Vangelo del 24 gennaio 2026
Chiamò a sé quelli che voleva
Mc 3,13-19
"In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì".
In queste poche parole c'è il mistero di ogni vocazione: "Chiamò a sé quelli che voleva".
Perché ha chiamato me? Per quale motivo ha scelto questa o quella persona?
Non troviamo nessun motivo particolare perché forse non c'è. Gesù sceglie quello che vuole, senza giustificare la scelta, senza motivarla. È il segno della sua Signoria: "Egli fa tutto ciò che gli piace" (Sal 115,3).
Lo sguardo del Messia si ferma su alcuni tra quelli che lo seguono e li chiama a seguirlo, li coinvolge nella sua vita, li prende con sé. In questa scelta si ridisegna la vita di quelli che saranno gli apostoli e Gesù trova gli amici del cammino.
"Costituì dunque i Dodici".
Una piccola comunità di chiamati condividerà la vita con Gesù per qualche anno. Sono i Dodici, nome e numero evocativo che richiama subito le tribù di Israele. Un nuovo popolo sta sorgendo e avrà come radice Gesù e come seme fecondo i Dodici.
"Simone, al quale impose il nome di Pietro".
Il soprannome che Gesù sceglie per Simone richiama la roccia, la stabilità, il solido fondamento. Gesù stesso rivelerà il senso di questo nome: "tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa" (Mt 16,18).
Mi commuove che Gesù già sceglie colui che lo sostituirà nella guida dei suoi amici dopo la salita al cielo! Grande il suo amore per lui e grande il compito che gli lascia, fidandosi del suo coraggio, del suo ardore, della sua amicizia (cfr. Gv 15-19).
"Poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”.
Sono discepoli della prima ora, (cfr. Mt 4,21-22), fedeli eppure irruenti e così lontani, all'inizio, dalla sua ottica di misericordia e compassione!
Il modo con cui Gesù li chiama dice molto della loro indole, per niente evangelica. Non vengono accolti in un villaggio durante la predicazione e Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?" (Lc 9,54).
La scelta supera i limiti di ognuno; l'intemperanza, il giudizio che ci fa inquisitori dei fratelli, non impedisce a Gesù di insegnare la misericordia e portare all'amore persone come noi.
"E Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo".
Nomi ormai familiari, specchio della nostra fede, amici, nonostante tutto, del Figlio che ha rivoluzionato il modo di avvicinarsi al Padre e di venire incontro ai bisogni dei fratelli. Sono un modello di come seguire Gesù, che Marco elenca uno ad uno e non dimentica l'ultimo.
"Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì".
È il nome che mette in imbarazzo i discepoli per primi che avranno parole durissime su di lui (cfr. Lc 22,3 e Gv 13,27), che mette vergogna nella chiesa quando deve parlare di lui. Come si fa ad annunciare un traditore tra i dodici?
Non troviamo nessun motivo particolare perché forse non c'è. Gesù sceglie quello che vuole, senza giustificare la scelta, senza motivarla. È il segno della sua Signoria: "Egli fa tutto ciò che gli piace" (Sal 115,3).
Lo sguardo del Messia si ferma su alcuni tra quelli che lo seguono e li chiama a seguirlo, li coinvolge nella sua vita, li prende con sé. In questa scelta si ridisegna la vita di quelli che saranno gli apostoli e Gesù trova gli amici del cammino.
"Costituì dunque i Dodici".
Una piccola comunità di chiamati condividerà la vita con Gesù per qualche anno. Sono i Dodici, nome e numero evocativo che richiama subito le tribù di Israele. Un nuovo popolo sta sorgendo e avrà come radice Gesù e come seme fecondo i Dodici.
"Simone, al quale impose il nome di Pietro".
Il soprannome che Gesù sceglie per Simone richiama la roccia, la stabilità, il solido fondamento. Gesù stesso rivelerà il senso di questo nome: "tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa" (Mt 16,18).
Mi commuove che Gesù già sceglie colui che lo sostituirà nella guida dei suoi amici dopo la salita al cielo! Grande il suo amore per lui e grande il compito che gli lascia, fidandosi del suo coraggio, del suo ardore, della sua amicizia (cfr. Gv 15-19).
"Poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”.
Sono discepoli della prima ora, (cfr. Mt 4,21-22), fedeli eppure irruenti e così lontani, all'inizio, dalla sua ottica di misericordia e compassione!
Il modo con cui Gesù li chiama dice molto della loro indole, per niente evangelica. Non vengono accolti in un villaggio durante la predicazione e Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?" (Lc 9,54).
La scelta supera i limiti di ognuno; l'intemperanza, il giudizio che ci fa inquisitori dei fratelli, non impedisce a Gesù di insegnare la misericordia e portare all'amore persone come noi.
"E Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo".
Nomi ormai familiari, specchio della nostra fede, amici, nonostante tutto, del Figlio che ha rivoluzionato il modo di avvicinarsi al Padre e di venire incontro ai bisogni dei fratelli. Sono un modello di come seguire Gesù, che Marco elenca uno ad uno e non dimentica l'ultimo.
"Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì".
È il nome che mette in imbarazzo i discepoli per primi che avranno parole durissime su di lui (cfr. Lc 22,3 e Gv 13,27), che mette vergogna nella chiesa quando deve parlare di lui. Come si fa ad annunciare un traditore tra i dodici?
Ma anche per lui vale "Chiamò a sé quelli che voleva".
Perché Gesù sceglie, sapendo che il nostro cuore lotta e vorrebbe impedire alla volontà del Padre di prevalere, perché l'egocentrismo ci offusca la vista e non vediamo più il bene, ma nemici che ci circondano e ci tolgono la vita.
Gesù sceglie tutti, anche chi diventerà suo nemico, chi lo consegnerà per impedire la sua corsa verso la croce, portandolo invece tra le mani dei suoi uccisori.
Gesù sceglie ma il più grande peccato di Giuda è non credere di essere amato così com'è, sbagliato e caparbio, ciò che invece salverà la vita a Pietro (cfr. Mc 14,72).
Nel mistero che avvolge ogni vocazione, quella di Giuda è la più difficile da accogliere, la più incomprensibile, ma a ben gardare, la più salvifica per noi.
Nessuno, nel più grande peccato potrà dire di essere fuori dalla chiamata, dalla grazia, dal suo amore. Tutti potranno dire di sé stessi: "Chiamò a sé quelli che voleva" e ha chiamato pure me!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Eb 8,6-13
Commento del 20/01/2023
Salmo 85 (84),13 -14
Commento del 15/06/2023
Vangelo di Mc 3,13-19
Commento del 21/01/2022
Perché Gesù sceglie, sapendo che il nostro cuore lotta e vorrebbe impedire alla volontà del Padre di prevalere, perché l'egocentrismo ci offusca la vista e non vediamo più il bene, ma nemici che ci circondano e ci tolgono la vita.
Gesù sceglie tutti, anche chi diventerà suo nemico, chi lo consegnerà per impedire la sua corsa verso la croce, portandolo invece tra le mani dei suoi uccisori.
Gesù sceglie ma il più grande peccato di Giuda è non credere di essere amato così com'è, sbagliato e caparbio, ciò che invece salverà la vita a Pietro (cfr. Mc 14,72).
Nel mistero che avvolge ogni vocazione, quella di Giuda è la più difficile da accogliere, la più incomprensibile, ma a ben gardare, la più salvifica per noi.
Nessuno, nel più grande peccato potrà dire di essere fuori dalla chiamata, dalla grazia, dal suo amore. Tutti potranno dire di sé stessi: "Chiamò a sé quelli che voleva" e ha chiamato pure me!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di Eb 8,6-13
Commento del 20/01/2023
Salmo 85 (84),13 -14
Commento del 15/06/2023
Vangelo di Mc 3,13-19
Commento del 21/01/2022
"Chiamò a sé quelli che voleva".
RispondiEliminaÈ detto di Gesù per i suoi Dodici.
Criterio di scelta: sconosciuto.
Metro di misura: sconosciuto.
Solo il suo volere.
Nessuna spiegazione.
Nessuna logica umana.
Solo volontà divina.
Gesù testimone
di un amore diverso ed eterno.
Gesù inviato per la nostra salvezza.
Gesù compassionevole veso tutti.
Lui
"Chiamò a sé quelli che voleva".
Perché stessero con lui
RispondiEliminasempre!
Grazie-
Non mi lasciare mai,con le mie elucubrazioni mentali........
Amen
🙏🙏🙏
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