Prima lettura del 2 ottobre 2024
Per custodirti nel cammino
Es 23,20-23
"Così dice il Signore:
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui.
Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.
Il mio angelo camminerà alla tua testa»".
Il Signore libera il suo popolo dall'Egitto perché lo accompagna per tutto il percorso tracciato nel deserto, fino alla terra promessa.
Poteva essere un percorso molto più veloce e invece dura quarant'anni: tutta una vita in cui Dio si prende cura del popolo che ha liberato. Non lo manda allo sbaraglio, lo rifocilla e abita con lui.
Per questo continuo aiuto i racconti del libro dell'Esodo diventano la parabola con cui confrontare il proprio percorso, fatto di tante difficoltà ma anche di tanta e tanta grazia!
La sua è un'assistenza su misura, che cambia forma a seconda del pericolo da affrontare: fuoco che illumina la notte o blocca gli egiziani, mare che diventa un passaggio all'asciutto, o una tomba d'acqua per gli inseguitori, nuvola per tappeto che conduce e fa ombra dal sole cocente. Così tante altre "trovate" che rendono, un posto impossibile da vivere, il luogo dell'innamoramento, terra santificata in cui si svolge la processione verso la terra che li attende da liberi.
"Ecco, io mando un angelo davanti a te".
Fuggendo dai soldati del faraone poche sono le prospettive rosee. Davanti si prospetta la morte nel deserto, da attraversare senza mezzi adatti, con bambini e donne, a piedi.
Ma il Signore manda come apri pista un angelo, un messaggero, che prepari la strada.
Per questo continuo aiuto i racconti del libro dell'Esodo diventano la parabola con cui confrontare il proprio percorso, fatto di tante difficoltà ma anche di tanta e tanta grazia!
La sua è un'assistenza su misura, che cambia forma a seconda del pericolo da affrontare: fuoco che illumina la notte o blocca gli egiziani, mare che diventa un passaggio all'asciutto, o una tomba d'acqua per gli inseguitori, nuvola per tappeto che conduce e fa ombra dal sole cocente. Così tante altre "trovate" che rendono, un posto impossibile da vivere, il luogo dell'innamoramento, terra santificata in cui si svolge la processione verso la terra che li attende da liberi.
"Ecco, io mando un angelo davanti a te".
Fuggendo dai soldati del faraone poche sono le prospettive rosee. Davanti si prospetta la morte nel deserto, da attraversare senza mezzi adatti, con bambini e donne, a piedi.
Ma il Signore manda come apri pista un angelo, un messaggero, che prepari la strada.
E' il suo modo di fare solito che la Scrittura ci riporta, come i messaggeri arrivati alla tenda di Abramo nel caldo di mezzogiorno a sollevarlo dall'angoscia dell'infertilità (cfr. Gn 18,1-15) o come l'angelo che annuncia a Maria un figlio Salvatore del popolo (cfr. Lc 1,26-37).
Il Signore si prende cura dei suoi figli nell'angoscia, nelle impossibilità che impediscono lo sbocciare della vita, nelle sofferenze e nella solitudine.
Sempre, in ogni fase della vita, il Signore precede e indica la via per arrivare alla liberazione e alla pienezza.
"Per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato".
Il Signore si prende cura dei suoi figli nell'angoscia, nelle impossibilità che impediscono lo sbocciare della vita, nelle sofferenze e nella solitudine.
Sempre, in ogni fase della vita, il Signore precede e indica la via per arrivare alla liberazione e alla pienezza.
"Per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato".
Custodire lungo il cammino e fare entrare nella terra promessa che per noi è il Regno: questi i compiti del messaggero che annuncia la pace nei nostri giorni (cfr. Is 52,7).
Un popolo giovane, reso fragile da centinaia di anni di schiavitù, sarebbe stato facile preda di chiunque. Ci vuole un custode, si deve imparare camminando ad avere fiducia nella sua benevola e provvida presenza.
La terra promessa è un'incognita che fa più paura che desiderio. Ci vuole chi li introduca, chi prepari un posto accogliente (cfr. Gv 14,2).
Il Signore ha pensato a tutto. Come Padre premuroso, è previdente e attento ai bisogni pressanti di questi nomadi spaesati e bisognosi di cure continue.
"Abbi rispetto della sua presenza".
Che differenza col regime di prima! Il faraone imponeva loro il rispetto con la violenza e l'oppressione.
Per chi ha conosciuto solo la schiavitù di generazioni, per quattrocento anni, è difficile entrare nella dignità di chi sceglie le azioni, il lavoro e il proprio ruolo nella comunità dei fratelli.
Il popolo è come un bambino che muove i primi passi nelle relazioni con gli altri.
Si assapora passo per passo la benevolenza, si impara a stare davanti al proprio Padre e a rispondere col rispetto e l'accoglienza.
