Seconda lettura di domenica 6 ottobre 2024

A vantaggio di tutti
Eb 2,9-11

"Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza.
Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli".


La lettera agli Ebrei, scritta prima del 70 d.C., è in realtà una lunga omelia attribuita prima all'apostolo Paolo, ma quasi certamente l'autore è un cristiano convetito dall'ebraismo che si rivolge alle comunità giudaiche che come lui devono passare dalla fede tradizionale alla nuova inaugurata dal Cristo.
Rivolgendosi alle comunità scoraggiate per il periodo difficile che attraversano, affronta, in un discorso articolato e approfondito teologicamente, l'alleanza nuova con tutti i risvolti pratici che per gli ebrei erano difficili da accettare.
Con la sua incarnazione, la morte e la resurrezione, Cristo inaugura un sacerdozio del tutto unico. Chiunque ha fede in lui può essere giustificato senza più bisogno di altri sacrifici nel tempio.
E' uno scritto esortativo che fa compiere un bel salto in avanti agli ebrei convertiti al cristianesimo, primi destinatari del messaggio evangelico e motore di divulgazione della Buona Notizia nel mondo.

"Fratelli, quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria".
È la contemplazione di Gesù nel suo abbassarsi per poi essere innalzato dal Padre.
La lettera agli Ebrei fa riferimento al Salmo 8 che dice dell'uomo:
"Davvero l'hai fatto poco meno di un dio (angelo, nella vecchia traduzione),
di gloria e di onore lo hai coronato" (Sal 8,6).

A questo Salmo la lettera fa riferimento anche nei versetti che precedono quelli che stiamo meditando.
L'umanità di Gesù lo pone, come l'umanità da lui abbracciata, di poco inferiore agli angeli, ma la rivelazione vetero testamentaria è superata dall'unicità della sua divinità.
Gesù rivela la gloria del Padre ed egli lo incorona Signore del tempo e della storia (cfr. Gv 17,4-5)

"A causa della morte che ha sofferto".
Il motivo dell'innalzamento è l'adesione totale alla volontà salvifica del Padre. Il suo dono d'amore è stato così totale, senza condizioni, che non si è tirato indietro neanche davanti ad una morte terribile inflitta da coloro che non lo hanno riconosciuto come il Messia atteso.
Come ogni creatura ha subito la morte, e per quella sofferenza accolta fino in fondo, ogni uomo e ogni donna possono vedere in lui il nuovo volto di Dio che non condanna, ma ama e sceglie di abitare stabilmente con i suoi figli.

"Perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti".
La morte di Gesù il Cristo è a nostro vantaggio, è una grazia che nessuno si sarebbe potuto immaginare, è l'evidenza della pazzia d'amore del Signore che rinuncia alla sua stessa divinità per salvare dalla morte tutti.
Noi celebriamo la morte in croce del Salvatore come festa, ringraziando e lodando per il guadagno che si è riversato come un fiume in piena sull'umanità redenta e giustificata.
Davanti alla morte di Gesù la paura di Dio è distrutta, la lontanza col creatore azzerata, la sacralità invade il quotidiano e tutti veniamo beneficati dalla luce che irrompe nelle tenebre distruggendole per sempre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Gn 2,18-24
Commento del 03/10/2021

Salmo 128 (127),1-2
Commento del 19/11/2023

Seconda lettura di Eb 2,5-12
Commento del 10/01/2023

Vangelo di Mc 10,1-12
Commento del 24/05/2024

Commenti

  1. "Perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti".
    È detto di Gesù il Messia.
    Morte unica.
    Morte preziosa.
    A vantaggio di tutti.
    Mistero d'amore.
    Mistero di fede.
    Mistero di salvezza.
    "Perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti".

    RispondiElimina
  2. "A causa della morte che ha sofferto".
    Si
    S I L E N Z I O

    Davanti a cotanto dono ................. cosa posso dire?
    Solo fare.........come LUI,donarmi.
    E donarmi,nel mio quotidiano,nel mio piccolo,Gratis.
    Amen

    RispondiElimina

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