Salmo del 20 gennaio 2025
Siedi alla mia destra
Sal 110 (109),1-2
"1 Di Davide. Salmo.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
2 Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!"
Il Salmo 110 canta un re vittorioso che trova tutto il compiacimento di Dio per la sua sottomissione e fedeltà. È il modo profetico di parlare del Messia, sempre atteso, che realizza un disegno d'amore che cammina deciso fino al suo compimento.
Il Messia è figlio e Dio gli è Padre, lo tiene alla sua destra, posto di onore e di partecipazione al potere regale.
Abbiamo bisogno di questo potere che non schiaccia, non opprime, che porta noi e tutto il creato alla sua completezza, allo shalom, al bene.
Il Messia, scelto e inviato per noi, paga personalmente il riscatto per liberare la nostra vita, per portarci a lui e farci partecipare alla gloria.
"Oracolo del Signore al mio signore".
Il Salmo si apre con un dialogo tra due Signori, Dio e il Re Messia.
È un oracolo, un responso profetico che annuncia verità che fino ad adesso ci erano celate.
Questa la grandezza della Scrittura: chi ascolta il dialogo diventa testimone e annunciatore della meravigliosa opera di salvezza!
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Il Re Messia è accolto, invitato, attirato alla destra del Signore. La sua intronizzazione sentenzia la vittoria sui suoi nemici.
Il Messia è frutto dell'amorevole cura che il Signore di tutti noi; è al nostro servizio affinché sia realizzata la liberazione di nemici che cvorrebbero impedire e ostacolare la volontà divina.
Il Re Messia non combatte una sua battaglia ma regna per dono di Dio, vince le sue le battaglie, trasmette la sua volontà a tutti noi.
Si respira un'aria di esultanza, di vittoria annunciata e già realizzata.
I nemici, prostrati e annientati davanti al trono, segnano la vittoria immancabile che fa di tutti noi dei salvati, sicuri di essere entrati nella vita di Dio dove nessun nemico può allontanarci da lui.
"Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!"
Il Messia domina su Sion, il monte su cui sorge Gerusalemme e da lì estende il suo dominio su tutti suoi nemici che nulla possono su di lui. È il sogno di un potere unico, divino, che può portare la pace oltre ogni guerra.
Da Gerusalemme, città sempre amata e segno della resurrezione che ha aperto la nuova ed eterna alleanza, riparte la speranza, un nuovo ordine di cose.
Se pensiamo a regnanti umani, a troni di spade, a principi belligeranti, siamo lontani da questo annuncio di regalità che ha come fine solo la nostra santificazione col Padre e il Figlio, nello Spirito.
Non è quindi progetto di poteri umani, ma dono del Signore, amore che guarda lontano e si estende abbracciando l'intera umanità.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Eb 5,1-10
Commento del 16/01/2023
Salmo 110 (109)
Commento del 18/01/2021
Vangelo di Mc 2,18-22
Commento del 15/01/2024
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Prima lettura di Eb 5,1-10
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Vangelo di Mc 2,18-22
Commento del 15/01/2024
Finché io ponga i tuoi nemici---
RispondiEliminaDeponi i miei nemici;
spazzali via.
Rendimi docile,più propenso al buono,al bello
Amen
«Siedi alla mia destra
RispondiEliminafinché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
È festa, è vittoria, e liberazione.
I nemici sono sconfitti.
Ora finalmente tutto si può compiere senza ostacoli.
È la forza di Dio Amore.
È la gioia della libertà.
È la pace promessa e realizzata.
È festa della vittoria sulla morte.
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».