Dalla paura si esce aiutati da un premuroso accompagnamento, per scoprire la gratuità dell'ospitare e dell'essere gratificati dalla diversità che viene dagli altri, compreso Dio e i suoi messaggeri.
"Da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui".
Ascolto e docilità mi sono necessari per lasciarmi guidare, per riconoscere che "Mi indicherai il sentiero della vita" (Sal 16,11).
Tutta la storia dei credenti, secondo la Bibbia, da Abramo ai nostri giorni è caratterizzata dall'ascolto della voce del Signore e dei suoi messaggeri.
L'obbedienza e la docilità renderanno concreta benedizione ciò che si è ascoltato fidandosi del Creatore che parlando fa uscire dall'indistinto di schiavi per portare alla dignità divina figli e figlie.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Es 23,20-23
Commento del 02/10/2020
Dal Salmo 91 (90)
Commento del 05/06/2021
Vangelo di Mt 18,1-5.10
Commento del 02/10/2021
Un popolo giovane, reso fragile da centinaia di anni di schiavitù, sarebbe stato facile preda di chiunque. Ci vuole un custode, si deve imparare camminando ad avere fiducia nella sua benevola e provvida presenza.
La terra promessa è un'incognita che fa più paura che desiderio. Ci vuole chi li introduca, chi prepari un posto accogliente (cfr. Gv 14,2).
Il Signore ha pensato a tutto. Come Padre premuroso, è previdente e attento ai bisogni pressanti di questi nomadi spaesati e bisognosi di cure continue.
"Abbi rispetto della sua presenza".
Che differenza col regime di prima! Il faraone imponeva loro il rispetto con la violenza e l'oppressione.
Per chi ha conosciuto solo la schiavitù di generazioni, per quattrocento anni, è difficile entrare nella dignità di chi sceglie le azioni, il lavoro e il proprio ruolo nella comunità dei fratelli.
Il popolo è come un bambino che muove i primi passi nelle relazioni con gli altri.
Si assapora passo per passo la benevolenza, si impara a stare davanti al proprio Padre e a rispondere col rispetto e l'accoglienza.
Dalla paura si esce aiutati da un premuroso accompagnamento, per scoprire la gratuità dell'ospitare e dell'essere gratificati dalla diversità che viene dagli altri, compreso Dio e i suoi messaggeri.
"Da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui".
Ascolto e docilità mi sono necessari per lasciarmi guidare, per riconoscere che "Mi indicherai il sentiero della vita" (Sal 16,11).
Tutta la storia dei credenti, secondo la Bibbia, da Abramo ai nostri giorni è caratterizzata dall'ascolto della voce del Signore e dei suoi messaggeri.
L'obbedienza e la docilità renderanno concreta benedizione ciò che si è ascoltato fidandosi del Creatore che parlando fa uscire dall'indistinto di schiavi per portare alla dignità divina figli e figlie.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Es 23,20-23
Commento del 02/10/2020
Dal Salmo 91 (90)
Commento del 05/06/2021
Vangelo di Mt 18,1-5.10
Commento del 02/10/2021
"Da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui".
RispondiEliminaSignore donami lungimiranza nella mia "visione"quotidiana
Donami mitezza,mansuetudine,capacità di fare memoria dei TUOI gesti concreti,del TUO spenderti a sbafo..per me
Questo è necessario per il mio cammino,che mi porta a quell'oasi che solo TU mi regali,la comunione con chi mi calpesta!
Amen
"Per custodirti
RispondiEliminasul cammino
e per farti entrare
nel luogo
che ho preparato".
Così è il mio Dio:
custodisce,
accompagna,
prepara,
sostiene,
da forza,
accoglie.
"Per custodirti
sul cammino
e per farti entrare
nel luogo
che ho preparato".
Ecco io mando un Angelo davanti te
RispondiEliminaPer custodirti sul Cammino
E per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Signore Tu liberi noi Tuo Popolo, e ci accompagni
Alla Terra Promessa..
Tu Ti prendi cura di Tutti noi,
Ci sollevi quando siamo nell'angoscia,
Nelle impossibilità, nelle sofferenze,
E nella Solitudine.
Tu Sei un Padre Premuroso e attento ai nostri bisogni , e ci curi continuamente.
Fa' o Signore che
Ascoltiamo con Docilita' la Tua Voce, e ci lasciamo Guidare da Te, per riconoscere che Tu
Ci indicherai sempre il Sentiero della vita.... E allora sarà Gioia alla Tua Presenza, Dolcezza senza fine alla Tua Destra Amen. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel Principio ora e sempre.
Nei Secoli dei Secoli Amen. Alleluia.
Grazie mio Signore e mio Dio..
🙏😇♥️🎉👋🎊🌸🌺🎊🎶🎶
Tu Ti prendi cura di Tutti noi,
Ci sollevi quando siamo nell
Ascolta la sua voce e io sarò nemico dei tuoi nemici.il Signore è mio liberatore e mia guida per il sentiero della vita
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