Salmo dell'11 ottobre 2024

Le ricerchino coloro che le amano

Sal 111 (110),1-2

"1 Alleluia.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.

2 Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano".

Il Salmo 111 spalanca la preghiera con l'Alleluia, grido che si alza dal cuore ricolmo di gioia e di lode al Signore. E con questo spirito la preghiera esalta l'opera onnicomprensiva di Dio, che ha liberato e condotto il suo popolo mostrando loro meraviglie. Al centro del Salmo una professione di fede meravigliosa: "misericordioso e pietoso è il Signore", che si può anche tradurre con "tenerezza e amore è il Signore" (v. 4).
Il Salmo ci coinvolge nella gentilezza della misericordia del Padre che risana, converte e fa innamorare, che tocca con rispetto e delicatezza la nostra storia trasfigurandola come pezzo di un puzzle più grande che comprende tutta la creazione.

"Alleluia".
E' un invito, è chiamare e contagiare tutti i fratelli della propria esultanza, della gratitudine che allarga il respiro, che fa esprimere le profondità dell'anima.
In altri termini possiamo tradurlo con "Lodate Dio", il grido risuonante in molti Salmi che in ebraico significano proprio il "cantare accompagnati da uno strumento".
Lodare è frutto di fede che esplode, quando non bastano le parole per esprimere tutta la forza che ci abita.
Ammirando l'opera di Dio a favore nostro ci coglie una commossa gratitudine che si esprime bene lasciando che il canto sgorghi dal nostro profondo.

"Renderò grazie al Signore con tutto il cuore".
Il cuore nella visione biblica è il luogo delle decisioni. Con il cuore si ascolta, e si risponde prontamente, si ama e si scelgono le relazioni fondamentali.
Il salmista si lascia trasportare nella meditazione dalla memoria di ciò che Dio ha fatto per il suo popolo e dal suo cuore sgorga il grazie per le meraviglie che solo lui può realizzare per i suoi figli.
La gratitudine rende il cuore leggero e libero, fa crescere la fiducia, porta luce e chiarezza in ciò che siamo. Ed è l'unico contraccambio nelle nsotre mani. Questo rendiamo al Signore per tanto amore!

"Tra gli uomini retti riuniti in assemblea".
Le assemblee liturgiche dovrebbero dare il senso di una corale acclamazione più che una riunione di condominio.
E' il luogo dove tutti si aiutano a mettere a posto i tasselli della settimana, per ritrovare completezza, senso e armonia.
Uomini retti non sono i "perfetti", ma noi quando ascoltiamo la Parola di vita e rispondiamo accogliendo in modo sincero e grato ciò che il Padre traccia in noi e nella storia dell'umanità.

"Grandi sono le opere del Signore".
Si parla tanto di ecologia, di rispetto del creato ma non è una scoperta recente, La Bibbia è il grande libro antico impregnato dalla meraviglia, dalla lode al Creatore, dal riconoscere che lui fa bene tutte le cose (cfr. Mc 7,37).
Ma non solo tutto ciò che ci circonda è manifestazione dell'amore del Padre. Anche le vicende degli uomini e delle donne di tutti i tempi, diventano testimonianze dei suoi grandiosi interventi, mossi dall'amore infinito e alla sua fedeltà eterna.

"Le ricerchino coloro che le amano".
Come cacciatori di stelle grandiose, come ricercatori di atomi infinitamente piccoli, mettiamo la nostra vita sulle tracce dell'Amore, lasciamoci travolgere dal bene che traspare in ogni fiore, in ogni aba, in ogni volto di neonato. L'umanità è l'unica tra le creature che può fermarsi ad esprimere meraviglia, che può gustare e rispondere cantando, che è fatta per dare gloria al suo Signore.
Le opere divine sono come sassi armoniosamente tenuti insieme, come percorsi da seguire per trovare la sua dimora, come corsie privilegiate che rimettono la nostra vita nella dimensione retta: quella della lode, della figliolanza, della gratitudine senza fine.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gal 3,7-14
Commento del 09/10/2020

Salmo 111 (110)
Commento del 20/06/2019

Vangelo di Lc 11,14-23
Commento del 16/03/2023