Prima lettura del 15 ottobre 2024

Cristo ci ha liberati per la libertà!
Gal 5, 1-6

"Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia.
Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità".

Parlare di salvezza per Paolo è possibile solo in riferimento al Cristo. Tutto ciò che ha preceduto l'incarnazione ne ha preparato la portata eccezionale, unica della salvezza che solo lui poteva realizzare.
I nostri modi umani di "sistemarci" per la vita eterna, per essere graditi a Dio, vengono spazzati via dalla croce di Cristo. E non perché scoperti nella loro inutilità e quindi condannati come insalvabili, ma, al contrario, per l'irruzione della grazia che ha mostrato una salvezza scevra da ogni merito e "sforzo".
Cristo ci ha salvati gratis e la salvezza è per tutti: ci arrenderemo mai a questa pazzia del Padre che ha voluto così nella sua infinita misericordia?

"Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà!"
È l'annuncio della Buona Notizia: Buona perché ci raggiunge nonostante il nostro peccato, Notizia perché è l'annuncio che riecheggia instancabilmente in tutto il globo terrestre.
L'amore di Dio Padre in Cristo Gesù ci ha liberati dalla morte per grazia, cioè siamo stati salvati alla morte e dalla condanna, che comunque ci meritavamo, per un dono gratuito ed immeritato (cfr. Ef 2,8).
La nostra libertà non è una conquista, nè ci è naturale. E' la schiavitù che ci possiede facicilmente, in tutte le sue forme. Siamo schiavi del peccato che ci trascina in vortici sempre più complicati da gestire, siamo schiavi della paura della morte che ci manovra e ci offusca gli occhi e anche schiavi della religione che dovrebbe portarci invece al Salvatore.
"Chi mi libererà?" (Rm 7,24) è il grido di angoscia di Paolo che con lucidità e sincerità guarda il proprio peccato e si deve arrendere (come dovremmo fare tutti) all'unico Liberatore.
La liberazione, continua, quotidiana, necessaria, non è nostra conquista ma puro dono.

"State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù".
I Galati rischiano di ritornare sotto la schiavitù della Legge antica da cui Cristo ci ha liberato. Bisogna ammettere che una religiosità "umana" ci affascina perché plausibile, comprensibile, alla nostra portata.
Il messaggio del Cristo, al contrario, ci fa insospettire: le cose regalate, troppo "facili" ci mettono sulla difensiva e non ci crediamo.
Ma sarebbe stato assurdo per Gesù affrontare il sacrificio dell'incarnazione, della morte in croce e dell'abbassamento in tutto, per poi ergersi a giudice su ciò da cui lui stesso ci ha liberato!
Bisogna rimanere saldi nella fede che il Maestro ci ha insegnato, che la sua Parola fa nascere, nonostante lotti con la mentalità della carne.
Che brutto rischio corriamo noi cristiani continuamente quando crediamo di garantirci la salvezza mediante l'osservanza della legge e dei precetti!

"Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla".
È un illusione quella di cercare opere e mezzi umani per garantirsi l'amicizia del Padre e un posticino in paradiso.
La circoncisione non ci tocca più perché i primi evangelizzatori, come Paolo, hanno lottato duramente per non importarla dall'ebraismo.
Ma tanti altri fardelli inutili e gioghi opprimenti appesantiscono il nostro cuore e ci fanno dubitare di Dio come se fosse un mostro che pretende sottomissione e servilismo per non fulminarci con la sua ira!
Fede e speranza vanno sempre tenute insieme, sono doni delicati e fragili, tesori preziosi che ci sono donati per camminare, anzi per ballare di gioia, per farci volgere al futuro certi che il bene fa per noi ed è voluto per ognuno dal nostro Padre Celeste.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gal 5,1-6
Commento del 13/10/2020

Salmo 119 (118),41-50
Commento del 23/09/2020

Vangelo di Lc 11,37-41
Commento del 17/10/2023

Commenti

  1. "Fratelli, Cristo ci ha liberati
    per la libertà!"
    Alleluia!
    Dono prezioso rinnovato
    continuamente dall' amore
    di Dio per noi.
    Liberati, libertà, liberatore.
    Senza il Liberatore
    nessuna libertà è duratura.
    Cristo libera.
    Dona continuamente libertà.
    Alleluia!
    "Fratelli, Cristo ci ha liberati
    per la libertà!"

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  2. Non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
    Oggi il mondo fomenta focolai di soppressione;
    dappertutto,c'è una logica di supremazia che permea i cuori.
    E questa sorta di logoramento subliminale si percepisce anche in ambienti che hanno a che fare con TE(o meglio,credono di averci a che fare),o mio liberatore...........
    Grazie per le ali che hai messo anche a me,figlio di una logica non TUA!
    Grazie

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  3. La Tua Parola Signore mi aiuti a discernere,
    a guardare con occhi puri
    la realtà;
    ad accogliere Te
    che sei
    Grazia e Liberazione

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  4. ..non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù".
    Signore in questo ti chiedo aiuto , non lasciarmi affogare nella mia legge fatta di troppi giusto e sbagliato ! La tua parola quella vera che libera e salva sia sempre per me l'unico insegnamento.

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