Vangelo del 30 gennaio 2025

Vi sarà dato di più
Mc 4,21-25

"In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha»".


È evidente l'attenzione di Gesù al tema dell' ascolto e dopo la parabola del seme, nulla è lasciato all'interpretazione personale. Gesù riprende il discorso dettagliatamente affinché i discepoli ascoltino tutto.
Gli apostoli erano compagni di cammino del messia, portavano al popolo il suo messaggio, ma prima di tutto erano discepoli, ascoltatori di una Parola che li sorpassava e li stupiva ogni volta.
Da bravi ebrei gli ascoltatori di Gesù recitavano ogni giorno lo "Shemà Israel", "Ascolta Israele", primo passo per sintonizzarsi sul Signore che parla sempre e che strappa via idolatrie e illusioni su di lui.
"La fede nasce dall' ascolto" (Rm 10,17) sottolinea Paolo nelle sue lettere, la stessa attenzione viene richiesta oggi a noi.

"Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate»".
È un invito al discernimento che proprio i discepoli, quelli che la Scrittura la conoscono, devono mettere in pratica.
E' facile infatti ricordare parole che però non sono il cuore del Vangelo, anchilosarsi su un'unica interpretazione di una Buona Notizia che ogni giorno porta alla memoria i doni passati per risvegliarne di nuovi (cfr. Mt 13,52). Essenziale è imparare a distinguere tra le tante parole che ci raggiungono le vere che vengono da Dio.
"Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono" (Gv 10,27) dice Gesù.
È lui il vero Pastore, è sua la voce che guida alla gioia eterna. La sua Parola illumina il nostro cammino e porta frutto nella nostra vita.
Quello che ascoltiamo dice chi siamo. Ascoltando la voce del Padre, siamo figli. Ascoltando la voce di Gesù, siamo suoi fratelli ed eredi.

"Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi".
Quanto ascoltiamo, tanto riceviamo. E' come attingere ad un albero sempre carico, riempirsi le mani, poi le tasche, poi un paniere. Prendere e desiderare ancora di più!
Il Signore non è tirchio: dona a piene mani e ha desiderio che noi approfittiamo della sua generosità.
Più tempo e cuore dedichiamo all'ascolto e più potremo conoscere la grazia dell'Amore.
La parabola del seminatore lo ricorda al nostro cuore che ha paura di allargarsi troppo. Dare spazio in noi al desiderio dell'ascolto, apre all'abbondanza di un raccolto dolce, succoso e generoso.

"Anzi, vi sarà dato di più".
Gesù vuole che superiamo i calcoli, che non pensassimo che dipenda da noi l'abbondanza del raccolto. E' vero, noi dedichiamo attenzione e tempo, ma ciò che ci viene riversato in grembo (cfr. Lc 6,38) è una misura traboccante, un centuplo di bene che mai avremmo immaginato possibile iniziando l'avventura in compagnia del Signore.
Con questa correzione Gesù sottolinea che la misura del dono rimane sempre quella di Dio, infinitamente superiore alle nostre aspettative.
Non riceviamo un "tanto, quanto", ma una fuori misura, molto più grande di ciò che ci ha mosso per cercare le sue Parole.

"Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha".
Nell'ascolto della Parola di Dio si cresce come nel rapporto d'amore più profondo: il cuore si allarga e diventa sempre più capace di accoglienza, di comprensione, di condivisione.
La perseveranza nell'ascoltare ci porta da essere piccoli vasi a grandi terreni fertili. Viceversa la chiusura all'ascolto fa morire quel piccolo seme che era spuntato, come sottolinea la parabola del seminatore.
Dobbiamo prenderci cura del nostro giardino interiore, e l'ascolto è la via maestra per farlo secondo l'insegnamento di tutta la Scrittura e del suo apice, il Verbo fatto carne nostra.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Eb 10,19-25
Commento del 31/01/2019

Salmo 24 (23),5-6
Commento del 20/12/2022

Vangelo nela versione di Lc 8,16-18
Commento del 25/09/2023

Commenti

  1. "Anzi, vi sarà dato di più".
    Si
    I calcoli basta!
    Basta!
    Fa LUI
    Immergiti in questa oasi di pace....di grazia...Fidati Giulio
    Amen

    RispondiElimina
  2. ...cercarTi
    per ascoltarTi
    per ritrovarti
    e continuare
    a camminare
    alla Luce
    della Tuua Grazia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti cerco e ascolto sempre la tua parola soprattutto a quest' ora quando mi sembra di vivere proprio della tua grazia e della tua luce. Grazie mi Dio

      Elimina
    2. Buona domenica. Gregorio Calabretta

      Elimina
  3. "Fate attenzione
    a quello che ascoltate".
    Non tutto è prezioso.
    Non tutto fa crescere.
    Non tutto porta luce.
    Faccio attenzione.
    Tengo al mio cuore.
    Viggilo sulle mie orecchie.
    "Fate attenzione
    a quello che ascoltate".

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019