Salmo del 14 ottobre 2024
Più alta dei cieli è la sua gloria
Salmo 113 (112),3-4
"3 Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
4 Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria".
Il Salmo 113 è considerato il Magnificat del salterio perché poeticamente celebra la presenza del Signore nello scorrere del tempo e nella storia concreta di uomini e donne.
Chi si ferma ad ammirare il creato, sente sorgere in lui spontaneamente la lode. Per un credente ancora di più il cuore si colma di gratitudine per la predilezione che da Israele è tracimata in ogni confine, raggiungendo tutta l'umanità.
È il canto degli umili, come Maria di Nazareth, come ogni persona che sente di essere innalzata per la sua tenerezza, che è strappata dalla solitudine per la sua vicinanza.
"Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore".
Meravigliosa immagine dello scorrere di un giorno!
La lode si colora della gioia dell'alba del nuovo giorno, che torna a ridare vita dopo le tenebre notturne; prende il calore e la luce del giorno pieno e rimette ogni cosa nelle mani del Padre quando il tramonto sorge a dare pace alla frenesia del correre e del "fare".
Il Nome che illumina veramente le nostre giornate è "Padre": la lode ci lega alla sua presenza, ci permette di attingere con gioia alla grazia preparata per noi.
"Su tutte le genti eccelso è il Signore".
Il Dio liberatore del suo popolo è l'unico Signore di tutti, è al di sopra di tutti i popoli della terra e sgomina ogni potere con la grandiosità del suo farsi piccolo e presente.
La riflessione dell'antico Israele percepisce, nel suo cammino di confidenza col suo Signore, che egli non esclude nessuno e per di più è a favore di tutti.
E' "eccelso" perché brilla su buoni e cattivi come il sole che illumina e riscalda tutta la terra.
"Più alta dei cieli è la sua gloria".
Il paragone col sole ci può aiutare a parlare di luce. Ma la riflessione dei credenti sa che è riduttivo parlare della Luce del Cristo come quella che percepiamo noi nella natura.
In questo i primi capitoli della Genesi hanno una profondità teologica che solo la resurrezione del Cristo spiegherà veramente in tutta la sua portata divina (cfr. Gn 1,3-5 - Gv 1,9).
Più in alto, più grande di ogni luce celeste, è la luminosità del Signore.
Il nuovo Testamento concepisce la gloria di Dio come la manifestazione del suo amore per noi.
Non una gloria asettica, immutabile e irraggiungibile, ma la gloria che i figli scoprono nel Padre, che la storia evidenzia nella sua portata trasfigurante e fecondante ogni realtà.
La gloria di Dio è così incarnata che, dall'immensità dei cieli, impregna e trasforma ogni persona che loda l'infinita grandezza del suo amore e della sua fedeltà.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Gal 4,22-24.26-27.31;5,1
Commento del 10/10/2022
Salmo 113 (112),4-6
Commento del 22/08/2023
Vangelo di Lc 11,29-32
Commento del 01/03/2023
Dal sorgere del sole.......
RispondiEliminaE' il momento più lucido per me
Sono libero ...i miei neuroni impegnati sempre...
di primo mattino sono aperti così come il cuore.....
E' un'abitudine si,..........direte......
Ma non posso farne a meno e porta benefici per la mia persona e per chi incontro.
Grazie papà trascinatore!
"Dal sorgere del sole al suo tramonto
RispondiEliminasia lodato il nome del Signore".
Non c'è un'ora per la preghiera.
"Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore".
Ogni momento è tempo di ringrazmento e di lode.
"Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore".
Ogni giorno, tutto il giorno, è il momento giusto, è il momento ideale per pregare.
"Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore".