Salmo del 22 gennaio 2025

Come rugiada io ti ho generato
Sal 110 (109),3

"3 A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;

dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato".


Il 110 è il più solenne e maestoso dei Salmi regali, che celebrano cioè il Re Messia, intronizzato e cantato come vincitore nel nome del Signore Dio.
Da Davide in poi, tutto nella Parola di Dio si fa attesa fiduciosa e incalzante del Messia promesso. Il suo desiderio genera speranza.
È l'atteso per la liberazione d'Israele, portatore di ogni sapienza e destinato a ricevere dalle mani di Dio ogni potere e ogni gloria.
Pagine come questa del Salmo allargano il destino del popolo a tutto l'universo.
Ogni altro potere è destinato ad essergli sottomesso, tutto appartiene a lui, tutto e tutti sono da lui portati alla completezz e alla regalità divina.
La nostra liturgia ha molto caro questo Salmo, celebrato alla luce nuova del Cristo risorto.

"A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori".

Proclamato e consacrato davanti al popolo in festa, questo meraviglioso principe è cantato nel momento massimo della sua gloria.
E' l'erede al trono, colmo del potere di colui ce ha creato tutto.
Israele è stato spesso sotto il gioco delle nazioni limitrofe, vaso d'argilla schiacciato da colossi di ferro. La speranza a cui si è aggrappato è quella di vedere un giorno ricapitolare tutto nelle mani del Messia, colui che il Signore stesso ha scelto e inviato con Redentore e Vincitore sui nemici.

"Dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato".

Bellissima immagine che richiama il sorgere di una luce nuova, di un nuovo giorno, di un gesto che si apre al mattino, silenzioso e delicato come l'alba.
Come giglio del campo (cfr. Mt 6,28-29) il Signore fa sbocciare il suo Messia, con la freschezza e la leggerezza della rugiada.
È l'inizio dell'opera inedita del Creatore che ogni giorno provvede alla vita, che da sempre ha provveduto il Figlio e il futuro compimento per ogni figlio e figlia.
È l'aurora della speranza, della fiducia, del credere all'amore operoso del Padre che non ci lascia soli al sorgere del sole, ma irradia per noi la sua Luce, il Figlio suo, compiacimento sul mondo intero.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Eb 7,1-3.15-17
Commento del 18/01/2023

Salmo 110 (109),1-2
Commento del 20/01/2025

Vangelo di Mc 3,1-6
Commento del 17/01/2024

Commenti

  1. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
    SEMPRE
    ETERNO
    e meno male!
    grazie papà

    RispondiElimina
  2. Cristo Signore sei il sacerdote che non ti stanchi mai di ascoltare i tuoi figli
    Grazie.

    RispondiElimina
  3. "Dal seno dell'aurora,
    come rugiada,
    io ti ho generato".
    È detto del Messia.
    Dio genera.
    Dio dona vita.
    Dio da luce all'aurora.
    Dal suo grembo ogni vita.
    Dal suo cuore ogni luce.
    Dalla sua Parola ogni bene.
    "Dal seno dell'aurora,
    come rugiada,
    io ti ho generato".

    RispondiElimina

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