Prima lettura del 14 gennaio 2025
A vantaggio di tutti
Eb 2,5-12
"Fratelli, non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato:
«Che cos'è l'uomo perché di lui ti ricordi
o il figlio dell'uomo perché tu te ne curi?
Di poco l'hai fatto inferiore agli angeli,
di gloria e di onore l'hai coronato
e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi».
Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.
Conveniva infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo:
«Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
in mezzo all'assemblea canterò le tue lodi»".
Gesù, il Cristo, è il termine di paragone dell'intera creazione: da questa prospettiva l'autore della lettera agli Ebrei rilegge la storia della salvezza così come è trasmessa dalla Bibbia e dalla tradizione sapienziale di Israele. È il Figlio di Dio per eccellenza e tutto ruota intorno a lui. Nessun essere, né in cielo né in terra, gli è superiore. La lettera riprende il Salmo 8, riferimento prezioso per riflettere sulla relazione dell'uomo con Dio, e ora con il Cristo risorto.
Il nostro autore fa paragoni con il grande onore che il Signore rende ad ogni uomo che viene al mondo, tanto più al suo Messia.
"Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso".
Chiamiamo Gesù col termine greco "Kyrios", Signore, perché Dio Padre gli ha dato ogni potere sull'intera realtà creata.
Tutto è sottomesso a lui.
Questa è la nostra salvezza perché nessuno è fuori dall'azione salvifica del datore di vita e di bene. Il Risorto è il primo uomo a sconfiggere la morte e trascina con sé, fuori dal sepolcro, ogni fratello e sorella.
"Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa".
È una costatazione che ogni credente può e deve fare. La fede non è illusione. Non è tutto risolto, non è scomparso il male, non sono debellati nell'oggi il dolore e la morte.
La Signoria di Cristo risorto è un fatto di fede ma non immediatamente visibile.
Con la Pasqua è iniziato un tempo in cui il potere del Cristo si espande lentamente, progressivamente, ad ogni creatura. È un "già presente" ma anche tempo del "non ancora compiuto".
È tempo di attesa e di speranza.
"Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto".
Il Figlio, fatto uomo tra gli uomini, è stato risollevato dalla morte per la vita offerta amando il Padre e i fratelli.
Mentre in Eb 1,1-6 che abbiamo meditato ieri si diceva che il Cristo è "divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato", qui sembrerebbe dire il contrario con quel "fu fatto di poco inferiore agli angeli".
In effetti l'autore parla di Gesù vero uomo, non dimentica la sua incarnazione vera, profonda che lo accomuna a tutti noi, come recita il Salmo, citato nella Lettera, parlando dei figli dell'uomo:
"Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato" (Sal 8,6).
Il Cristo si è spogliato di ogni privilegio, di ogni divinità per farsi come noi, ma è il Padre che lo ha esaltato dandogli la dignità di Signore (cfr. Fil 2,6-9).
"Perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti".
La morte di Gesù è definita una grazia, un dono del Signore. Coronare Gesù di spine non impedisce l'inocronazione divina del Padre. La fede arriva a scoprire un disegno così inimmaginabile che gira la testa a soffermarsi su tanto amore!
Senza merito, abbiamo ricevuto in dono il Figlio di Dio, prodigo, salvatore a nostro vantaggio.
Gesù è morto per il nostro bene, dalla sua morte viene a noi la vita del Padre. È il paradosso dell'amore immenso, l'annuncio della Pasqua di Gesù.
E' dono "a vantaggio di tutti", nessuno escluso: facciamo dell'universalità gratuita della salvezza il cuore dell'evangelizzazione.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Eb 2,5-12
Commento del 10/01/2023
Salmo 8,7-10
Commento del 04/04/2024
Vangelo di Mc 1,21-28
Commento del 28/01/2024
"Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato" (Sal 8,6).
Il Cristo si è spogliato di ogni privilegio, di ogni divinità per farsi come noi, ma è il Padre che lo ha esaltato dandogli la dignità di Signore (cfr. Fil 2,6-9).
"Perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti".
La morte di Gesù è definita una grazia, un dono del Signore. Coronare Gesù di spine non impedisce l'inocronazione divina del Padre. La fede arriva a scoprire un disegno così inimmaginabile che gira la testa a soffermarsi su tanto amore!
Senza merito, abbiamo ricevuto in dono il Figlio di Dio, prodigo, salvatore a nostro vantaggio.
Gesù è morto per il nostro bene, dalla sua morte viene a noi la vita del Padre. È il paradosso dell'amore immenso, l'annuncio della Pasqua di Gesù.
E' dono "a vantaggio di tutti", nessuno escluso: facciamo dell'universalità gratuita della salvezza il cuore dell'evangelizzazione.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Eb 2,5-12
Commento del 10/01/2023
Salmo 8,7-10
Commento del 04/04/2024
Vangelo di Mc 1,21-28
Commento del 28/01/2024
"Perché per la grazia
RispondiEliminadi Dio egli provasse
la morte a vantaggio di tutti".
È detto della morte di Gesù.
Morte a vantaggio di tutti.
Per lui morte, per noi vita.
La sua morte,
un dono di salvezza.
Morte che va celebrata,
benedetta, accolta.
"Perché per la grazia
di Dio egli provasse
la morte a vantaggio di tutti".
🙏🙏
RispondiEliminaNulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso.
RispondiEliminaTutto è in LUI
TUTTO
Giulio fi da ti !!!!!!!!!!!!