legge mosaica.
In Cristo siamo creature rigenerate: "invece che dalla nostra paura di Dio e dall’ignoranza di Dio, generate dalla conoscenza dell’amore che Dio ha per noi, dall’accettazione di questo amore; e uno nasce nuovo" (Silvano Fausti).

"E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio".
E' una norma rivoluzionaria che non imbriglia, che non mette paletti, che non vuole imporre nuovi obblighi.
La via nuova del Vangelo è portatrice di pace e misericordia al nuovo Israele che adesso, senza circoncisione, può allargarsi nella predilezione ad ogni popolo e ad ogni nazione.
"La croce è pace per chi l’accetta ed è pace aperta come misericordia anche per chi non l’accetta, cioè non si rifiuta a nessuno, e rimane sempre lì in attesa di essere accettata e corrisposta e l’accettazione di questa è la nostra salvezza" (Silvano Fausti).
Se ci pensiamo bene, essere liberati dalla paura di Dio è il passo primo che ci fa incamminare fiduciosi verso le sue braccia, che ci fa fidare delle Parole portate dal Figlio che finalmente suonano nelle nostre orecchie con tutta la loro portata di grazia.
Pace e misericordia sono i doni della nuova era che il Messia Gesù è venuto a portare nella mia e nella vostra vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gal 6,14-18
Commento del 04/10/2023

Salmo 16 (15),11
Commento del 12/06/2024

Vangelo di Mt 11,25-30
Commento del 29/04/2022

Commenti

  1. "Sia pace e misericordia".
    Augurio e preghiera
    dell' apostolo Paolo.
    Pace e misericordia.
    Frutti dell'amore di Dio
    per noi.
    Doni per la nostra vita
    della tenerezza di Dio.
    È così il mondo futuro,
    totalmente nelle mani del Padre.
    È così il mondo presente
    nella fede e nella speranza.
    "Sia pace e misericordia".

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  2. Essere nuova creatura
    Non è per meriti miei acquisiti
    Non è per miei sforzi.......
    E' per dono gratuito del mio papà che mi spoglia continuamente delle mie prosopopee ....
    Grazie mio restauratore!

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  3. 'Signore fa di me
    uno strumento della
    Tua Pace"
    Così Sia

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